Quante notti...
Solo la notte offre la possibilità di vivere intensamente.
___
___
Post n°176 pubblicato il 01 Luglio 2011 da Buiosudime
Ti sento… lo sai? Tutte le notti ho bisogno di te… e allora t’immagino… t’invento, come piace a me… fai provare delle sensazioni incredibili… perché sei come io ti voglio. Mi piace viverti in sogno… non voglio la tua presenza… con la tua reale presenza ci sarebbe anche la tua gelosia… io ne ho avuto abbastanza di uomini possessivi. Se un giorno t’incontrerò… la mia ottica sarà: adesso sono con te… dimentica le domande di cosa ho fatto prima o cosa farò dopo… adesso sono qui, ed è quello che conta. Vivi questo momento come unico… assaporalo pienamente e intensamente. Lascia perdere recriminazioni d’origine diversa. Convivere è un dramma continuo… per questo motivo molte relazioni, anche quelle importanti… non si salvano mai… è un mio pensiero logicamente, ma ne sono convinta. Se dovessi fissarmi su quello che mi ha fatto questo o quell’altro uomo, dovrei disperarmi seriamente. Invece, penso alla vita come gestione di me stessa, senza gli uomini come termine di paragone. Loro, li vedo come personaggi che interpretano ruoli diversi… in momenti diversi… con l’obiettivo di dividere le mie idee… di regalarmi la loro esperienza. Non devono essere costretti a creare dei supporti dai quali dipenderà la mia esistenza… partendo da questa base, tutte le eccezioni ci stanno... . |
Post n°175 pubblicato il 24 Giugno 2011 da Buiosudime
|
Post n°174 pubblicato il 15 Giugno 2011 da Buiosudime
|
Post n°173 pubblicato il 08 Giugno 2011 da Buiosudime
Nella vita, c’è il tempo della riscossa, che ti fa combattere, che ti fa sentire piena di energia e positività… e un tempo per la resa, che ti fa rimanere immobile, rinchiusa dentro il silenzio del cuore… imprigionata nell’incapacità di prendere una decisione… su questi stati d’animo rifletto molte volte a lungo… così ho fatto oggi… mentre osservavo l’erba neonata nel mio giardino, ondeggiare come i miei pensieri al vento della riflessione. Il posto dove vivo io è di rara bellezza… alla periferia della città… ai piedi delle colline. Spesso, di pomeriggio, in queste giornate, me ne sto sdraiata nel giardino… quasi per reagire, in compagnia di me stessa, a qualche malinconico pensiero che mi assale come onda notturna che lambisce il mio sentire. Ammiro, immobile, lo stupefacente spettacolo che la natura mette in scena con l’arrivo della bella stagione. Oggi è stato uno di quei giorni in cui il vento fa cantare gli alberi e cerca di strappare i fiori ai prati… c’è aria di primavera… di nuova vita… sospesa nei profumi della natura… mi sono appoggiata sulla panchina di legno oscurata dal tempo è l’ora in cui il sole batte più forte prima di scomparire con l’oro dei suoi raggi. Sono rimasta fino al tramonto… in uno scenario così incantevole, sentivo l’urgenza della forza che rigenera l’anima e l’alleggeriva dalla fatica di vivere. Ho bisogno di nutrire maggiormente il mio spirito… di elevarlo… perché da tempo non provo più nessuna attrazione per la vanità del mondo e rifiuto una vita convenzionale… omologata. Vorrei coltivare la mia interiorità e diventare più riflessiva… sempre continuando a desiderare giorni colorati… ricchi di imprevisti e sorprese… di carezze e di calore umano… ho sete di verità. Avverto l’urgenza di capirmi… di concretizzare sempre di più quello che mi piace… anche se sono consapevole che avere tutto ciò che desideri complica l’esistenza. Ma non sono ancora arrivata alla resa. Il dolore non mi spaventa più… credo di stare bene, sono fiera e soddisfatta della mia esistenza e so di avere fatto i conti con la mia coscienza. Ma poi capitano i giorni come oggi… che sembra che il mondo ti crolli addosso… oggi è così… domani chissà… mi potrà rendere felice anche solo un cambio di lenzuola in un letto. |
Post n°172 pubblicato il 02 Giugno 2011 da Buiosudime
Fin da piccola ho sempre avuto in mente il mio uomo ideale, era già chiaro come la pensavo, anche se poi, nella vita non l'ho mai incontrato veramente. La prima cosa che volevo e che non doveva essere assolutamente geloso di me… volevo sentire la sua fiducia, parola magica di grande importanza. Forse perché non ho mai dimenticato un episodio spiacevole... ricordo che il primo maschietto che mi appiccicò al muro per gelosia, è stato alle elementari, stavo divertendomi sull’altalena e, appena scesi… lui, quel bambino grassottello e tarchiato, mi disse: “Vieni ti devo parlare”. Mi spinse in un angolo con aria molto seria e minacciosa, bloccando il mio corpo con il suo, mi urlò con il viso contro il mio:” Stai attenta a come ti comporti: tu sei la mia ragazza, un passo falso e sei morta”. Me lo disse con tale fermezza che mi spaventai a morte… corsi in bagno e mi misi a piangere… e credetemi, certi episodi non si dimenticano facilmente… e da allora che ho sempre pensato che il mio uomo ideale è quello che mi fa ridere e mi consola… che gioca con me quando ho voglia di essere bambina e non ha paura di sentirsi bambino con me… che mi cerca per dirmi buongiorno, che mi chiama la sera solo per darmi la buonanotte... che è capace di ascoltare i miei sfoghi e addolcire le mie malinconie con la sua pazienza e dolcezza... che da sollievo alle mie ferite… quando si fanno più dolorose… che sopporta le mie ribellioni… che partecipa ai miei interessi… che mi confida i suoi pensieri e le sue opinioni… che vede la mia anima e non solo il mio corpo… che crede in me e mi chiede un consiglio prima di prendere la sua decisione… che è capace di continuare a sognare… che mi regala un pensiero d'amore nel momento in cui meno me l'aspetto… che è sempre sincero… anche quando sa che la sua sincerità potrebbe farmi male... è quello che mi tiene la mano quando ne ho bisogno che s’illumina in viso quando mi vede, quando parla di me… è quello sguardo d'amore che mi accompagna sempre... che mi tiene forte tra le braccia senza farmi male... che mi parla sempre col cuore in mano… che mi ama ogni giorno come fosse il primo giorno... che ruba per me dal suo cuore i pensieri più belli... che ritrova il suo sole nei miei sorrisi... che trasforma la mia fragilità e mi rende più forte… che condivide i miei stessi principi… che ha nello sguardo quel sorriso luminoso che illumina la vita. Non è certo perfetto… ma nemmeno voglio che lo sia... ora che sono una donna e non più una ragazzina, ho capito che quest’uomo non esiste… non esiste il principe azzurro che arriva col cavallo bianco… e allora ho deciso di soffrire… perché amo la qualità… e non posso accontentarmi. Mi rendo conto di quanto sia difficile spiegare un concetto come questo. Tutte le cose che hanno qualità sono più difficili da raggiungere... lo sforzo è maggiore, perché più grandi sono l’impegno e la sofferenza per conquistarle. Nelle relazioni umane non ci accontentiamo mai e mi chiedo perché siamo tanto difficili… quando ci sono centinaia di persone che sono disposte ad amarci. Chissà cosa vogliamo… forse un essere mutante che s’insinua nel nostro cervello per assecondare i nostri desideri più difficili. Questo cerchiamo… un essere in grado di esaudire ogni nostra più piccola voglia… capace di stare zitto o di parlare quando richiesto… di esserci quando lo pretendiamo… di sparire quando è opportuno… di annullarsi se lo vogliamo. E’ doloroso pensare quanta fatica mettiamo in questa ricerca spasmodica dell’uomo ideale. Io ho smesso questa ricerca. L’uomo ideale è chi c’è in questo momento… chi ci sarà domani… chi vorrà esserci. Ormai l’uomo ideale non mi serve più. L’uomo ideale è con me tutte le notti… nei miei sogni a occhi aperti… quello che mi porta al mare e che balla insieme a me... forse esiste da qualche parte come ho già detto tante volte… peccato che non è mai qui per me... |
Post n°171 pubblicato il 24 Maggio 2011 da Buiosudime
Quanto è bella la notte… la mia notte che mi vive sveglia… questa notte sto benissimo… poco fa ero sul terrazzo a fumare la mia solita sigaretta… l’aria è tiepida e la luna è bellissima… e non so perché… ho una sensibilità epidermica che mi fa sentire il calore di un corpo a distanza. Sento delle vibrazioni, come se cercassi il contatto con la positività e l’energia del mondo. Le mie mani possono dare un immenso piacere, anche se hanno a disposizione solo un centimetro quadrato di pelle. Voglio sentirti urlare di piacere… dalla voglia di vivere. Il piacere di desiderare, ogni tanto m’infiamma… mi surriscalda il corpo e la mente. Desidero intensamente… e questo mi fa stare bene. La felicità eterna non esiste… mentre il piacere momentaneo sicuramente sì. Il piacere mentale portato ai massimi livelli è così acuto che t’inebetisce… e se ti abitui, ti fa diventare sempre più esigente e ti fa desiderare di toccare il tetto dell’infinito… sì… questa notte… desidero intensamente… |
Post n°170 pubblicato il 20 Maggio 2011 da Buiosudime
|
Post n°169 pubblicato il 18 Maggio 2011 da Buiosudime
Buonanotte sogno... buonanotte alle carezze che lasci sul mio corpo, agli |
Post n°168 pubblicato il 09 Maggio 2011 da Buiosudime
|
Post n°167 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Buiosudime
|
Post n°166 pubblicato il 20 Aprile 2011 da Buiosudime
Una notte... una notte qualsiasi... di un giorno qualunque... mi ritrovo donna... con la voglia che mi assale... mi prende... come la luna che esplora l'oceano... frugando dentro le onde del mio piacere... arrivo a un certo momento che non posso fuggire al pensiero... che non posso rinunciare al desiderio... a quello che voglio... la voglia cresce... mi assale... si fa più acuta... non è vero che riesco a stare qui ad aspettare serena... a reprimere la mia passione... ho bisogno di te... ti cerco nei miei pensieri... sulla mia pelle... tra le mie mani... ho voglia di fare l'amore con te... desidero il tuo corpo... ho voglia di baciarti ovunque... di accarezzarti... di sentire il tuo profumo... di sentirmi desiderata tra le tue braccia... di sentirti fremere di passione... di sentirti pronunciare il mio nome... di sciogliere il tuo piacere legandolo al mio... le tue mani stringersi in una morsa tra le mie... il fremito incontrollato del tuo appartenermi... quel tuo particolare sussulto incontrollato... quel gemito di piacere che esplode dalle tue labbra... e... infine... vederti abbandonato e paco... accanto a me. Ti vedo disteso sul letto... sei bellissimo... non mi stancherei mai di accarezzarti... esplorarti... baciarti... è di nuovo notte... non posso non pensarti... più ci penso... più mi resta impossibile starti lontano... non ce la faccio... desidero la tua bocca... la tua pelle... il tuo sudore... le tue mani... mi sembra di impazzire... vorrei che tu fossi qui... per poterti donare la mia pazzia... mio dolce e irrinunciabile sogno... |
Post n°165 pubblicato il 13 Aprile 2011 da Buiosudime
|
Post n°164 pubblicato il 05 Aprile 2011 da Buiosudime
Il cielo azzurro si riflette nell’acqua come dentro uno specchio. Le nuvole sottili disegnano l’orizzonte con un bianco candore. È una giornata dal sapore primaverile… che invita a stare più vicini… e complice… inventa per noi la scusa di volersi abbracciare un po’… bello pensarti così. Le tue mani si attardano in carezze tra i miei capelli… le tue braccia mi avvolgono in un tenero abbraccio protettivo. Sorrido… mentre la tua bocca sussurra al mio orecchio un accenno di canzone, la stessa canzone che ho sentito mille volte in queste pagine… e che dobbiamo ancora ballare… parole scritte per qualcun altro che fai diventare mie in questo momento… mentre il vento sulla faccia ci toglie il respiro facendoci sentire incredibilmente vivi. Ti guardo e tremo… mentre tra le tue braccia raccolgo lo stesso brivido… ma non so più se è il sogno o il desiderio di te. Il mare è molto diverso da quello che ricordavo di quel giorno sugli scogli, è chiaro di luce e baciato dal primo sole di primavera. Lo trovo più malinconico… forse… ma al tempo stesso più romantico e seducente. I battelli sono attaccati al porticciolo. Pochissime le persone che si avventurano in una passeggiata sul molo in questa giornata leggera. Una coppia che cammina abbracciata… un uomo con un cane… un viavai lento e silenzioso. Attraverso i vetri immagino i profumi e le sfumature dell’estate che sembrano ancora lontanissimi da venire… eppure quando ti sono accanto, è come se il mondo avesse i colori brillanti della tavolozza di un pittore. E non c’è pioggia. Non c’è vento. Non c’è freddo. Non c’è tristezza… in questo sogno… ti sento forte… fortissimo… sei quel tempo che non passa mai… siamo solo tu ed io. Le mani nelle mani… gli occhi negli occhi… le labbra sulle labbra… il cuore nel cuore. Immobili. In un tutt’uno. ♥ |
Post n°163 pubblicato il 31 Marzo 2011 da Buiosudime
Molte volte penso che mi piacerebbe “spegnere” il cervello... toglierlo come se fosse un cappello... per far prendere aria ai miei pensieri e poter vedere il mondo con il solo supporto degli occhi... e m’immagino di averli grandi... teneri e curiosi... come quelli di un cane... creature semplici... che si accontentano di stare in un recinto... o accanto a un padrone... pazienti... perché dove li mettiamo è legge... senza diritto di replica... senza che si pongano domande. Forse il mondo sarebbe diverso... più lineare... più vivibile... meno paranoico. Seguendo i miei pensieri... mi accorgo di come certi momenti siano incredibilmente ricchi e intensi... si comincia a scrivere più velocemente... sospinti dal vento delle emozioni forti... sembra che le parole ti escano come la saliva dal dentista... quando tieni la bocca aperta. Così mi rendo conto che il ricordo del passato sbiadisce giorno dopo giorno... e se non mi affretto a ripercorrerlo... tra breve... sarà inesistente... forse... come conseguenza... avrò semplicemente più spazio per analizzare il presente e pianificare il futuro... il fatto è che noi siamo la somma del nostro passato... il risultato di un insieme di episodi... di scelte... di errori... di orrori e bellezze. Per questo bisogna fissare il passato con le parole... altrimenti non potremmo descrivere la nostra vita. Il mio passato è certamente interessante... ma così complesso che... a guardare indietro... sia pensando alle cose belle che a quelle brutte... mi vengono le vertigini. La capacità di inventarmi un futuro possibile non ce l'ho... talvolta, la realtà è più forte... dico talvolta perché con la fantasia io ci convivo... e penso che questo sia il mio caso. A volte... certe notti... mi sento vuota... spossata... inerte... senza quelle emozioni che mi suggeriscono le cose da dire... ma la forza mi può assalire inaspettatamente... e allora mi viene voglia di conquistare il mondo e desiderare di possedere tutte le cose belle possibili... l'energia che scaturisce da me, talvolta è solare... idrogeno puro. Allora posso prendere fuoco e amare appassionatamente... senza confini... la passione mi esalta... m'infervora... mi travolge. L'incapacità di dominare alcune mie debolezze... come il piacere eccessivo per il cibo... è l'unica cosa che accetto con consapevolezza e alla quale non mi ribello... non posso devastare il mio corpo coscientemente... riducendolo a una massa di grasso... a una cosa informe e orrenda... mi provocherebbe ferite talmente profonde... che non riuscirei più ad accettarmi... ho troppo rispetto per me stessa... e allora facciamolo questo sacrificio... |
Post n°162 pubblicato il 18 Marzo 2011 da Buiosudime
Sentite mai la mancanza di una colonna sonora nella vostra vita? No, non parlo della musica che mettete nello stereo quando guidate… o di quella che ascoltate quando fate ginnastica o sbrigate le faccende di casa… intendo una vera colonna sonora… come quelle che nei film fanno da sottofondo alle scene più emblematiche… rinforzando o addirittura finendo per creare il pathos del momento… si… sono sicura che sapete di cosa parlo. Allo stesso modo di quando, come per magia… la radio si sintonizza sulla “canzone perfetta”… o quando qualcuno canta proprio “la sua canzone”… così… con l’emozione di quella colonna sonora… tu sai già che a quel punto, avrai una scena d’amore… capace di emozionare anche chi ha il cuore di ghiaccio. È così, non c’è niente da fare: in un film la musica è importante… per non dire addirittura fondamentale… enfatizza… esalta… valorizza… sottolinea… cristallizza il momento, che rimarrà indelebile nelle nostre menti. E allora… a volte… mi chiedo perché la vita ne sia sprovvista… o meglio… quando c’è… difficilmente si armonizza con il vissuto… come fosse buttata lì a caso. È un vero peccato… perché v’immaginate cosa sarebbe vivere in armonia con la propria colonna sonora? Se i vostri passi… lungo il corridoio verso l’ufficio del vostro capo… che vi nega sempre quei due giorni di ferie non programmate quando volete allungarvi il week end… fossero sottolineati dal tema… La vita è bella… non oserebbe mai dirvi di no… questo è poco ma sicuro. Perché la musica vi instillerebbe quella particolare luce negli occhi… e voi ostentereste quella sicurezza che in realtà non avete… invece… chissà perché… la musica di sottofondo è la”Bella Topolona” del suo cellulare… che rovina ogni cosa e vanifica i vostri sforzi. Allo stesso modo… di quando riuscite in un’impresa nella quale tutti… ma proprio tutti… vi davano per perdente… e il coro di parenti... amici... gufava contro di voi… scongiurandovi di lasciar stare… che tanto era solo tempo sprecato… che non ce l’avreste mai fatta… ecco… allora ci vorrebbe qualcosa di glorioso, tipo Gonna Fly Now… il tema del primo Rocky… oppure qualcosa che rimanda a Braveheart. Invece… se accendi la radio… e ti ritrovi ad ascoltare Pupo… il momento perde l’esaltazione della giustissima e dovuta grandezza. Quanto sarebbe poetico salutare un amico… che sappiamo di non rivedere per molto tempo… con una melodia struggente quanto quella che accompagna la separazione della Compagnia nel signore degli anelli… e per una scena d’amore? Un primo bacio? Avete mai visto il Romeo e Giulietta con Leonardo Di Caprio? La scena dell’incontro alla festa dei Capuleti è romanticissima… e a dir poco sognante… in mezzo alla confusione generale… c’è quest’oasi di pace assoluta… quasi irreale… e mentre loro si trovano per la prima volta, occhi negli occhi… ecco quella canzone d’amore capace di strapparti dalla realtà… per catapultarti nel sogno perfetto. Io, quando ripenso al mio ultimo bacio… accompagnato dalla canzone di Laura Pausini in sottofondo… una canzone che mi piace moltissimo… in verità… la sento del tutto slegata dal contesto di quel momento… perché parla del dolore di un posto abbandonato. Non lo so… forse bisognerebbe tenere nel lettore mp3 canzoni per tutte le occasioni… e mettersi gli auricolari nei momenti topici. Naturalmente… ci vorrebbe una selezione accurata… fatta con passione… cura e competenza… per tenere tutto a portata di mano in un i-pod da un Giga… ma… in questo caso… io dico… purtroppo… perché quel che è possibile nella finzione cinematografica… non lo è nella vita. Perché la vita è una continua improvvisazione… è ciò che non ti aspetti… anche quando magari te lo aspetti… è qualcosa che va molto al di là dall’immaginazione… e a volte segue percorsi imprevedibili… e scavalca a tal punto il controllo… che tentare di costruire qualcosa a tavolino per assecondare il suo snodarsi nel corso degli anni… diventa quasi impossibile. A volte sogno ad occhi aperti il momento in cui do le dimissioni, saluto tutti senza grandi rimpianti (solo nel sogno, però… nella realtà i rimpianti li avrei eccome!) e senza dire una parola salgo in macchina… raggiungo l’aeroporto e lui è là, e mi aspetta. Destinazione: l’ignoto al di là del mare… saliamo sull’aereo e a questo punto… parte il sottofondo musicale di Destinazione Paradiso… che forse non è esattamente la mia canzone preferita… ma che mi sembra assolutissimamente di buon auspicio vista l’occasione… poi… il pezzo sfuma nelle note finali… ed io mi ritrovo a guardare il cielo… e gli aerei che mi volano sopra la testa… nella mia città… nel silenzio. Forse… è meglio che m’infilo gli auricolari, va... |
Post n°161 pubblicato il 10 Marzo 2011 da Buiosudime
Sentirti di sera ha un altro sapore… si è più distesi… più recettivi… è bello parlare con te, non sei mai banale e la dolcezza della tua voce rende tutto speciale. Sai bene che la bellezza unita alla stupidità crea un momento di estasi dal quale tu sei esonerato. Oggi vorrei coprirti di baci… sento che ne hai bisogno. Potresti osservare le mie mani che accarezzano il tuo corpo… guardare la mia lingua che ne segue il profilo… provare piacere mentre mi adagio su di te. Lo so… oggi non è possibile… per tutto c’è un tempo… per te… so aspettare… |
Post n°160 pubblicato il 08 Marzo 2011 da Buiosudime
Le donne… oggi è il nostro giorno… così dicono… così vogliono farci credere… invece io… in questo giorno, voglio stare sola… coccolarmi… abbracciarmi… pensare alla donna che sono… sempre… e non solo oggi… voglio rimanere in silenzio… abbracciata a me stessa. In certi momenti la solitudine… che a volte assume l’aspetto di una piovra tentacolare… è un’ancora di salvezza… un’isola sulla quale ritrovare la serenità e la dolcezza dei propri pensieri. Sento l’armonia e la sinfonia del silenzio… è come un concerto che protegge la mia sfera cerebrale. Entrare nel mondo di un’altra persona crea degli squilibri… una situazione che… da un momento all’altro… potrebbe trasformarsi in un’incognita o in un problema angosciante… anche se a volte desidero farlo. Non ho mai capito perché… alcune persone… diventano, in poco tempo, troppo esigenti… forse hanno paura di essere sfruttate… prese in giro… ingannate… utilizzate… perché non ci vedono come siamo veramente… ma ci idealizzano… o ci demonizzano… e ci fanno diventare un obiettivo da raggiungere… così diventiamo… per loro… il capestro che li umilia non appena, per un motivo o per l’altro, non rispondiamo a un sms… non appena li mettiamo da parte… involontariamente. In fondo… noi donne… siamo semplici… ci piace anche capire quanto siamo desiderate… ci costruiamo una corazza per soffrire di meno… o forse… ci prepariamo mentalmente alla sofferenza. Siamo semplicemente donne… e quelle vere… si muovono con discrezione… e lasciano un segno indelebile. Le donne hanno percezioni particolari… sensibilità più accentuate… istinti più attenti… intuizioni precise… essere incomprese ci rende più forti… combattiamo la paura… affrontiamo le situazioni… la libertà è il nostro regno. Ho sempre ammirato l’essere donna… non nel modo in cui lo fanno gli uomini. A volte immagino un uomo che si scalda la cena da solo… che si rifà il letto… che mette in ordine… ci pensate? Ve la immaginate la musica senza una donna? Ah! Quali note spente sarebbero… le labbra… il viso… il sorriso… il corpo delle donne… che sinfonia… che magia! Una donna scrisse questi versi che mi hanno affascinato tanto da conservarli nella memoria e che dedico a tutte noi donne: “Amo le donne perché sono materne anche a cinque anni, sensuali anche a tre, erotiche anche a sessanta, civette anche a ottanta, e la loro attività preferita… siano segretarie o ingegneri, casalinghe o impiegate… la vera grande attività che svolgono perfino quando dormono… è amare”. L’amore è donna… amare è un verbo che per essere capito va coniugato al femminile… |
Post n°159 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da Buiosudime
Oggi è stata una giornata come tante… una delle tante costretta a stare senza di te. Il sole mi ha svegliata sul tardi. Un soffio di vento ha aperto la persiana e la luce si è posata sul mio volto… interrompendo non so più quale strano e confuso sogno. Dopo un po’ lo scenario è cambiato e ti ho sentito su di me… mio cuore. Ho sentito il tuo calore… il tuo profumo… momento meraviglioso… colorato di felice spensieratezza. Per un attimo non ho potuto credere di resistere alla tentazione che potesse bastare non aprire gli occhi, per rendere vero ciò che l’immaginazione aveva perfettamente costruito… per un attimo non mi è sembrato possibile sentire il tuo corpo su di me. Poi ho aperto gli occhi e ho realizzato che me ne stavo sola… come al solito, senza di te. E’ stato come quando una nuvola passa e con la sua ombra ti lascia nuda dal caldo che ti stava avvolgendo. Freddo e tristezza si sono impadroniti di me… e il momento bello è svanito. Ho sentito il bisogno di alzarmi dal divano e di coprirmi… la realtà è tornata a farsi piccola, piccola… insignificante… e la magia è scomparsa nel vuoto. Voglio riviere con te tutto questo. Ti aspetto presto… prestissimo… e sono con te in ogni istante. Tua… come sempre e per sempre… senza tempo. |
Post n°158 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da Buiosudime
Avvolta nel caldo tepore di una coperta mi ritrovo a riflettere... come cambiano i tempi... come tutto diventa veloce... non c'è tempo nemmeno per pensare... per ricordare le cose di una volta... il ritmo di una volta... la vita di una volta. Come cambiano le cose che ci circondano... gli oggetti che usiamo... la fantasia che usiamo... e penso... come è cambiato l'amore... la scoperta delle emozioni... le esperienze che facciamo... l'ingenua bellezza di un incontro. Mi sento svuotata in questo mondo così ricco di quantità e così povero di qualità... e cammino all'indietro alla ricerca di quelle emozioni vere che mi ritrovo dentro... e mentre guardo il soffitto dei miei pensieri... sento lontano il rumore dello sportello di un’auto che si apre e si chiude. Mi sorprendo a pensare a quel bacio veloce che forse qualcuno si scambia... a quel ti amo... a domani... che accompagna ogni donna nel saluto serale... e mi sorprendo a ricordare di quell'amore lontano vissuto una sera d'estate... dentro un'auto dal sapore antico di un luogo speciale. Ci sono ricordi che hanno un sapore di miele... così, ricordo quella notte... nascosti nel buio della macchina, con i fari ormai spenti, puntati sulle luci della città... e il mondo lontano... senza rumori... lasciato al di fuori dei finestrini appannati... come fosse lo sfondo di un quadro dipinto... i brividi della pelle accarezzata dal suo sguardo... la gonna che diventa una sottile carezza con l'orlo che impaziente aspetta di salire al suo tocco... un fragile filo che si lascia scucire da un'intensa emozione... il bottone della camicetta che trattiene per caso... sospeso come fosse un gioiello che nasconde un tesoro. Batte improvvisa una pioggia d'estate... danzando sui vetri la sua canzone d'amore... e scivola sulle nostre parole sussurrate con amore... e il corpo diventa una spugna che raccoglie poesia... quanto vorrei che questi freddi tempi che viviamo senza sguardi... senza profumi... senza emozioni... senza candore... non fossero così pieni di parole virtuali... d'amori consumati in un boccone di solitudine... di emozioni gettate come un pacchetto di sigarette finito... di corpi scambiati come un biglietto da visita... voglia tornare a guardare le stelle... e incontrare lo sguardo di un uomo che cerca nel cielo quel nome speciale da dare a una stella che pulsa d'amore. E ricomincio a contare le stelle come fossero i petali di una margherita a cui chiedere consiglio... |
Post n°157 pubblicato il 14 Febbraio 2011 da Buiosudime
|
Inviato da: Il_Conte_1
il 17/07/2023 alle 15:34
Inviato da: angels1952
il 15/04/2023 alle 21:13
Inviato da: tecaldi
il 27/01/2016 alle 14:14
Inviato da: fin_che_ci_sono
il 19/01/2016 alle 20:38
Inviato da: fran111
il 23/12/2015 alle 20:55