La sera su Marte

Pubblicato da: wynona_no_pvt   il   2004-10-11 21:16:46   L'articolo e' stato letto 22 volte

Nn ho visto la prima puntata dell’”Isola dei famosi” xchè ero immersa in un libro di Palaniuck che mi suscitava tanta inquietudine, ma che nel contempo “dovevo” leggere.
Per la seconda puntata nn ero a casa. Ma tra i vari zapping e qlc notizia sul web mi sono incuriosita parecchio xchè, a quanto pareva, i famosi si scannavano tra di loro come delle belve affamate. Ma nn era la fame vera a farli inferocire, né le tristi condizioni di naufraghi. No. Litigavano x invidie e gelosie personali. Ovviamente, mi sono pappata tutta la terza puntata.
C’è da apprezzare una cosa: in qs edizione i “famosi” dicono chiaramente che sono partiti x rilanciarsi nel mondo dello spettacolo. Merola è stato fatto fuori subito. Assolto da qll accuse infamanti, continua però a nn piacere. La Cancellieri è stata silurata alla terza puntata xchè, a quanto ho capito, è pedante e insopportabile. Ma rimangono gli altri. Gli uomini contano come il due di mazze con briscola a spade. Sono rimasti Kabir Bedi, Totò Schillaci e Dj Francesco che si è subito “fidanzato” con una certa Aida nonsocome, una modella con tanto di tette rifatte e calendario in uscita. ‘Sta Aida fa un po’ l’Alice nel paese delle meraviglie ed è continuamente insultata da una certa Ana Maria Ribas (ma chi è????) che vuole rilanciarsi. Ci sono discussioni altamente edificanti: la Ribas ad Aida : "tu sei solo tette e culo, nn hai niente nella testa". E Aida: "è che tu sei invidiosa xchè sei vecchia, hai 40 anni". E via discorrendo.
Però ancora devo capire delle cose.X esempio quant’è perfida Antonella Elia e devo comprendere se ad Alessia Merz passa x testa un pensiero al giorno, almeno uno.
In effetti siamo ai limiti della decenza, ma voglio salvare qs trash x una cosa: finalmente nn si finge, viene tutto a galla. Nessuno ha mai creduto alle parole di stima che la gente dello spettacolo si scambia, ai baci, agli abbracci e tutte qll tristi manfrine. Qs’anno l’”Isola” è come è un set cinematografico, uno studio televisivo: c’è invidia, odio e competizione. C’è la voglia di vedere l’altro distrutto. Dite che è poco edificante? Si, ma qs è la realtà (nn succede in tutti gli ambienti di lavoro?). E allora che ben venga un “real” reality!