storico

la destra di Monti e quella di Berlusconi


In Italia sono apparse due destre, una istituzionalee costituzionale, che fa capo a monti e l'altra populista e fascista che fa capo a Berlusconi.La destra rappresentata da Monti possiamo dire, che sia quella destra di cui gli ultimi rappresentanti, furono Malagodi e Zanone ovvero una destra liberale,in Italia da sempre minoritaria dopo l'avvento del Fascismo.in materia politica la destra di monti appare in sintonia con quei movimenti e partiti che aderiscono da sempre al partito popolare europeo, ovvero inprimis la CDU della Merkel, ma anche con quei partiti liberali e conservatori della tradizione democratica europea.Monti ha molti punti in comune, in politica,difende le libertà individuali, la separazione dei poteri, e la non ingerenza di un potere nell'altro, un sano pricipio della alternanza, tra Democratici(Socialdemocratici, cristiano democratici, socialisti) e liberali(Conservatori, liberali,gollisti).il secondo punto è il rispetto delle garanzie e degli obblighi costituzionali, che portano al rispetto per le istituzioni e per i poteri dello stato.In materia economica la destra di Monti si rifà ai teorici neoclassici e monetaristi(Walras, Marshall, Fridman) ed anche ai liberisti radicali(Hayek Nozick e Nash), cercando una mediazione tra questi teorici e Keynes,questo lo avvicina al centro destra europeo.  Come noi sappiamo storicamente almeno dal 1922 in Italia non vi è stato spazio per una destra liberale, poichè a destra ci fu l'egemonia politica del fascismo che era la sintesi delle idee antidemocratiche e antiliberali di inizio XX secolo.La DC che per anni egemonizò il centro politico, non era un partito di centrodestra, besnì, un partito di centrosinistra o al massimo di centro, e non ebbe l'evoluzione della CDU tedesca, verso un'idea di centro destra sociale.Il Crollo della DC non lasciò spazio alla destra liberale di Monti bensì al Fascismo riformato di Berlusconi.Berlusconi è l'erede sia nei modi sia nell'ideologia del Fascismo di Mussolini, infatti, in lui vi sono quelle idee  guida, del capo Carismatico, della sottomissione a questi di tutti i poteri, e dello svincolo del capo carismatico da qualsiasi controllo, che l'elaborazione antidemocratica e antiliberale dell'età giolittiana confluita nel fascismo di Mussolini aveva inserito nell'alveo della destra italiana.Berlusconi, visto il suo retroterra culturale,odia qualsiasi controllo e qualsiasi organo limiti il suo potere, basti pensare all'antiparlamentarismo di cui lui si fregia, per far vedere che lui vorrebbe il bene del paese, mentre in realtà non può avvenire perchè impedito dai mediocri parlamentari, <<che non capiscono e sono invisdiosi della sua persona e della sua luminosa intelligenza>>.Berlusconi non ha ricette economiche che non siano quelle della difesa del suo monopolio informaticvo, e di un'economia fortemente oligopolistica, che come tutti coloro che hanno studiato un poco di economia politica, sanno essere il fallimento del mercato.Berlusconi vive in un delirio di onnipotenza, nel quale tutti coloro che tendono alla critica gli sono nemici, nel suo linguaggio politico vi è l'amore è l'odio, e vi è l'antiberlusconismo come reato di lesamaestas e antinazionale, sembra sentire l'antisovietismo dell'URSS dei tempi di Breznev.Queste due destre sono inconcliabili, poichè sono totalmente diverse, Monti se scendesse in politica, lo farebbe con Casini e Montezemolo, non con Bossi e Berlusconi, quindi con quelle forze che non mettono in costante dubbio le istituzioni democratiche per volerle asservire.