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Telaio su legno
ALLEGRIA (2009)
Smalto satinato, ad acqua
Bartiromo Marco
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Telaio su legno
Risveglio (2009)
Smalto satinato, ad acqua
Bartiromo Marco
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telaio su legno
Riflessioni (2009)
Smalto satinato, ad acqua
Bartiromo Marco
50x40
Olio su tela
Tramonto (2009)
Bartiromo Marco
Post n°25 pubblicato il 01 Novembre 2009 da DOLCE_59
Nel 1514, alla morte del Bramante, Raffaello Sanzio fu nominato architetto capo della fabbrica di S. Pietro (inizialmente assieme a Fra' Giocondo e a Giuliano da Sangallo); a lui si deve il progetto (trasmessoci dal Serlio) che modificava profondamente quello bramantesco non solo per la trasformazione della pianta della |
Post n°24 pubblicato il 20 Settembre 2009 da DOLCE_59
Chiamato a Roma da papa Giulio II nel 1508, Raffaello |
Post n°23 pubblicato il 05 Settembre 2009 da DOLCE_59
Quasi a segnare la conclusione di una esperienza, nello stesso anno 1504 Raffaello Sanzio si |
Post n°22 pubblicato il 30 Agosto 2009 da DOLCE_59
Raffaello Sanzio pittore e architetto italiano (Urbino 1483-Roma 1520), fu nel campo delle arti figurative, il sommo rappresentante dell'ideale sereno del Rinascimento. |
Post n°21 pubblicato il 29 Agosto 2009 da DOLCE_59
Nel 1503 Michelangelo Buonarroti si recò nuovamente a Roma dove il Papa Giulio II della Rovere gli commissionò il suo mausoleo, al quale l'artista lavorò dal 1503 al 1545. Nel 1508 inoltre gli furono commissionati gli affreschi per la Cappella Sistina ai quali lavorò fino al 1512. La decorazione della volta si |
Post n°20 pubblicato il 26 Agosto 2009 da DOLCE_59
Nel 1496 lasciò la città di Firenze e si trasferì a Roma dove su commissione del cardinale Jean Bilheres realizzò la "Pietà". Il gruppo scultoreo rappresenta la Madonna con in grembo Cristo |
Post n°19 pubblicato il 22 Agosto 2009 da DOLCE_59
Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese, nella Val Tiberina, il 6 marzo del 1475. Sarà grande pittore, scultore, architetto e |
Post n°18 pubblicato il 18 Agosto 2009 da DOLCE_59
Sarà proprio in questo periodo storico che la tecnica della pittura ad olio su tela si affermerà definitivamente. Attraverso questa tecnica i colori e le luci diventano gli elementi predominanti nell'immagine; i volumi vengono definiti da chiaroscuri ricchi di sfumature, le figure sono composte secondo uno schema piramidale e il punto di vista prospettico si sposta verso il basso. Sarà proprio |
Post n°17 pubblicato il 13 Agosto 2009 da DOLCE_59
Nel 1500 a Roma lavorarono numerosi artisti di un certo rilievo |
Post n°16 pubblicato il 12 Agosto 2009 da DOLCE_59
Il Cinquecento è il periodo della massima diffusione in Europa dell'arte italiana, anche se dal punto di vista politico la situazione è sicuramente molto |
Post n°15 pubblicato il 11 Agosto 2009 da DOLCE_59
Nel 1400 prende corpo il metodo prospettico, ovvero un nuovo modo di concepire e rappresentare visivamente lo spazio. Non è a caso che questo nuovo modo di riprodurre illusoriamente la profondità si afferma quando la società borghese è nel pieno del suo sviluppo. Le contese fra le Signorie confinanti portato in questo periodo all'affermazione di grandi famiglie (i Medici a Firenze, gli Estensi a Ferrara, i Gonzaga a Mantova ecc) e i maggiori stati italiani, compreso lo Stato della Chiesa, raggiungono un equilibrio di forze |
Post n°14 pubblicato il 10 Agosto 2009 da DOLCE_59
Il termine "rinascimento" identifica quindi l'arte sviluppatasi nei secoli XV e XVI, anche se fu usato per la prima volta da Jacob Burckardt nella sua pubblicazione 'La civiltà del rinascimento' del 1860, prima di lui Giorgio Vasari nel descrivere i cambiamenti e le novità che si verificarono a partire dal trecento, usa il termine 'rinascita'. Questa nuova corrente di pensiero si afferma anche nelle grandi città inglesi, francesi, nei Paesi Bassi ed in Germania: la sua diffusione è facilitata anche dall'invenzione della stampa a caratteri mobili (1450). Tuttavia il decennio fondamentale per il cambiamento del gusto artistico a livello europeo è, sia in Italia, sia nei Paesi Bassi (patria dell'arte Fiamminga), quello compreso tra il 1420 ed il 1430. Caratteristica peculiare del rinascimento fu l'interesse per tutte le manifestazioni culturali del mondo antico, gli artisti rinascimentali si sentivano legati alla civiltà classica e consideravano il medioevo un'età di decadenza. L'arte intorno al 1400 rivolse quindi il proprio sguardo al mondo classico non semplicemente per imitarlo, ma partendo da esso per creare qualcosa di nuovo. In questo periodo storico molti artisti si recavano a Roma per studiare le opere classiche, mentre Firenze fu un centro molto fiorente grazie alla presenza di molte famiglie che commissionavano opere d'arte, in particolare la famiglia Medici con Lorenzo il Magnifico. Partendo dal |
Post n°13 pubblicato il 07 Agosto 2009 da DOLCE_59
Sandro Filipepi, detto il Botticelli, nacque a Firenze nel 1445. E' stato uno dei più celebri pittori, disegnatori ed incisori del 1400. La formazione del Botticelli |
Post n°12 pubblicato il 06 Agosto 2009 da DOLCE_59
Leonardo nasce a Vinci il 15 aprile del 1452. Sarà pittore, scultore, architetto, ingegnere, matematico, musicista, anatomista, scrittore, ovvero il più versatile genio di tutti i tempi. |
Post n°11 pubblicato il 28 Luglio 2009 da DOLCE_59
Antonello da Messina nasce intorno al 1430, come riportato in una biografia dal Vasari. Della sua formazione artistica si conosce ben poco ma, sempre secondo il Vasari, risulta che Antonello l’abbia acquisita nei suoi soggiorni giovanili di Roma e Napoli ed in età matura nelle Fiandre a contatto diretto con Van Eyck. Le sue opere, influenzate dal linguaggio e dalla tecnica fiamminga, risultano luminose, ricche di gamme cromatiche e di particolari. La città di Napoli in questo periodo è un centro nevralgico per l’arte della pittura dove arriva costantemente nuova linfa vitale dai fiamminghi, dagli spagnoli e dai provenzali, voluta fortemente da Renato d’Angiò e da Alfonso d’Aragona La crocifissione -opera di Antonello da Messina |
Post n°10 pubblicato il 27 Luglio 2009 da DOLCE_59
Sulla biografia di Zorzi o Giorgio Barbarelli da Castelfranco detto il Giorgione si ha soltanto qualche frammentata notizia. Il Giorgione è uno degli esponenti più importanti del Rinascimento veneziano, morto di peste all’età di trenta anni (nato il 1470/77? e morto nel 1510). Oltre alla Pittura si interessa anche di musica e di poesia ed è un assiduo frequentatore di salotti delle famiglie aristocratiche veneziane. Dalle sue opere risultano evidenti gli influssi di Leonardo, Durer e di Giovanni Bellini. Il suo stile si contraddistingue da quello degli artisti a lui contemporanei soprattutto dall’importanza assunta da colore rispetto alla linea ed alla composizione, mentre le tematiche sono tra le più svariate, talvolta fantastiche, spesso tendenti ai toni scuri. Paesaggistica e figurativo si amalgamano in un avvertibile armonia dentro una realtà creata da innumerevoli sfumature. Giuditta Opera del Giorgione |
Post n°9 pubblicato il 23 Luglio 2009 da DOLCE_59
La storia dell'arte ci offre moltissimi "rinascimenti" e la semplice parola, nel comune linguaggio critico, veniva spesso impiegata per la descrizione del vertice di una specifica civiltà artistica, prescindendo dai suoi passati sviluppi, sia che essi siano stati di origine azteca o bizantina. Il termine Rinascimento, come lo intendiamo oggi, a partire dai tempi del Vasari, sta a specificare quel periodo culturale che interessa l’intera Europa, compreso tra il 1400 ed il 1500, nel quale l’arte figurativa tocca livelli altissimi, sia nella tecnica che nell’inedito linguaggio espressivo. Non bastano però queste generiche caratteristiche a distinguere il Rinascimento ed a fissarne le origini (date, luoghi e civiltà). L’argomento è molto complesso ed articolato che occorrerebbe molto spazio per poterlo analizzare a fondo in tutte le sue sfaccettature. Qualsiasi cosa si dica sul Rinascimento in modo schematico e riassuntivo è suscettibile di ambiguità e di inesattezze. Senza possibilità di cadere in errori si può invece dire che nella Pittura del Rinascimento c’è: il coerente controllo dello spazio nella raffigurazione, la conquista - da parte dell’uomo - di una centralità fino al raggiungimento dell’ideale laico, la rappresentazione della realtà in modo obbiettivo anche se spesso abbondantemente idealizzata. A tutto questo vengono sommate la rinnovata tecnica, l’applicazione della prospettiva regolata dalle leggi matematiche, l’aiuto della letteratura nel recupero delle tradizioni classiche ancorché un nuovo atteggiamento scientifico verso l’universo e la storia. Per quanto riguarda il luogo dove il Rinascimento ha avuto la sua origine, pare abbia avuto i suoi primi sviluppi contemporaneamente in due regioni molto lontane tra loro, che si identificano in Toscana e Fiandre. I primi innovatori di un linguaggio pittorico, che segnerà la storia dell’arte, sono Tommaso di Mone Cassai detto il Masaccio e Van Eyck. |
Post n°8 pubblicato il 23 Luglio 2009 da DOLCE_59
L'Umanesimo conosce fin dalle sue origini vastissimi orizzonti. Gli stessi Concili che la Chiesa promuove in tutta la prima metà del secolo, sono e offrono grandi opportunità di incontro e scambio culturale tra grandi esponenti religiosi, alte personalità nel campo artistico e dignitari di corte, che incrementano la circolazione europea di codici classici e abbondanza di novità artistiche. Opera di Van Eyck Gli Angeli musici |
Post n°7 pubblicato il 22 Luglio 2009 da DOLCE_59
Cosmè Tura, o anche Cosimo Tura, nasce a Ferrara intorno al 1430 (probabilmente 1433) da Domenico, un calzolaio. La sua prima formazione, secondo il Vasari, avviene sotto la guida di Galasso Ferrarese. È il pittore ufficiale della famiglia degli Estensi e, può essere accreditato come il principale fondatore della Scuola di Ferrara, della quale è sicuramente uno dei maggiori esponenti. Cosmè Tura non è soltanto attivo nel campo della pittura generica e della decorazione nelle chiese, ma è anche un abilissimo scenografo nelle feste e manifestazioni popolari, che spesso vengono organizzate dai duca. Nella seconda metà del Quattrocento, precisamente tra il 1450 ed il 1470, le zone del ferrarese sono teatro di uno sviluppo espressivo di notevole entità, che non trova riscontro in nessun periodo della Storia dell’arte figurativa italiana e, forse europea. In questo periodo, che coincide con quello che vede al governo Borso d’Este, assistiamo alla nascita ed allo sviluppo di un linguaggio pittorico molto raffinato ed eccentrico che renderà famosa l’arte ferrarese di questa seconda metà del Quattrocento. Dal 1467 al 1472 Cosmè Tura è attivo negli affreschi: realizza la decorazione della cappella di Francesco Sacrati in S. Domenico e, poco più tardi, nella chiesa di Belriguardo dipinge, su richiesta di Borso, le Storie della Vergine, due grandi capolavori andati prurtroppo perduti. Di questa serie, arrivano a noi soltanto le ante d’organo della Cattedrale dove vengono raffigurati l’Annunciazione e San Giorgio che lotta contro il drago per liberare la principessa.
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Post n°6 pubblicato il 21 Luglio 2009 da DOLCE_59
Nella seconda metà del Quattrocento fiorentino e nella prima metà del Cinquecento, nella regione romana ed in quella veneta, vediamo l'apice del Rinascimento nell'arte della pittura italiana. La rapida e consistente trasformazione avvenuta nel campo culturale, il ritorno al gusto del classico antico come fonte d'ispirazione, tanto formale che razionale, la totale visione dell'arte intesa sempre più come strumento di conoscenza ed indagine diretta della realtà, sono i più importanti caratteri che distinguono decisamente questo prosperoso periodo, sostenuti da grandissime libertà di espressione e di ricerche, molto spesso sperimentali. Sandro Filipepi, comunemente conosciuto come il Botticelli, un grande artista unico nel suo tempo, nasce a Firenze nel 1445, quarto figlio del noto conciatore di pellami Alessandro Filipepi. Sin da piccolo incomincia a frequentare la bottega del pittore-scultore Antonio del Pollaiolo, dal quale apprende il ductus elegante che rimarrà sempre una discriminante nel linguaggio artistico delle sue opere. In tutti i suoi lavori si nota la preferenza del tratto al chiaroscuro ed alle gamme cromatiche. All’età di 25 anni riesce ad aprire una bottega d’arte tutta sua, dove inizia la sua carriera artistica. Già fin dai primi anni di lavoro le sue committenze sono importanti, tanto da fargli realizzare il ritratto di Giuliano de’ Medici, fratello del famoso Lorenzo. Il Botticelli entra nelle grazie di quest’ultimo e di tutta la famiglia de’Medici per il suo spirito aperto, indagatore, curioso e soprattutto per la sua intelligenza fine e sempre viva, anche se talvolta manca di coerenza e disciplina interiore che lo portano a ripensamenti e correzioni |
Inviato da: devils_angels_love
il 02/03/2011 alle 22:05
Inviato da: devils_angels_love
il 11/02/2011 alle 18:49
Inviato da: devils_angels_love
il 24/12/2010 alle 00:32
Inviato da: agnelicate
il 15/12/2010 alle 19:16
Inviato da: devils_angels_love
il 02/12/2010 alle 20:59