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DIO E LE SUE SVARIATE MANIFESTAZIONI

Post n°20 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da emnas

Sappiamo che parlare intorno alla Natura di Cristo è basilare. Per la Sua comprensione necessita la Rivelazione Divina per com’è scritto: “Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.” (Matteo 11:27); “Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno dei morti non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.” (Matteo 16:13-20). La Chiesa deve essere fondata sulla Rivelazione di Gesù Cristo, di chi Egli Sia, qual è la Sua Natura e Provenienza, quale Potenza vi è in Lui e nel Suo Nome. Essa a sua volta deve acquisire la stessa Sua Immagine, quindi una Chiesa non fondata su fondamenti umani ma sulla Parola di Dio, sulla semplicità, sull’amore, sull’umiltà, sulla santità…. Povera, scartata a motivo del Suo Nome, perseguitata a motivo delle Opere dello Spirito, presa per bigotta, isolata ed invidiata dai religiosi moderni, anche se nel loro cuore lo Spirito li convince, ma avendo amate le loro posizioni, rimangono aggrappati alle glorie umane come troviamo nella Parola: “Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in Lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga,…” (Giovanni 12:42). La Chiesa di Gesù Cristo, ha ricevuto le Chiavi della Rivelazione per intendere la Parola e la Divinità di Dio. La Rivelazione fu trasmessa all’apostolo Pietro dallo Spirito il quale gli diede da intendere che Colui che gli stava davanti era il Cristo, ed egli è il primo apostolo negli Atti degli Apostoli a battezzare non nel Nome del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo, ma altresì nel Nome di Gesù Cristo (Atti 2:38), avendo inteso per lo Spirito, ciò che Gesù volle far capire con quella espressione, acquisendo la Natura di Cristo, che è quel Dio, che si è Manifestato come Padre nel cielo, come Figlio sulla terra e come Spirito Santo in noi (la Chiesa). Se vogliamo intendere la Deità di Dio dobbiamo permettere allo Spirito Santo di Rivelarsi al nostro spirito e trasmetterci Chi Sia Cristo. Non dobbiamo ricercare la Deità di Dio nelle opinioni altrui ma dobbiamo guardare a Lui con gli occhi dello Spirito. I giudei non credevano perché lo vedevano in Carne ed Ossa e perché non proveniva dalle loro scuole teologiche, gli apostoli erano confusi a motivo delle opinioni del popolo e delle cariche religiose, ma Pietro suggerito dallo Spirito Santo, guardò a Colui che gli stava davanti, con gli Occhi dello Spirito, guardò al Suo Amore, alle Sue Parole, alle Sue Opere, al Suo Perdono e a tutto il Suo procedere, e vide il Cristo, l’Iddio Vivente Manifestato in Carne, Figliolo quanto al Corpo, ma Dio quanto alla Sua Deità. Guardiamo a Lui nello stesso modo, non per mezzo di ciò che ci è stato trasmesso, insegnato; riconosciamo che solo Dio può fare tali cose e capiremo che Gesù Cristo non è un seconda persona da mettere in secondo piano ma Egli è Dio quel Dio Manifestato in Carne.

Oggi molte persone nel mondo si chiamano di Nome Salvatore, ma in realtà solo uno è il Salvatore di tutti, che è il Signore Iddio nostro il cui Nome rivelato per la salvezza delle nostre anime è: “Gesù Cristo” (Giovanni 17:3; Atti 4:12).

Circa duemila anni fa, Egli si manifestò in Carne (1 Timoteo 3:16), e il Corpo fu chiamato Figlio di Dio, l’Emmanuele che significa: “Dio con noi” (Matteo 1:23).

Prima che il Signor Iddio ebbe fatto conoscere il Suo Nome, anticamente si manifestò a Mosè e gli disse che Egli era: “Io Sono Colui che Sono”. Poi disse: “dirai così ai figliuoli d’Israele: l’Io Sono mi ha mandato a voi ….., tale è il Mio Nome in perpetuo, tale è la Mia designazione per tutte le generazioni” (Esodo 3:14-15). Il Salvatore del mondo cominciò a manifestarsi e a rivelarsi con vari Attributi. Ma non ancora col Nome che salva cioè Signore Gesù perché allora non era rivelato.

Fin dal principio Iddio si rivelò quale Signore, secondo la necessità e conformemente alla Sua volontà.

Il concetto “Io Sono” è incluso nel Nome Yahweh come “Colui che esiste ab eterno, o Colui che esiste di per Se stesso”. In ogni caso sia, Egli è sempre l’Io Sono, indipendentemente da  come, da dove e da quando si fa conoscere. Quando si manifestò in carne entrando nella forma corporale portò il Nome del Patto del Nuovo Testamento “Yahweh”  (Gesù), che significa: “Yahweh - Salva o Yahweh – Salvatore”, rimane ugualmente l’Io Sono, Gesù Cristo il Salvatore.

L’Io Sono è descritto in Isaia 44:6: “Così dice l'Eterno, il Re d'Israele e Suo Redentore, l'Eterno degli eserciti: “Io Sono il Primo e sono l'Ultimo, e all'infuori di Me non c'è Dio”. Così fino all’ultimo capitolo del Nuovo Testamento è: “Io Sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine” (Apocalisse 22:13).

Solo chi riconosce il modo in cui Dio si è rivelato nell’Antico Testamento, ha la possibilità di vedere questa rivelazione anche nel Nuovo Testamento. In fin dei conti è sempre lo stesso Dio è Signore, con la differenza che nell’Antico Testamento apparve in un Corpo Spirituale, chiamato: “L’Angelo del Patto o l’Angelo del Signore” (Esodo 3:2; Malachia 3:1), mentre nel Nuovo Testamento si manifestò in un Corpo di carne e questo fu chiamato Figlio di Dio (Matteo 14:33; Romani 9:5; I° Timoteo 3:16).

Nella Sua essenza Dio è Spirito e nel Nuovo Testamento si rivelò come l’Emanuele “Iddio con noi”.

Dio, dunque, si rivelò in un Corpo umano, chiamato “Figliuolo” ma era Dio. Tutti gli appellativi che si riferiscono a Dio nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento sono stati riferiti al Signor Gesù (Apocalisse 17:14).

Le molteplici forme di apparizione di Dio nell’Antico Testamento, sono chiamate nella terminologia Biblica:”Teofania, che vuol dire: apparizione Divina”.

Nel Nuovo Testamento, Dio prese forma umana nel Corpo del Signore nostro Gesù Cristo, Dio stesso era venuto in carne e ossa, per parlare al Suo popolo, (Giovanni 1:11). Già anticamente il Signore Iddio aveva detto: ”I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno, insieme al servo che ho scelto, affinché voi mi conosciate e crediate in Me e comprendiate che Sono Io. Prima di Me nessun Dio fu formato e dopo di Me non ve ne sarà alcuno. Io, Io Sono l’Eterno e all’infuori di Me non c’è Salvatore. Io ho annunciato, salvato e proclamato e non c’era alcuno straniero tra voi; perciò voi siete testimoni, dice l’Eterno e Io Sono Dio” (Isaia 43:10-12).

Si nota nella Scrittura che Egli affermò: “Avanti di Me non fu formato alcun Dio, ne dopo ne fu alcuno, perché Egli è l’Unico Signore e Salvatore”. Il popolo d’Israele ha sempre creduto in un Unico solo Dio, perché Egli lo ha dichiarato e lo ha affermato tramite i profeti  di  ogni  tempo  (Deuteronomio 6:4; 1 Corinzi 8:4; etc…).

Nel capitolo 35 del profeta Isaia dal verso 3 al 6 è così scritto:” fortificate le mani infiacchite, rendete ferme le ginocchia vacillanti! Dite a quelli che hanno il cuore smarrito, siate forti non temete! Ecco il vostro Dio verrà con la vendetta e la retribuzione di Dio; verrà Egli stesso a salvarvi: Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturate le orecchie dei sordi; allora lo zoppo salterà come il cervo e la lingua del muto griderà gioia, perché sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine”. Notate, come il Profeta Isaia afferma che doveva venire il nostro Dio personalmente:  “…ecco l’Iddio vostro … Egli stesso verrà e vi salverà…”. Dio aveva parlato per la bocca del Profeta che sarebbe venuto e avrebbe aperto gli occhi dei ciechi e  le orecchie dei sordi. Lo zoppo doveva essere sanato e la lingua del muto parlare. E meraviglioso vedere che Dio personalmente venne sulla terra, per prendersi cura di noi tutti, in ogni tempo fino al dì d’oggi.

Dio si manifestò in carne e prese il Nome di Gesù (Matteo 1:21; Giovanni 17:3); il Nome che è al di sopra di qualsiasi altro Nome, infatti sotto il cielo ha dato un solo Nome per essere salvati (Atti 4:12).

Il Corpo da Lui generato, fu chiamato: “Figlio”, era la Parola fatta carne, ma la stessa Parola era Dio: “Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di Lui (la Parola), e senza di Lui nessuna delle cose fatte è stata fatta” (Giovanni 1:1,2,3). Infatti di Lui così è scritto: “Nel Nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti e terrestri e sotterranee, e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore” (Filippesi 2:10).

Egli adempì perfettamente ogni Parola, così 730 anni dopo la profezia di Isaia, Egli entrò nel mondo si apparecchiò un corpo, vi entrò dentro e parlò agli uomini annunziando il Suo Regno (Ebrei 10:5;  1Timoteo 3:16; Romani 9:5).

In Gesù Cristo abita tutta la pienezza della Deità (Colossesi 2:9). Egli disse: “… affinché conosciate e crediate che il Padre è in Me e Io in Lui (Giovanni 10:38); e disse ancora: “Non credi tu che Io Sono nel Padre e che il Padre è in Me, le parole che ragiono non le ragiono da Me stesso, e il Padre che dimora in me" (Giovanni 14:10,11). Dio si era fatto Uomo e parlava attraverso il Suo Figliuolo, esattamente il Corpo che si era generato (Salmo 2:7).

Dio nel tempo, si è rivelato in tre manifestazioni differenti: “Come Padre, Figlio e Spirito Santo”. Come Padre, “Dio al di sopra di noi”, per l’antica dispensazione (Isaia 63:16); “Come Figlio”, l’Emmanuele “Dio con noi”, nella nuova dispensazione, che è l’inizio della grazia (Matteo 1:21-23); come “Spirito Santo”, “Dio dentro di noi”,  dal giorno della Pentecoste al giorno del rapimento della Chiesa (Atti 2:1–4; 1Tessalonicesi 4:15-18). Quindi riepilogando, come Padre, Dio al di sopra di noi (Isaia 63:16); perché Dio è Spirito e come Spirito non poteva morire sul legno della croce, ma come Uomo sì,  allora Egli prese forma Umana e si manifestò come Figlio ma era Dio con noi (Matteo 1:22,23); in seguito, dal giorno della Pentecoste, fino al giorno del rapimento (ossia la Chiesa di Cristo rapita in cielo), si è rivelato come Spirito Santo, Dio dentro di noi (Atti 2:1–4; 1Tessalonicesi 4:8).

Gesù Cristo ha due Nature quella “Divina” che è Spirito ed ab eterno, in eterno Egli è Dio (Giovanni 4:24), che si è rivelato nell’Antico Testamento e quella “Umana” che è chiamato Figlio, ma è sempre quell’Unico Dio, che si rivelò nel Nuovo Testamento (1Giovanni 5:20; 1Corinti 8:4); che è la Parola fatta carne (Giovanni 1:1-3); l’Emmanuele, Dio con noi e che è Dio che si è manifestato in carne (1Timoteo 3:16); e da come è scritto: “ … dei quali è uscito secondo la carne il Cristo, il quale è sopra tutti Iddio benedetto in eterno” (Romani 9:5).  

Leggiamo nell’Epistola ai Romani cap. 9 verso 5: “Dei quali sono i padri e dei quali è uscito secondo la carne il Cristo, il quale è sopra tutti Iddio benedetto in eterno. Amen”. Notate, secondo la carne è venuto al mondo il Cristo, ma è sopra tutto Iddio, quello Spirito, l’Unico. Quindi Cristo è Dio sono la stessa persona, infatti Gesù disse: “Chi ha visto Me, ha visto il Padre (Giovanni 14:7- 11).

Il Signore Gesù affermò: “Io ed il Padre siamo una stessa cosa” (Giovanni 10:30). Era l’Io Sono del Sinai manifestato in carne, e non lo credettero, infatti quando andarono i Giudei ad arrestarlo, Egli pronunziò queste parole: “ Io Sono…, e caddero tutti all’indietro” (Giovanni 18:6). Non si accorsero che era il loro Messia, erano ciechi, il cap. 35 di Isaia si adempi sotto i loro occhi, ma non lo capirono, perché furono ciechi e anche sordi.

La Scrittura ci narra: “Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per Opera dello Spirito Santo. Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente. Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è Opera dello Spirito Santo.” (Matteo 1:18-23); e in Luca 1:35 troviamo: “E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà, pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio.” Fin da questi versi si evince che se vogliamo dare una paternità a Gesù questa va affidata allo Spirito Santo. Ora il punto è questo se crediamo all’esistenza di una trinità ci troviamo in confusione in questi versi perché si evince che Gesù fu generato per Opera dello Spirito Santo e noi sappiamo che colui che genera ne ha la paternità, ciò significherebbe che Gesù non è Figlio della prima persona cioè il Padre, ma altresì dello Spirito Santo, e già ci troviamo in confusione; e sé sosteniamo che il Figliolo già esisteva dobbiamo credere che allora era già nato in cielo e poi è nato anche in terra, quale grande confusione! La realtà invece è che il Padre e lo Spirito Santo sono il medesimo Dio è che Gesù Cristo è la Manifestazione di quell’Unico Dio Spirito che si è Manifestato in Carne; questo è il grande Mistero che Dio ci ha rivelato: “E senza veruna contradizione, grande è il Mistero della Pietà: Iddio è stato manifestato in carne, è stato giustificato in Ispirito, è apparito agli angeli, è stato predicato ai Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in Gloria.” (1Timoteo 3:16).

Conclusione: dalla Genesi all’Apocalisse si parla di un solo Dio, in merito leggiamo quello che l’Apostolo Giacomo scrisse per lo Spirito Santo: “Tu credi che Dio è uno solo, ben fai, i demoni lo credono anch’essi e tremano” (Giacomo 2:19). Se i demoni lo sanno e tremano, quando più l’uomo creato a Sua immagine e somiglianza lo deve sapere? Nessuno ha il diritto di aggiungere o di togliere dalla Parola di Dio, poiché chi fa questo si renderà colpevole e rischierà che il suo nome venga cancellato dal Libro della Vita (Apocalisse 22:18,19). Nel cielo c’è il Trono del nostro Dio, nel quale, Egli è seduto per regnare (Apocalisse 4:2). Quel Trono è chiamato il Trono della Grazia (Ebrei 4:16), ma terminata la Grazia Divina, sarà un Trono di Giudizio  (Daniele 7:9; Matteo 25:31).

Tutti gli attributi di Dio nell’Antico Testamento, come le Sue manifestazioni descritte in tutta la Parola, sono l’espressione sincere del Signore che ama e vuole salvare i peccatori, così affida a quelli che portano il Suo Nome la sua Divina ed autorevole Parola.

Dio benedica quanti lo amate di cuore e vi studiate di fare la Sua volontà. Pregate, dedicate del tempo per la preghiera e per la meditazione della Parola di Dio. Venite ai Culti ordinati dal Signore; solo allora Dio assicurerà la crescita spirituale in voi. Possa il Signore Iddio benedirvi di ogni benedizione spirituale in Cristo Gesù.

“Colui che testimonia queste cose dice: Io vengo presto. Amen. Si vieni Signor Gesù. La grazia del Signor Gesù Cristo sia con voi tutti. Amen” (Apocalisse 22:20,21).

tratto da: articoli di fede chiesa cristiana evangelica intenazionale di Palermo.

il documento intero è presente nel sito www.salmo42.com 

 
 
 
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