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PAMELA - IL TESTO INTEGRALE
Post n°7 pubblicato il 26 Aprile 2006 da scemo81
Sul sito E-COOP è già stato pubblicato, a tempo di record, il racconto breve che ho spedito per partecipare al concorso COOP FOR WORDS 2006. Se volete leggerlo direttamente dal sito E-COOP, andate a questo indirizzo: http://www.coopforwords.it/dvd_ricerca.php?tipo=1 Nel campo adibito alla ricerca, digitate: TITOLO: Pamela Purtroppo, almeno per il momento, il racconto è stato erroneamente pubblicato senza i dialoghi. Ho già spedito una mail alla redazione del concorso, in modo da far correggere l'errore. In ogni caso, in anteprima, posto in questo messaggio il racconto nella versione integrale. Buona lettura. www.manuel1781.net , il mio sito internet ufficiale PAMELA di Manuel Scandellari La pioggia sul viso le procurava dolore. Credeva che ogni goccia d’acqua che le atterrava sulle guance fosse una maledizione divina. Pamela, quella vita, non se l’era scelta. Nei suoi sogni non c’era la puzza di fumo stagnante di quel locale. Mentre procedeva spedita verso l’ingresso tentava invano di asciugarsi il viso con un fazzoletto. Il suo pubblico l’aspettava impaziente. Tony la fece entrare senza battere ciglio. Dentro era tutto come ogni notte. Puzza di fumo stagnante e corpi in vendita. Una macelleria clandestina.Nel camerino si sfilò i vestiti ed indossò il suo costume. La folla attendeva.Quando uscì, decine di occhi curiosi si posarono sulla sua carne. Avrebbe voluto piangere. Mani callose la sfioravano ad ogni passo. Per un attimo, pensò al suo paese lontano. Era cresciuta in povertà e quella disgrazia le aveva portato soltanto altra disgrazia. Avrebbe voluto soltanto una vita migliore. In un mondo dove tutto si compra, invece, trovò la sua morte interiore. Nel buio del locale, camminava con lo sguardo fisso nel vuoto, come uno zombie. Un vecchio corpulento gli fece un cenno. Rassegnata, si diresse da lui. Cerca la tua felicità fuori da questo posto. Pamela si commosse. Si sentì strana, perché era un sentimento che non aveva mai provato prima di allora. Afferrò il denaro, lo nascose dentro il pugno chiuso e camminò a passo svelto verso il camerino. Quando si tolse il costume da scena - un perizoma e un reggiseno striminzito - provò la sensazione di svestirsi di una vita bastarda. Una vita che non le era mai appartenuta. Uscendo per l’ultima volta da quel locale, non guardò in faccia a nessuno. Tony si scostò, come sempre, senza battere ciglio. Fuori, la pioggia non cadeva più. Niente puzza di fumo stagnante. Nessuno sguardo voglioso stampato sulla carne nuda. Pamela ringraziò il cielo per averle mandato un angelo a salvarle la vita.
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Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 09:00
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il 25/03/2009 alle 08:53
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