Creato da ariel63m il 25/08/2005

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Post N° 445

Post n°445 pubblicato il 15 Novembre 2006 da ariel63m


E nel loro cuore latita non dico l'amore, sentimento troppo sofisticato per i loro cuori, ma la commozione che non devi fare nessuno sforzo per trovare. Viene da sé, tocca il tuo cuore per il semplice fatto che di fronte a te hai un tuo simile, e per giunta più svantaggiato di te. …. Dobbiamo allora pensare che la nostra cultura sia così degradata da infrangere, sin dalla giovane età, non solo il precetto universale di amare il prossimo, presente in tutte le religioni, ma anche il ribrezzo naturale di accanirsi sul più debole? Sì, dobbiamo pensarlo se è vero che quel video è tra più visti sul Web” (dall’articolo di Umberto Galimberti  pubblicata su “la Repubblica”) ….

Non mi fermo sull’accaduto , credo ormai si conosca .(  ignoravo che tutto fosse partito dalla segnalazione  di un blog ) .   Mi domando , prima come essere umano , poi come insegnante che cosa pensa di fare  il mio Paese ….. il mio grande Paese che si lascia scivolare tutto addosso , anzi si indigna ancora, ma per cretinate: per un "coglione" e per un "impazzito"….Ad oggi non c’è stato ancora riferimento in Tv della presenza di un'insegnante nell'aula, cosa che invece e' stata rimarcata nel blog  .Ad oggi si continua a chiamare il ragazzo  " down ", quando si sa ,  o si dovrebbe sapere , che non è un down ( termine generico che si affibbia a chiunque venga definito handicappato ) .La sindrome di down è una malattia  genetica  , caratterizzata da un’anomalia di un cromosoma .  

Mi chiedo  se ci rendiamo conto quali ragazzi stiamo crescendo  , se esiste  la possibilità di comprendere quando scatta il momento che li rende esseri senza cuore .

Come ci sentiamo  noi adulti  davanti a quei  ragazzi che non partecipano in prima persona a quel triste pestaggio , ma che restano muti e consenzienti?

È solo questione di bullismo ? la sola scuola a quanto pare non riesce a far fronte al fenomeno, c'è bisogno di tutti  :scuola, famiglia , stituzioni  ma sul serio …..già immagino i genitori dei ragazzi responsabili dell’accaduto “mio figlio ????   ma no ,  lei si sbaglia , mio figlio è un tesoro  …”

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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> Messaggio N. 71 su PAPERE E PANNOCCHIE
Ricevuto in data 19/11/06 @ 22:42
 Le foto dal web    dal corriere della sera che strano la pubblicità della nokia non compare e no...

 
Commenti al Post:
Kiolu795
Kiolu795 il 15/11/06 alle 16:11 via WEB
E' una cosa tremenda il video, e non mi soffermo ad indignarmi perchè so che non mi indignerei ma iabbastanza di fronte a questa bestialità. Giusta la tua analisi, in questo paese che si scandalizza del nulla e che è assuefatto dall'illegalità e dalle ingiustizie, dalla logica del più forte e dalla concorrenza con il prossimo, le persone per bene si sentono impotenti, da sole contro il marcio che avanza, con il rischio di impazzire o peggio di conformarsi. Già, se chiedi ad un genitore di quei ragazzi magari ti fa pure la guerra, io so di casi qui da me che per un semplice rimprovero un maestro è stato picchiato dalla madre di un alunna e da due suoi amici, cose fuori da qualsiasi logica. Questi sono brutti tempi, ma non dobbiamo arrenderci poichè le battaglie perse sono quelle che non si combattono. Ciao dolce Mari :)
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 15/11/06 alle 17:07 via WEB
Non ho voluto vedere il video, ce n'era bisogno? Non sono uno scout, ma prendo a prestito dagli amici di Baden Powell il loro saluto, nel gesto è contenuto un grande insegnamento: il dito pollice copre il mignolo, significa che il più grande deve proteggere il più piccolo. È la radice di ogni società veramente umana e io ci credo tanto che provo ad insegnarlo anche a scuola, partendo da un semplice gesto. Perché stupirsi se a scuola succede quello che capita in strada ogni giorno? La scuola non è un isola felice in un mare in tempesta. La scuola è invece il mare che risponde ai colpi di vento di questa tempestosa società, dove assistiamo alla perdita di valore della famiglia, della cultura e alla fobia e del tutto e subito, che viviamo in qualche modo anche noi. La scuola non è il luogo che plasma il carattere dell’individuo, però gli permette di entrare in contatto con gli altri: è una palestra di vivere sociale. Risulta inutile se quello che insegna poi non lo si può sperimentare fuori, perché la famiglia, gli amici, la società vivono altri stili. Non la voglio buttare in politica, rimango sull’ultima carica ai mulini a vento che ho fatto nella scuola dei miei figli, dove si voleva abolire la festa della mamma e del papà in considerazione di quei bambini che non hanno entrambi i genitori vicini a sostenerli. Una mamma e un papà li hanno avuti comunque in ogni caso e trovo giusto festeggiare un gesto di amore presente o passato che sia, se non altro per preparare alla responsabilità futura dell’essere genitori uniti. Finisco con un quiz per stemperare. Ero incerto se mettere come commento musicale una canzone tratta da una lettera scritta da Che Guevara ai genitori, se qualcuno mi sa dire titolo e autore, prometto che lo faccio :).
 
animedeserte
animedeserte il 15/11/06 alle 17:11 via WEB
io sono una tua collega e per mia esperienza la scuola fa del suo meglio ma la società i valori li ha dimenticati a favore dell'apparire del arrivare di mettersi in luce con qualsiasi mezzo, la famiglia che giudica non il proprio ma gli altri colpe sono sempre altrui un cane che si mangia la coda con simpatia anna
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 15/11/06 alle 23:38 via WEB
Ciao ariel non ho visto il video, non serviva, me lo son fatto scivolar via, qui a genova a bottigliate lo fanno il sabato sera, non sempre, ma capita. La cosa più idiota è girare un video su un pestaggio. Ho fatto a "botte" anchio alle medie e anche alle elementari, e qualche volta le ho buscate dai miei per la "troppa irruenza", ma erano cose di ragazzi e nostre, non so se intendi, io ti do una cartellata in testa e io so che tu me la darai il giorno dopo...se ci avessero fatto un video cosa sarebbe successo? e questa è una prima analisi...quando un gioco da ragazzi diventa un gioco per adulti; i media stabiliscono, a torto o a ragione, una linea di confine. Quattro contro uno, a me è capitato tre comtro uno ne ho prese abbastanza, ne ho date poche e nessun altro è intervenuto, per un po'. A una certa eta li giudichi dei vigliacchi, vigliacchi loro e figli di puttana chi non mi ha dato una mano, poi il più grosso della classe è intervenuto con un manrovescio sul primo deficiente e lo ha mezzo steso. Ci siamo guardati negli occhi. e li è finita, 35 anni fa.Il motivo, uno spintone in fila, io lo ricevuto e dato...Non è solo un problema di ragazzi, è un problema di genitori, che non sanno fare il loro "mestiere" di genitori; come amare un figlio va imparato e forse i genitiori di adesso dovrebbero impararlo di più. C'è poi la solidarietà, la solidarietà fra compagni di classe, se quattro studenti prendono a botte uno, sono quattro idioti, e sono idioti quelli/e che non sono intervenuti a difenderlo e sono più coglioni i loro genitori che non glie lo hanno insegnato ha porre dei limiti. E i limiti che vanno posti ora sono più complicati di quelli di 35 anni fa, perchè lo stesso modo di vivere è cambiato. Un esempio la solidarietà nel posto e per il posto di lavoro che c'è sempre meno; il razzismo che è sempre più dilagante perchè più comodo, difficile integrarsi e farsi accettare, anche da un veneto in liguria, non parliamo di un albanese o un tunisino o un arabo o di un'altra religione. Io ho paura delle "sacre Istuzioni" non c'erano una volta non ci sono adesso se non con proclami; alla fine saranno gli insegnati, i pochi genitori qualcun altro...ma i rimedi sono nel sitema di vita. Un esempio banale alla loro età, medie o superiori, il cellulare non sapevo nenache cosa fosse, non parlo di tecnologia, parlo di costume...chi ha introdotto determinate regole, questo è il vero coglione, è non è uno solo e qui non c'è destra o sinistra, ci sono tutti a "gestire"torte di denaro sempre più grandi. Un po' "scazzato", e triste; non serve neanche punirli se non coscono cosa hanno fatto ed insegnarglielo, farglielo capire, se non lo vogliono loro, è molto difficile...e stranamente...lo possono fare opa i loro genitori, è l'unica possibilità. Mauro con i sassolini. Ciao notte
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 15/11/06 alle 23:39 via WEB
Ho copiato il tuo primo pezzo da repubblica, lo posto Mauro, grazie
 
 
ariel63m
ariel63m il 16/11/06 alle 08:36 via WEB
grazie a te Mauro dei sassolini per il commento ( mi scuso per la poca presenza sul tuo blog , che leggo , ma per mancanza di tempo non commento ) La frase di chiusura del post , come ha sottolineato Kilou , è chiaramente provocatoria , ma rende chiaro un aspetto della situazione : le famiglie delegano alle isituzioni l'educazione dei propri figli , ma spesso non danno la collaboarzione necessaria .Ai miei genitori dico : sono la loro insegnante , lei è il genitore, nel momento in cui le segnalo che suo figlio deve essere punito , saprà lei in quale modo intervenire ( uno a caso? gli sottragga il game boy ...) è un semplice passo verso una collaborazione costruttiva , tenendo conto il grado di scuola in cui opero ( elementare ) .Purtroppo non è così : la famiglia è spesso assente , è molto più semplice dire si ...non voglio sostenere che la scuola sia dalla parte della ragione , non sia mai detto , anzi! il tasso di aggressività nei nostri ragazzi è incredibile , il problema esiste e la scuola non è che un sintomo .Io non mi arrendo , nel mio piccolo cerco sempre di mettermi in discussione , di comunicare con chi opera con me e di parlare , parlare , parlare semplicemente parlare con i miei bambini.
 
alexisdg10
alexisdg10 il 15/11/06 alle 23:46 via WEB
non credo sia solo bullismo: è il frutto che proviene dalla cattiva educizione, nel senso del non educare per l'altro, ma solo in funzione di un individualismo sfrenato. Triste. Molto
 
torospensierato
torospensierato il 16/11/06 alle 13:02 via WEB
se una mamma parcheggia in 2 fila per riprendere il bimbo alle elemantari e manda affanculo chi è stato chiuso davanti al piccolo, questi penserà che può fare quello che vuole per i suoi comodi basta che sia abbastanza aggressivo :))
 
lupo_cattivo2
lupo_cattivo2 il 16/11/06 alle 18:01 via WEB
Si tratta di una triste vicenda purtroppo non isolata. La cosa che mi fa arrabbiare di più è che tutti fanno finta di niente e si scandalizzano solo quando casi del genere arrivano in prima pagina. E' comodo fare gli struzzi, nessuno denuncia mai nulla e si gura dall'altra parte. Lo vediamo ogni giorno, ragazze violentate tra la gente che gira la testa, violenza nelle scuole con insegnanti impotenti, giardini e arredo urbano devastati. E' la norma........ Per favore però...... non diamo la colpa di tutto ai genitori e valutiamo meglio le cose. Ogniuno di noi ha una parte di responsabilita ma dobbiamo renderci conto che stiamo pagando un przzo. Il prezzo del benessere effimero che tanto ci piace. Banalizzando il concetto si potrebbe affermare: in famiglia adesso si lavora in due e possibilmente in tre ma non per riuscire ad arrivare a fine mese. No, semplicemente per pagare i 4/5 telefonini, le connessioni veloci ADSL, il PC, l'auto più bella, i vestiti firmati, gli zainetti nuovi ogni anno, le scarpe da ginnastica da 300 euro ecc ecc........ Insomma....... dovremmo scandalizzarci anche per queste cose e non solo quando un gruppo di ragazzi picchia un diversamente abile. Scandializziamoci per le scarpe da 300 euro e dei tanti programmi TV che propinano solo tette e culi. Scandializziamoci quando sul posto di lavoro qualcuno usa il PC per proprio uso personale. Scandalizziamoci per i bambini che muoiono di malattia nei paesi poveri del sud del mondo che servono solo come discarica di rifiuti che noi "occidentali" non vogliamo. Quel video è la punta di un iceberg e tanto clamore lo trovo fuori luogo quando facciamo finta di non sapere che sotto c'è molto peggio e sotto ci siamo tutti noi. E' uno sfogo. scusami........ un saluto affettuoso. mario
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/11/06 alle 19:49 via WEB
Uno sfogo da condividere in pieno. Non so perché ma oggi sto pensando al Natale; non quello delle vetrine e dei regali inutili, quello di un canto nel buio che ci fa sentire vicini.
 
 
rimescolareilvolga
rimescolareilvolga il 16/11/06 alle 22:20 via WEB
Sono daccordo...ciao Mauro
 
 
ariel63m
ariel63m il 17/11/06 alle 08:20 via WEB
l'ho già detto e non mi stanco di ripeterlo : non chiedetemi scusa , questo è il mio blog ma è con piacere che leggo le vostre parole ... le tue scuse Mario sono rivolte a me , in quanto insegnante : personalemnte mi sento molto coinvolta nell'educazione dei miei bambini , mi confronto mettendomi di continuo in discussione .Allo stesso modo però sono in grado di rilevare gli errori della scuola , delle istituzioni che le gravitano attorno e che non collaborano all'educazione dei nostri ragazzi : la scuola è spesso molto sola e noi insegnanti abbiamo le mani legate .Si , è vero anche che non siamo tutte uguali , moltissimi insegnanti aspettano il 23 del mese ...
 
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