Creato da Falco1977 il 30/06/2007
Sole d'Autunno
poesie
Creato da Falco1977 il 30/06/2007
Sole d'Autunno
poesie
Post n°91 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da Falco1977
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ilcastelloerrante@hotmail.it
allora ADDIO! ahahahah
Inviato da: BINDLINO
il 31/01/2009 alle 14:40
Grazie anonimo...sei troppo gentile!
Inviato da: Falco1977
il 17/01/2008 alle 17:58
Chiunque nella vita avesse la fortuna di incontrare una...
Inviato da: Anonimo
il 17/01/2008 alle 17:01
Un Buon Natale ed un felice anno nuovo...in ritardo...sorry...
Inviato da: Falco1977
il 03/01/2008 alle 19:19
Auguri di un felice, sereno e splendido Natale dal blog...
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 21:11
Inviato da: BINDLINO
il 31/01/2009 alle 14:40
Inviato da: Falco1977
il 17/01/2008 alle 17:58
Inviato da: Anonimo
il 17/01/2008 alle 17:01
Inviato da: Falco1977
il 03/01/2008 alle 19:19
Inviato da: Anonimo
il 25/12/2007 alle 21:11
Ogniuno è un universo praticamente chiuso; digerisce la sensazione che prova verso le cose e gli esseri. A partire da ciò, crede di conoscere la realtà delle cose e degli esseri. Successivamente, sulla base di queste premesse false, valuta, misura, giudica, soppesa, emette leggi, trae insegnamenti morali e conclusioni, senza sapere che non conosce e non conoscerà mai la realtà specifica dell'Altro, ma quest'Altro gira attorno, entro la sua sensazione, conservando tuttavia il segreto del suo essere. (Pierre Daco)
Siamo assolutamente integrati in un insieme che ignoriamo, con un ruolo preciso che non conosciamo (...) e quando pensiamo di aver scelto il nostro ruolo in realtà non facciamo altro che giocarlo, in una condizone di interazione permanente con tutto, assolutamente con tutto ciò che ci circonda. A.Watts
Io temo tanto la parola degli uomini. Dicono tutto sempre così chiaro: questo si chiama cane e quello casa, e qui è l'inizio e là la fine. E mi spaura il modo, lo schernire per gioco, che sappian tutto ciò che fu e sarà; non c'è montagna che li meravigli; le loro terre e giardini confinano con Dio. Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani. A me piace sentire le cose cantare. Voi le toccate: diventano rigide e
mute. Voi mi uccidete le cose.
Narra la leggenda che un elefante
libero bellissimo
vagava nelle foreste indiane.
Un giorno il nostro amico
venne catturato
da un indiano.
Il povero venne legato
ad un palo ,ma invece
della catena l'indiano usò
un lungo filo rosso di seta.
L'indiano curò amerovolmente
il suo elefante gli diede da
mangiare e lo tenne in perfetta
salute.
L'elefante non scappo mai....
ma non perchè era impedito da
qualcosa... aveva solamente deciso
di rimanere legato al palo, da un
lungo filo di seta rossa....