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« SolitudineManipolazioni genetiche »

Il Massacro continua…

Post n°420 pubblicato il 28 Ottobre 2005 da la_sera_su_marte_4
Foto di la_sera_su_marte_4

Il Massacro continua…

Pubblicato da: samira2   il   2002-09-19 09:48:44   L'articolo e' stato letto 53 volte

circe_81 scrive: "A tutti coloro che rientrano a casa dopo le ferie estive, o semplicemente riprendono l’attività lavorativa dopo un periodo di riposo, rivolgo una domanda: chi di voi non conserva ricordi felici di questi mesi trascorsi? La primavera e l’estate sono per antonomasia le stagioni della spensieratezza e del riposo, si rallentato i ritmi, per consuetudine frenetici.
Per gli animali, al contrario, questi sono mesi intensi: fanno provviste per l’inverno, creano nuove famiglie, si preoccupano di allevare la loro prole.
Ebbene oggi, mentre noi ottemperiamo nostalgici ai nostri incarichi quotidiani, centinaia di animali, ancora presi dai loro rituali estivi, muoiono massacrati in tutta Italia.
Perdonate un inizio, forse banale, per un articolo che tratta di animali, lungi dalla semplice retorica, vorrei esortare chi legge ad un’attenta riflessione su un tema difficile quale la caccia.
Potrei impiegare lo spazio che ho a disposizione per illustrarvi in termini tecnici cosa questo fenomeno comporti, quali leggi assurde, nonché sconsiderate, le singole regioni siano riuscite ad emanare in termini di caccia negli ultimi anni, per contentare l’elettorato munito di doppietta; le contraddizioni tra queste e le direttive imposte dal parlamento europeo, ma la trattazione sarebbe lunga e sterile; quello che mi propongo è invece, di attirare la vostra attenzione sulle vittime della nostra irrazionalità, su quegli esseri che vivono intorno a noi di cui, nella quotidianità, non sospettiamo nemmeno l’esistenza.
Vi è mai capitato di passeggiare in un bosco e rimanere rapiti dall’apparenza di pace surreale che vi regna? Niente di più lontano dalla realtà: intorno a noi migliaia di animali, indaffarati nelle loro vicende giornaliere, sorvegliano diffidenti il nostro passaggio. Immaginate una mattina come tante, in un bosco qualunque, quando l’umidità diventa rugiada, peppole e fringuellidi che si contendono trillando un ramo frondoso, picchi operosi e conigli indaffarati a ridisegnare la topografia di un sottobosco che brulica di vita; poi inserite nel paesaggio un cacciatore con la sua giacca fosforescente (per proteggere la sua di vita!), con fucile in una spalla e carniere nell’altra, cappello in testa e un ghigno sul viso che esprime tutto il suo orgoglio di essere lì in quel momento: la posta, l’attesa caparbia e poi una buona mira per non rovinare ore di paziente ricerca, infine lo sparo e dopo un attimo di trepidazione, la soddisfazione di aver aggiunto nella sacca una preda e il piacere pregustato di ciò che racconterà agli amici, come la situazione era difficile e come lui sia stato bravo. Centinaia di euro di spese devono pur meritare qualche soddisfazione!
Torniamo dove l’odore di polvere da sparo ancora non si è dissolto, ai rumori confusi di uccelli spaventati che abbandonano le loro occupazioni e all’odore di morte, che noi certo non riusciamo a sentire, ma che tutti ghi animali che nelle prossime ore passeranno sul punto in cui si trovava il cadavere non mancheranno di notare.
In questi giorni scene simili affollano la mia mente e così andrà avanti per tutto il periodo in cui il massacro è consentito.
Tutto questo perché un uomo possa piantare sulla cima la bandiera della propria vanità.
Mi perdonino ancora una volta tutti coloro che pensano che questa sia retorica spicciola, ma frasi quali: “Vado a caccia perché ho un profondo rispetto per la natura e la sua tutela”, “il cacciatore ripristina gli equilibri ambientali e ama la natura” non convincono nessuno, tantomeno i politici meno accorti che sono prodighi di motivazioni valide quando promuovono leggine che autorizzano tali crimini, perché anche loro si rendono conto delle assurdità professate dai loro protetti.
I media ritornano sull’argomento ogni anno all’apertura della caccia, interviste consuete ai cacciatori e riprese di manifestazioni di animalisti indignati, poi tutto passa nel dimenticatoio salvo menzionare qualche incidente quale quelli che si sono verificati in questi giorni, e sì perché a volte i grandi uomini sbagliano e finiscono con l’uccidere esseri umani, talvolta bambini innocenti, come quello di un paio di giorni fa, ma anche qui qualche polemica, le cifre proposte dalle associazioni sul numero di animali che moriranno e poi più nulla.
Ma se per una volta non ascoltassimo solo le cifre (che in ogni modo sono spaventose) e provassimo con uno sforzo di immaginazione a visualizzare la testolina non più lunga di sei centimetri di una peppola, i colori sfavillanti di un germano reale in volo, gli occhioni profondi di un coniglietto intento a addentare una bacca, ci renderemmo conto dei gesti atroci che l’uomo è in grado di compiere e della bassezza che è capace di raggiungere.
Come noi conserviamo con piacere i ricordi di un’estate trascorsa dovremmo consentire agli animali nati in questi mesi di avere un futuro e di viverlo in pace, sarebbe un passo avanti verso quella civiltà che tanto professiamo di possedere.
Le battaglie legali in merito alla caccia si sprecano, chi ama gli animali e lotta per loro si augura che un giorno per legge tali atrocità siano abolite, ma la strada è ancora lunga e la sola speranza non è una valida soluzione, ciò che dovremmo fare è sensibilizzarci e sensibilizzare a nostra volta gli altri su quest’argomento, soprattutto i bambini, perché riconoscano il valore della vita e imparino a rispettarla in tutte le sue forme, non solo quelle più simili a noi e per far questo, smettere di pensare che la situazione non c’interessa da vicino è il migliore inizio!
Da lottatrice convinta in ogni modo mi preme ringraziare la regione Sicilia, specialmente l’assessorato all’Agricoltura che anche quest’anno ha violato qualunque legge nazionale ed internazionale consentendo l’apertura della caccia il primo di settembre, ben quindici giorni prima dell’apertura consentita nel resto d’Italia (i siciliani, si sa, non amano perdere tempo!); nonché il nostro Presidente del Consiglio che ha emanato un Disegno di legge vergognoso in materia di deroghe regionali sulla caccia, in vigore da Ottobre (per chi volesse approfondire si tratta del disegno di legge Berlusconi-La loggia n.2297).
Per qualunque informazione dettagliata in materia di leggi in vigore vi consiglio di visitare il sito della Lav (lega-antivivisezione) e della Lac (lega anti-caccia).
Il mio intento era solo quello di fornire alcuni spunti di riflessione, spero di esserci riuscita e con l’augurio per tutti di un futuro migliore vi saluto.
Circe

 
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