La vita come viene

Il coraggio di morire


Nella cultura occidentale moderna, il suicidio e' considerato un atto che attesta la fragilita' e la debolezza di chi lo pratica. Il suicida, sempre per la societa' odierna, e' un disadattato sociale che intraprende questa via, facile e deplorevole, per porre fine ai suoi problemi.Io invece, non credo che il suicidio sia sempre l'espressione di una grande debolezza. Penso che per esempio il suicidio di Raul Gardini, sia invece indice di grande forza e coraggio di quell'uomo. Che ha cosi' voluto, con l'atto estremo di porre fine alla sua vita, affermare la sua ammissione di colpa e di riscatto morale. Aveva pagato le tangenti come tutti, ma non come tutti aveva invocato l'assoluzione perche' era (?) una pratica diffusa. Il suo suicidio fu un atto estremo di riparazione morale, degno di rispetto. Nella cultura di molti popoli antichi occidentali, per non parlare dei giapponesi per cui e' ancora attualissimo, il suicidio era questo: un atto in cui si perdeva la vita ma si riacquistava l'onore compromesso. Ma siccome oggi il concetto di "onore", anche in una espressione meno drammatica senza arrivare al suicidio, e' totalmente scomparso, ecco che anche il suicidio e' diventato un atto debole, stupido e poco furbo. I furbi oggi fan finta di nulla, carichi di condanne continuano a fare gli amministratori pubblici, i deputati, i ministri ed i presidenti del consiglio.In questo scenario, la notizia della decisione di lasciarsi morire non accettando il trapianto che ne prolungherebbe solo le sofferenze di pochi anni della tredicenne inglese, è un atto di grande coraggio e lucidita', suo e dei genitori. E lo stesso dicasi per i genitori di Luana Englaro. Le pene che soffrono in cuor loro sono immense, e non vorrei mai essere al loro posto. E credo che per loro sarebbe molto piu' facile seguire i dettami della chiesa. Invece la decisione di interrompere la sofferenza di Luana, e' un grande atto di coraggio e di amore.
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