martin tales

Hai presente la notte?


Mi guardò fisso negli occhi. I suoi brillavano come cristalli al sole. Con la mano si scansò un ciuffo di capelli che le cadeva sul viso; un gesto quasi automatico, preciso, scandito solo dal suo muovere reclinando leggermente la testa. Portò il bicchiere alla bocca, le labbra belle, carnose, ben definite e precise, dischiuse poco tali da rendere i  denti appena percettibili alla luce fioca del locale che dava sul bastione che si affacciava sulla spiaggia. Nel cielo il primo quarto di luna. Stavamo lì seduti, accovacciati difronte mentre gente di tutte le età passeggiava poco distante sul lungomare. Si accese una delle sue PallMall lunghe, tirò in aria verso l'alto il fumo espirando, si girò verso il mare, verso il buio, verso la notte. Si girò di nuovo verso di me. Mi guardò fisso negli occhi, appunto, poi mi disse: martin..hai presente la notte? Le sue stelle, il suo silenzio? La capacità che ha di trasformare le cose e le sensazioni che da? Quel senso di ignoto, di mistero.. hai presente?La guardai fisso negli occhi: - Si, ho presente la notte, con i suoi echi lontani, coi suoi silenzi che a volte urlano dentro, coi sospiri, coi pianti, i singulti d'amore che a volte rivela, così come i suoni ..con tutti suoni che trasporta dalle sabbie dei deserti africani ai silenzi delle montagne alpine..come le mani dell'amante che ti tocca, ti cerca, ti prende, ti stringe forte e ti avvolge in un caldo abbraccio, come le sue labbra che nel buio e nel silenzio trovano nella notte l'audace coraggio che solo essa a volte riesce a dare e l'unica luce la regala la luna..si ho presente la notte.. viva più che mai a volte, fiabesca nella sua intima essenza..Questa è la notte per me. Ora hai presente? 'Notte a te che leggi. Stanotte..martin