mario palmieri

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POETI DA MORIRE - ROMA

 

J.HIRSHMANN"CASA" 2

lL battito del polso il suono tengtengendeng

di monetine che si ammucchiano sui banconi, nellecabine telefoniche, nelle gettoniere della metropolitana, tengtengendengnei parchimetri, negli aggeggi dei flipper,nei bagni pubblici, ai caselli;la nostra pelle trasformata in dollari,carte di credito, banconote, paralumiper gli uffici dei dirigenti, giornali,carta igienica;il nostro cuore – l’organo sanguinolento che lo Statotrangugia come uno di quei mostri in un baracconeche è diventato un circo nazionale di dannati.
 

J.HIRSHMANN"CASA"

L’inverno è arrivato.Nei portoni, nei vicoli, in cima ai gradini delle chiese,sotto cartoni, sotto coperte ormai straccio, se fortunati, in sacchi di plastica,dopo un altro giorno di umiliazioni,addormentati,congelati isolati, divisi, senza un soldo,senza lavoro, ansimando, pellesporca avvolta intorno a ossa fredde,questo siamo, questo siamo negli USA:cemento duro, cuscino freddo,dov’è il fuoco? dove da bere?dannati cadaveri in un cassetto fra poco se... e a chi importa?i tremiti così familiari,i brividi tanto intimi,le mani alla fine chiuse in una strettadopo un altro giorno a elemosinare, le lingue penzoloni:i cani hanno mangiato di più oggi, se ne stanno raggomitolati ai piedi dei letti, possono ruttare, scoreggiare,hanno ospedali dove possono essere portati,usciranno di casa e ci annuseranno morti un giorno,pezzi di merda sparpagliati per terra in una città americana rinomata per la sua cucina e cultura.

Il cemento è il nostro sudore indurito,il ponte il nostro sangue vampirizzato;il centro, le luci di Tenderloin e Broadway– i nostri globuli trasformati in pubblicità; 
 

 

"Fernand" J.Brel

Post n°164 pubblicato il 27 Maggio 2013 da mariopalmieri.mp

 Pensare che Fernand è morto 

pensare che, è lui, che è morto 
pensare che sono solo, dietro a lui 
pensare che lui, è solo, lì davanti 
lui con in corpo la sua ultima birra 
io, nella mia nebbia 
lui nel suo carro da morto
io, nel mio deserto 
davanti, solo un cavallo bianco 
dietro, solo io che piango 
e nemmeno un po' di vento 
per vedere i miei fiori agitarsi 
io, se fossi il buon Dio 
penso che avrei dei rimorsi 
pensare che ora piove 
pensare che Fernand è morto

Pensare che traversiamo Parigi 
nel primo mattino 
pensare che traversiamo Parigi 
e che invece sembra Berlino 
tu non lo sai, tu dormi 
ma è triste morire 
essere obbligati a partire
quando Parigi dorme ancora 
io ho una voglia, che mi piglia 
di svegliare qualcuno 
per inventarti una famiglia 
solo per il tuo funerale 
e poi se fossi il buon Dio 
credo che non ne sarei fiero 
lo so, si fa come si puo' 
ma c'è modo e modo. 

Lo sai, io ritornerò 
ritornerò spesso 
in questo fottuto campo
in cui è finito il tuo tempo 
in estate ti farò un po' d'ombra 
berremo silenzio 
alla salute di Costanza
che se ne fotte, della tua ombra
poi i grandi sono talmente stupidi 
che ci daranno un'altra guerra 
allora verrò per davvero 
a dormire nel tuo cimitero 
e ora buon Dio, fatti due risate 
ora buon Dio 
ora piango.

J.Brel

 

 
 
 

"Le avventure di Pinocchio" Spettacolo

Post n°163 pubblicato il 21 Maggio 2013 da mariopalmieri.mp

Libreria-Caffè Letterario Mangia Parole 
Via Manlio Capitolino 7/9 Metro A (Furio Camillo)

Sabato 25 Maggio ore 18.30

In occasione dei 130 anni dalla prima pubblicazione di
"Le avventure di  Pinocchio"(1883-2013)

"Pinocchio...ovvero il mondo visto con gli occhi di una marionetta  che volle diventare uomo"

« C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. »
(Carlo Collodi, incipit de "Le avventure di Pinocchio")

Brani scelti da "Le avventure di Pinocchio" 
letti ed interpretati da:

Mario Palmieri -Giorgia Palmucci 

Accompagnati dallo spettacolo dal vivo
delle  marionette più belle 
dei personaggi della favola;
e dalle musiche tratte dall'album
di Eduardo Bennato"Burattino senza fili"


Buffet e spettacolo : 10 euro

 
 
 

"Io e la fanciulla" Mario Palmieri

Post n°162 pubblicato il 14 Maggio 2013 da mariopalmieri.mp


 Foto "Innocence" by Alice_Insonne

IO e LA FANCIULLA


Ed allora...così volse a me lo sguardo...nei suoi occhi d'ombra...

la fanciulla...del mio ultimo giorno... 

così smarrito la guardai...

incredulo che Lei fosse...proprio Lei...

in tale incanto d'indicibile bellezza...lontana così 

da ogni diceria,,,da ogni menzognera favola...

mentre in attesa della mia mano... 

in misteriosa dolcezza sorrideva...

quasi ferita a dovermi con lei ...portare...

ed un fiore mi donò la Signora del mondo...

e mano nella mano scendemmo...

per l'infinito viale dell'orizzonte...nel tramonto del sole...

io e la fanciulla... io e Lei...

la Morte. 

Mario Palmieri

 
 
 

A MIA MADRE.MARIO

Post n°161 pubblicato il 12 Maggio 2013 da mariopalmieri.mp

Per mia madre...che sempre mi accompagna

in ogni mio passo...Mario.

La Madre
(Giuseppe Ungaretti)

E il cuore quando d'un ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.

In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.

Alzerai tremante le vecchie braccia,
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.

E solo quando m'avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.

Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.

 
 
 

"E ORA" Per la mia amica Mapì-Mario Palmieri

Post n°160 pubblicato il 05 Maggio 2013 da mariopalmieri.mp

MAPI' carissima...mia insostituibile amica...ecco che il mio passo si fa lieve...e lieve la mia parola si posa sul tuo volto antico...sul tuo cuore di diamante azzurro e cielo...di tramonto carminio...questi piccoli versi sono  per dirti...quanto profonda e forte radice sei nel mio vivere...per te...la mia amica del cuore ... compagna nel cammino dell'esistenza...per sempre...Sì...Sì...Sì...per sempre...tuo Mario.



Ed ora...

Ed ora 
che la sera 
ha imprigionato 
anche il mio respiro
e lieve d'ombra 
il passo cancella 
la luce 
del giorno...
poso 
il mio vivere 
nell'ultima nube
prima del buio...
sei 
in  quel mutare 
di forme
che il labbro
schiuso nel freddo
ricorda la vita...
ed ora 
posso così 
incidere il tuo nome...
scolpirlo nella crudezza 
dell'aria che si fa pietra...
gridarti
come si grida 
l'attimo che squarcia
la carne di madre
e si appare negli occhi 
del primo mattino...
posso così
liberare il tuo gesto
nella quiete del tramonto
e farti a me compagna
nel verso estremo
che mi rende uomo...
caduta foglia
sulla tua terra 
d'anima...
(ALLA MIA AMICA MAPI')

Mario Palmieri

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mariopalmieri.mp
Data di creazione: 19/07/2008
 

BIO

MARIO PALMIERI: regista teatrale e drammaturgo, è nato a Roma il 07 luglio 1960 dove attualmente vive ed opera. La formazione artistica, presso la scuola “Teatro Azione” e un corso di drammaturgia tenuto dallo scrittore Giuseppe Manfridi, si affianca agli studi umanistici, dalla maturità classica allo studio della Storia delle Religioni presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. Segue un periodo di attività didattica in qualità di insegnante di italiano-latino-greco presso Licei Classici privati e in qualità di lettore presso l’Unione Italiana Ciechi a Roma. Dal 1989 ad oggi la sua attività si concentra prevalentemente nel campo teatrale in qualità di regista, drammaturgo e attore; organizza laboratori teatrali per adulti e per ragazzi, l’ultimo dei quali presso il liceo “Vittorio Gassman” di Roma. L’attività artistica si accompagna ad un costante impegno nel sociale, svolgendo azione di volontariato presso la U.I.L.D.M. (unione italiana lotta distrofia muscolare) e partecipando all’organizzazione di iniziative a scopo umanitario, tra le più recenti H2Africa festival, con l’Associazione Friends for water ONLUS.

 

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"POETI DA MORIRE" TARQUINIA 27/09/2008

 
 

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