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Questioni di prezzo e di valore.

Post n°15 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da ben68enr

Beh, fintanto che tutto va bene non è difficile concedersi a facili filosofie: il bene, il male, la vita, la morte, il valore dei soldi, il prezzo delle amicizie ...... e via filosofeggiando.

E' quando si comincia a contare a rovescio, cioè esce dalle nebbie il senso del termine del viaggio e si prospetta in mesi, giorni, o comunque adesso non è più aleatorio, che queste filosofie mostrano tutta la superficialità in cui si è mossa la nostra mente, in quale mare di finzioni abbiamo remato tanto per far passare il tempo, per sentirci consolati e talvolta anche originali.

Ho guardato le cose da poco, scontate, le persone semplici e care con le quali passo certi giorni, a volte anche con noia perchè si fanno e si dicono sempre le stesse cose, Arduino, Patrizia, Maurizio, Nicoletta, Andrea, Paole, Sauro, Cristina, Marzia ...... Li vedo un po' storditi da questa situazione inattesa (in fondo ero io che spesso dettavo i tempi), li sento preoccupati, mi accorgo che mirano a farmi pensare avanti: faremo La Ballottata, andremo a dormire alle Fontanelle prima o poi, ci aspetta Ridracoli..... e poi 'Se non ci hai ancora pensato, vedrai che ti verranno nuove idee come quella di fare la marmellata di crognole o la voglisa di mettere in piedi una recita!'

Vivere, stringere i denti in queste terribili giornate in cui il corpo non sente ordini e consigli ma trascina tutto giù con un impeto insostenibile, grazie anche ad essi che sono il tralcio a sostegno di questo ramo di vite in tempo di vendemmia.

Ecco il prezzo che pago combattendo, mentre sono guerriero e campo di battaglia, ecco il loro valore che, se non mi danno la spada, fanno almeno da scudo al subdolo nemico che vorrebbe devastarmi per intero per poi costringermi alla resa.

Grazie, amici.

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Commenti al Post:
riz50
riz50 il 12/10/08 alle 18:40 via WEB
Caro Amico Quanto è vero cio che dici, anzi è poco, non storditi ma inadeguati agli eventi, non preparati, impauriti, non vogliamo crearti disagio ma purtroppo è latente la non confidenza con la situazione, difatto fingiamo, non nel nostro affetto ma nell'atteggiarsi a superare il momento, cercando per un attimo di farti accantonare la tua e la nostra preoccupazione.non credo che ci riusciamo ma credici lo vorremmo fortemente.Quanto diversi siamo, vero Enrico, e quanto simili, il nostro concetto di amicizia, il nostro senso del dovere, l'amore per la famiglia, la consapevolezza della nostra fragilità di fronte alle situazioni più dure.Prove su prove ed ecco la più dura, noi non sappiamo, immaginiamo, macredi anche per noi non è facile.Per favore lasciami usare un luogo comune, sei e sarai forte e noi con te e supererai questo maledetto momento, non isolarti ti prego cercaci come noi ti cerchiamo. Ti voglio bene maurizio
 
 
ben68enr
ben68enr il 15/10/08 alle 16:52 via WEB
Il luogo comune è: gli amici si conoscono nel momento del bisogno. Per nostra fortuna ci siamo conosciuti molto prima per apprezzare, pur da diverse angolature, la vita in comune in estate e il lavoro in comune nei fine settimana, talvolta con qualche remora ma mai tirandoci indietro dagli impegni. Se ci siamo giocati gli anni più verdi, non è stato poi un brutto gioco, anzi. E' ora nell'età più o meno matura che se ne godono le conseguenze perchè, come tu fai notare, ci ritroviamo sotto ai piedi un terreno solido perchè abbiamo investito, giocando e scherzanto, nei valori giusti, primo fra tutti l'amicizia senza se e senza ma. Maurizio, io lo so che siete con me e questo, oltre a darmi forza, mi costringe a tenere la porta aperta al futuro perchè vedo che possiamo fare insieme ancora molte cose buone. Ti abbraccio forte per rubarti, come faccio anche con gli altri amici, un po' di forza.Enrico.
 
av57
av57 il 14/10/08 alle 23:13 via WEB
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli Francamente, appena ho saputo di questo tuo blog ed ho letto le tue parole avevo anch’io voglia di scriverti ma non sapevo come cominciare questo strano dialogo a distanza con te Enrico, così ho pensato che una bella poesia, non mia naturalmente ma di Ungaretti, struggente ma piena di rabbia, di ribellione e di solidarietà sarebbe servita a superare la barriera del pudore e della discrezione che rappresenta la nostra insufficienza all’approcciarsi alla tua sofferenza (come giustamente ha detto Maurizio). Del resto chi meglio di un poeta come te può apprezzare una poesia che in poche righe racconta un’esperienza, descrive un sentimento, dice quello che tante conversazioni non potranno mai esprimere. Fratelli è quello che mi sento di dirti, fratelli nella fragilità che ci accomuna in questo passaggio sulla terra, fratelli per le emozioni che viviamo talvolta nelle nostre esperienze, fratelli per come ci uniamo ma anche ci azzuffiamo, fratelli per sentirci uniti nella felicità e nel dolore. E’ questo che vorrei dirti, vorrei che ci sentissimo fratelli anche per le belle giornate passate al Castagno ma anche per la sofferenza che stai attraversando, vorrei che nei momenti di solitudine e di difficoltà sapessi che ci sono dei fratelli che ti pensano, che ti vogliono bene, che ti apprezzano, che non ti abbandonano, anche se non ti possono stringere forte come a volte si fa tra fratelli. Ma come buoni fratelli e insieme a tutti gli altri sono convinto che passeremo insieme ancora tanti giorni, feste, emozioni che in un luogo come Castagno diventano poi straordinarie. Voglio darti un consiglio (come si fa tra fratelli), in questi giorni che ti capita di stare al Castagno, appena puoi, vai nel bosco in quei posti magici che tu conosci e respira forte gli odori presenti, ascolta i rumori ed i silenzi di quei luoghi, tocca le piante e inebriati di tutta quella vita che hai intorno, che magari ben conosci ma forse non sappiamo quanto forte sia, e inviaci un pensiero con la mente, lo coglieremo senz’altro e anche noi staremo bene perché saremo tutti insieme anche senza vederci. Un abbraccio fraterno Andrea
 
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