lascia che sia....

io sono convinta mari che fare la maestra in un posto così sia bello davvero, un posto dove le cose che offri appaiono belle come giocattoli, dove i bambini non sono ancora passati per quei discorsi: ..."troppo viziato, poco ascoltato....", si deve essere come seminare su un terreno dissodato e messo a coltura per la prima volta...i frutti saranno enormi..io glielo auguro a quei bambini di cogliere pensieri ogm, enormi, giganteschi, bellissimi.... e alle maeste di piantare pensieri. Baci mari

cara lumetta , ieri ho scritto una lunga risposta al tuo commento , come al solito di getto , ma al mio invio ZAC ! scomparsa ...ecchecavolo ... ma che modo è? ilo risultato è che ho chiuso tutto e ho rinunciato , temendo che se avessi riprovato sarebbe ricapitato .In sintesi , e spero che stavolta vada a buon fine : penso che insegnare fra occhioni neri che pendono dalle tue labbra sia bellissimo , ma anche qui , nel mondo " civile " ci sia un grande bisogno di persone che sappiano " guidarti " alla scoperta della magia che c'è in un filo d'erba che si piega sotto il peso di un insetto .Crescendo , poi , sapresti cogliere la bellezza anche nelle cose più semplici .

concordo, mari...dalla scuola materna all'elementare e dopo, è bello aprire gli occhi alla magia delle cose, aprirli insieme a chi fino a quel momento non si era accorto, perchè è piccolo, aprirli sul bulbo del giacinto o sulla storia o sulle parole che servono a dire le cose... io sono pronta a FARE:)

Un post bellissimo e commovente, diamo per scontate troppe delle cose essenziali della vita: prima di tutto la vita stessa, il fatto che non per tutti è automatico diventare grandi. Sorrido a denti stretti pensando alla riunione scolastica per i miei figli dove si è discusso di tante cose marginali, il paradigma delle quali resta la palestra con la nuova attrezzatura per il free climbing. È vero, si è perso il gusto di arrampicarsi sugli alberi, “è pericoloso”, ci vuole la parete attrezzata con l’imbrago di sicurezza; i bambini si accompagnano in macchina e non c’è quasi mai il tempo di passare per il fiume, o guardare gli insetti (in fondo è scuola anche quella). Molti bambini si avvicinano alla scuola pensando di avere già imparato quasi tutto, impreparati alla scoperta ed alla meraviglia, che invece resta lo strumento fondamentale. Spesso mi chiedo se anche la facilità di accedere alla scuola non sia, alla fine, una di quelle cose che limitano la voglia di imparare. La fatica di arrivare alla porta dell’aula, magari in un freddo giorno di pioggia, forse rende più percettibile il desiderio di sacrificare un poco di se per ottenere qualcosa di più prezioso in cambio.

La palestra della vita Zero , quella che manca ai nostri ragazzi super-protetti , esperti di mondi virtuali .... messi davanti ad un pallone o , come scrivi tu , ad un albero , non sono in grado di fare più nulla, ma soltanto “cliccare”.Nelle nostre scuole c'è sempre meno la voglia di sperimentare , di utilizzare le mani e l'anima , il cuore , ovunque è una corsa alla cultura high-tech ...

ciao mia carissima, come sempre lasci un segno con i tuoi post, bellissimo anche questo, ti volevo lasciare un salutino, domani parto di nuovo, l'ultima settimana di vacanza... ti auguro giorni buoni, e ti lascio un bacio grande

Dimentichiamo, spesso, di voltarci indietro e quando ormai è troppo tardi lo facciamo, ma non avendo visto il sasso in mezzo alle gambe, rotoliamo a terra e su esso sanguina la nostra fronte. Buon weekend. Bacione.

Ciao Carissima...Bellissima foto, il collegamento audio non c'è e da errore....e mi è venuta un'idea Te la dico domani Grazie di cuore Mauro

...dimenticavo anche qui uno specchio...

Ciaooooooo.. pppprrrr... ;PP