masaniello99

la rivolta di masaniello

Creato da masaniello99 il 13/11/2007

assolutamente imperdibili sanremo '88

 

che dire....una grande lezione di vita

 

un caro saluto ia componenti del mio fan-club

 

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INSOMNIA

Post n°66 pubblicato il 22 Gennaio 2018 da masaniello99

Quella notte ero insonne

e dormir non era cosa

il pensiero era alle donne

e a un milione di altre cose

 

Scesi in strada, passeggiai

nella notte più profonda

pian pianino mi avviai,

incontrai pure la ronda

 

Arrivando in pieno centro

ebbi un punto di imbarazzo:

infilarmi in un locale,

o tornare a casa a razzo?

 

La seconda idea mi attira

ma è più forte l’altra tesi

c’è un affare che mi tira

e purtroppo ormai da mesi

 

Un locale vale l’altro

ok, su, ci sono ormai

mi disposi a tipo scaltro

e deciso ivi entrai

 

Nonostante il buio fitto

ed un fumo persistente

la notai di primo acchitto

la bellezza era invadente

 

Mi avvicino, tendo il braccio,

chiedo il nome, mi presento

ok, penso, ce la faccio

me la trombo, me lo sento

 

E’ una bionda, assai gagliarda

alta, bella, anche procace

io le chiedo la bernarda

per un attimo lei tace

 

poi risponde risentita:

ma sei matto? Al primo incontro?

Credi forse sia impazzita?

Al contrario… io ero pronto

 

Lei fa finta di adirarsi

io che allungo la manina

ma lei invece di ritrarsi

mi sorride birichina

 

 

 

Dai, ci sono, ecco l’affondo

la palpeggio speranzoso

ma qualcosa invece prendo

di un turgore spaventoso

 

O mio Dio, che malinteso

altro che bella ragazza

vi ho trovai un affare teso

grosso quanto una ramazza

 

Mi ritraggo spaventato

Sto per profferir qualcosa

ma non esce proprio il fiato

fuggir via è l’unica cosa

 

Esco al volo, inviperito

altro che bionda maliarda

quello era un travestito

non aveva la bernarda

 

Torno a casa mogio mogio

così, al passo, lentamente

do un occhiata all’orologio

e l’affare torna in mente

 

Ma tu guarda che avventura

che stanotte è capitata

che travaglio, che jattura

tutto per una sfogata

 

Ad un certo punto faccio

la sol cosa che è sensata

nelle coltri mi ricaccio

e mi scordo la patata

 

Chiudo gli occhi piano piano

Come fece il cantautore

Dolcemente va la mano

E mi torna su l’umore

 

La sol cosa che mi resta

Ora che Morfeo è arrivato

Cancellare dalla testa

Il pericolo scampato

 

 

Alla fine giri in tondo

la morale è sempre quella

delle mille cose al mondo

la pugnetta è la più bella

 
 
 

time travel

Post n°65 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da masaniello99

porca pupazza, blogghino... da quanto tempo non ci si legge... si lo so, è colpa mia, ho perso l'ispirazione, non trovo la verve, sono molto impegnato... insomma me sto facenno viecchio, ma questo non dirlo a nessuno.

Volevo solo raccontarti che ho fatto un viaggio nel tempo, uno di quei viaggi che ogni tanto fa bene fare, è bellissimo rivedere persone, luoghi, rivivere situazioni e momenti che hanno fatto parte della tua vita. La cosa brutta è che ti lasciano l'amarezza di attimi che mai più rivivrai, tracce di esistenza mai cancellate dalla tua mente, di rimpianti che ti porti appresso e che difficilmente potrai perdonarti. Certo, c'è la consapevolezza di aver vissuto comunque una vita ricca in tutti i sensi... tu, blogghino, conosci tutta la storia... sai che ho una bellissima famiglia, sono circondato da persone che amo e che mi amano, ultimo in ordine di arrivo, ma primo per importanza, quel piccolo capolavoro della natura del mio nipotino. Una vita che mai cambierei con un'altra, amori che mai smetterò di fare miei... poi, un giorno arriva lo scienziato pazzo, un tale Book Face, e comincia a convincerti ad usare la sua macchina del tempo... all'inizio non ci credi, ti dici che non è possibile, il passato è passato e la memoria sempre più labile col passare degli anni, ti inganna sempre di più... poi ti persuade, e tu lasci che si riapra un libro che non credevi più di sfogliare... un libro che apparentemente contiene solo immagini, ma che tu riesci a leggere, perchè sono didascalie scritte con un particolare inchiostro che solo tu puoi vedere... la cosa bella è che torni bambino, ragazzo, giovane e ti senti bene, ma c'è il capoverso... la tua maturità odierna, la tua consapevolezza del presente, ed è allora che c'è la lotta tra il bene e il male... il rimpianto di quello che ti è sfuggito allora, e la gioia del vivere di oggi, grande, maturo, adulto e vaccinato. E' solo un attimo, blogghino, perchè come ti ho detto prima, la ricchezza della mia esistenza non sarebbe moneta di scambio per nulla al mondo. La mia, come sai, è la vita più bella del mondo, che mi ha donato la famiglia più bella del mondo e senza la quale non sarei quel che sono adesso, è grazie a lei che riesco a scrivere e a chiacchierare con te, ed è grazie a lei che riesco a fare questi viaggi nel tempo senza rimanerne incastrato, ma solo felice per un tuffo in quella che era la mia realtà che come ti ho raccontato più volte, è stata anche piena di mostri... vabbè, mostri... non esageriamo,  blogghino, diciamo personaggi poco simpatici che affollavano i miei sogni.

E' incredibile come tutto questo viaggio che così come te l'ho raccontato, sembra sia durato giorni,  è successo in un arco di tempo brevissimo, tipo ad esempio quello che serve a consumare un caffè...

Per concludere, caro blogghino, questo salto nel tempo è stato bello perchè ha messo assieme due periodi della mia vita, bilanciando il fascino del passato che non è rimosso con la grande bellezza del presente che è gioia continua proiettata nel futuro... uàààà blogghino... comm scriv bell'eh? Statte 'bbuono, e non preoccuparti farò il possibile per venirti a trovare un pò più spesso... ciao blogghino...

 

 
 
 

cronache familiari

Post n°64 pubblicato il 02 Novembre 2014 da masaniello99

Questa volta è finita diversamente... Masaniello1-Lavastoviglie 0
La volta scorsa era finita 80 a 0 per lei, vittoria schiacciante con la complicità dell'arbitro (della sezione "assistenza tecnica")
La disgraziata ha attaccato di sera, col buio, quando era piena... tutte cose a lei favorevoli, ma io ho risposto con una mossa tattica destabilizzante... un'alzata di spalle, un "chi se ne fotte" e me ne sono andato a cuccà...
Stamattina lei era soddisfatta, convinta di avermi sconfitto, ma all'intrasatto l'ho acchiappata, l'ho accapputtata e gli ho fatto sputare il sangue, cioè l'acqua sporca... ha capito subito l'antifona, la zoccola, e si è rimessa a funzionare... ci vediamo alla prossima partita...

 
 
 

mi manchi...

Post n°63 pubblicato il 08 Settembre 2012 da masaniello99
 
Tag: età, gioco

mi manchi, caro calcetto mio... dopo l'ennesimo rifiuto sono stanco di chiedere e sto pensando di appendere le scarpette al chiodo. Certo non sono mica un campione, ma mi piacerebbe continuare a giocare, mi mancano quelle emozioni del prima, quelle tensioni del mentre e le soddisfazioni del poi, mi manca quell'attesa del giorno fatidico della partita... lo so, non sono più giovane, non riesco più a giocare tutti i giorni come facevo prima, al massimo posso aspirare a una partita a settimana, anche due volendo, ma non di più, ma sono sicuro che anche in quell'unica occasione darei il meglio di me. L'ho detto prima: non sono un campione, ma nel mio piccolo ci metto passione, ci metto intensità, mi impegno al massimo per dare tutto... ma niente, sembra che la passione non basti, il tempo passa e nessuno ti cerca, stai invecchiando, non giochi più come una volta e non importa se per un attimo passi il pallone sulla testa dell'avversario più giovane, sei vecchio, non riesci a tenere il passo e l'imperativo è vincere a tutti i costi, non divertirsi per il solo gusto di farlo. A volte ti chiamano per una sporadica partita e tu accetti, pur sapendo che alla tua età una singola partita ti fa male e ti fa male due volte: la prima nel fisico, perchè non sei allenato e la seconda nel cuore perchè sai che non ci sarà una seconda chiamata. Passi il tempo a guardare gli altri giocare, ti fermi fuori ad un campetto e nei tuoi pensieri si mescolano rabbia, invidia, gelosia... vedo anche qualcuno della mia età che gioca allegramente e allora ti arrabbi ancora di più, perchè pensi che non stai chiedendo nulla di impossibile. Ogni tanto capita di fare qualche palleggio, un pò di passaggi con qualcuno che ti dedica stancamente qualche minuto, ma il più delle volte giochi da solo, contro il muro come quando si era ragazzini e non c'era nessuno, magari perchè erano in vacanza, e lo fai di nascosto, per non sembrare patetico, per non far trasparire la tristezza e sopratutto per non suscitare la pietà altrui...

 
 
 

moseca

Post n°62 pubblicato il 18 Maggio 2012 da masaniello99
 
Tag: musica

ieri dopo aver inserito il post per ricordare Mia Martini, ho iniziato un giretto su you-tube alla ricerca non tanto di video, quanto di canzoni. Mi piace ascoltarle in cuffia, di sera, magari giocando al solitario o a qualche altro giochino poco impegnativo. Si, lo so, potrei fare altre cose, ma vi prego, non infierite... Dunque, dicevo, non mi andava di attingere alla play-list che c'è sul PC, ma sono andato alla ricerca semplicemente cliccando qua e la. La prima canzone selezionata è stata quella che unanimemente è riconosciuta come la più bella canzone rock mai stata scritta (affermazione di autorevoli critici musicali) e cioè STAIRWAY TO HEAVEN dei mitici Led Zeppelin, il gruppo di Plant e Page, per finire con BOHEMIAN RHAPSODY dei Queen, che è stata anch'essa votata come miglior canzone rock al pari della prima. Ora,  tra queste due canzoni ho ascoltato di tutto, dai classici napoletani come Rundinella alla musica leggera di Max Pezzali, dai cantautori, primo De Andrè, ai tormentoni come Ramaya, dal teatro canzone di Gaber alla canzone-teatro (definizione mia) degli avion travel... insomma un calderone dove non c'è un genere musicale predefinito, ma tanta buona musica che non trova restrizioni di genere, di tempo, o di interpreti. Certo che come tutti ho anche io i miei cantanti preferiti, quelli che ascolterei sempre, ma penso che limitarsi a dire: mi piace solo il rock o amo solo l'heavy, o ascolto solo i cantautori, sia limitativo. Credo che la buona musica non possa restringersi in un genere, tanto che ci sono dei bellissimi tormentoni come "tropicana" del gruppo italiano, e orrende canzoni rock, ottimi pezzi di musica cosiddetta "leggera" e inascoltabili cantautori (niente citazioni, non voglio offendere nessuno). Insomma la buona musica è sempre un orizzonte infinito, che non può essere ristretta a dei generi ben definiti, ma che spazia a 360° e che ti da sempre delle emozioni che prescindono dal genere e dall'autore...

 
 
 

Mimì

Post n°61 pubblicato il 17 Maggio 2012 da masaniello99
 
Tag: musica

qualche giorno fa ricorreva l'anniversario della morte di Mia Martini...

un trentennio di musica italiana attraversato con la leggerezza di cui solo lei era capace...

ci manchi mimì...

 
 
 

super santos... la storia continua

Post n°60 pubblicato il 20 Settembre 2011 da masaniello99
Foto di masaniello99

In un precedente post ho citato una sindrome col nome del famoso pallone col quale tutti noi abbiamo avuto a che fare, amanti del calcio e non, (andava bene anche per pallavolo, pallanuoto, basket etc.). Il super-santos non è stato un semplice pallone per quelli della mia generazione, è stato una ragione di vita per buona parte della nostra adolescenza. Protagonista di interminabili partite giocate nei cortili, su campetti improvvisati, ma il più delle volte direttamente per strada, naturalmente le meno trafficate,  fermandoci quando passava una macchina per riprendere subito dopo. Adesso si gioca high tech, su campi in erba sintetica, con palloni di simil-cuoio che non si bucano nemmeno se li accoltelli di proposito, con magliette e completini altrettanto high tech, che assorbono il sudore, e riescono pure a deodorarti contemporaneamente, con scarpette appositamente studiate per questi campi arrivati freschi freschi dai laboratori della NASA.

Quando giocavamo noi il campo era delimitato dalle porte che avevano per pali delle pietre o gli zaini se si giocava nei pressi della scuola all'orario di uscita, ma anche dai sacchetti della famosa munnezza di Napoli (non mancava neanche a quei tempi, ma era meno pubblicizzata di adesso), e vi assicuro che di infezioni neanche a parlarne. Si cominciava stabilendo chi erano i due portieri, che di solito erano i meno bravi del gruppo (uno ero io, naturalmente), che facevano il "tocco" cioè la conta e scieglievano a turno i compagni per formare la squadra. Dopo di che, si iniziava e vi posso assicurare che l'intensità delle sfide non aveva nulla da invidiare alle finali di champions league. L'attimo che ricordo con più emozione era quando l'attaccante avversario tirava appena sopra la testa del portiere, che si tuffava in modo plastico anche sull'asfalto, si rotolava a terra, si rialzava con scatto felino e gridava: TRAVERSA... era il massimo dell'immaginazione; una traversa inesistente ma vi assicuro tanto reale in quel momento, che a volte l'attaccante... ebbene sì: lo ammetteva anche lui... era traversa. Le partite finivano in due modi: o normalmente quando si decideva che era il caso di fermarsi, o nella maniera più tragica possibile: il pallone si bucava. Non c'erano mica tanti soldini, allora, non era facile andare a comprare subito un altro pallone... a volte si doveva aspettare il giorno dopo che qualcuno racimolasse qualcosa. Un'altra maniera tragica di finire la partita era quando il pallone si perdeva su un balcone o in un giardino. A volte chi abitava lì era gentile e ce lo restituiva, ma altre volte capitava che si incazzavano di brutto, magari perchè non era la prima volta e allora erano guai, si cominciava la lotta psicologica: tutti in cerchio fuori al giardino o sotto il balcone finchè la padrona di casa non cedeva.

Senza contare i danni naturalmente che andavano dai vetri rotti alle ammaccature di auto, ma vi assicuro che qualche volta non si sono salvati nemmeno i lampadari che stavano all'interno delle case. Per non parlare poi delle pallonate a persone che passavano di la per caso. Era tutto un mondo a parte con regole non scritte, ma osservate in maniera radicale, e guai a sottrarvisi. Naturalmente niente completini e scarpette... molto spesso al ritorno a casa le si prendeva perchè non si faceva differenza tra vestiti e scarpe "buone" e quelli un pò più vecchiotti che usavamo per scendere in strada.

Qualche giorno fa mi trovai a passare per una strada meno trafficata della media, e beccai una pallonata in pieno sul parabrezza... il post che ho scritto ora mi è passato in un attimo nella mente e per un momento ho avuto l'istinto di scendere dalla macchina e dire ai ragazzi: guagliù, posso pazzià pur'io?...

 
 
 

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Post n°59 pubblicato il 16 Settembre 2011 da masaniello99

...io amo le sue rughe, ma lei non lo capisce...

DA: "E non c'è niente da capire" di Francesco De Gregori, tratta dall'album "Francesco De Gregori" del 1974

 
 
 

LA SINDROME DA SUPER-SANTOS

Post n°58 pubblicato il 22 Luglio 2011 da masaniello99
Foto di masaniello99

la sindrome da super-santos nasce già da molto piccoli, da quando si comincia a comporre qualche pensiero sensato, ma prende questo nome dai dieci anni circa, quando si comincia ad avere a che fare molto più spesso con quest'oggetto del desiderio, si comincia a scendere con più frequenza in cortile per interminabili sfide a quello che era l'antesignano del moderno calcetto, ma di questo parleremo in un prossimo post. Il suo nome lo si deve appunto dall'oggetto che a quell'età si desidera di più. Parlo di noi maschietti, si capisce, ma la sindrome credo si possa estendere anche alle femminucce, come avrò modo di spiegare se avrete la pazienza di leggere. Dunque si parte da un oggetto che si desidera molto e si arriva ad un oggetto simile, ma che NON è quello. Insomma io volevo il super-santos che era il massimo dei palloni all'epoca e mi arrivava il super-tele che era il suo fratello scemo. Mi si diceva: ma non sei contento che ti abbiamo regalato il pallone? Certo, felicissimo, ma io volevo il super-santos, che vi costava comperare quello, visto che comunque siete andati in un negozio di giocattoli? Eh, ma non sei mai contento... no, che c'entra, sono contento, solo che il super-santos mi avrebbe reso "più" contento. Questa sindrome non vi abbandonerà più per il resto della vostra vita. Quando mi hanno regalato la pista delle macchinine io avrei preferito una di quelle a forma di otto che si chiamava POLICAR o POLISTIL a seconda della marca...  mi è arrivata una pista della Hotwells che, per carità, era bellissima, ma cazzarola... non era quella che cercavo io. Poi si cresce, cambiano le prospettive e le aspettative... mamy, mi compri un giubotto di jeans? vorrei il wrangeler o il lewis vedi tu... puntualmente arriva il wampum, che è bellissimo, come sempre, ma.... adesso che sono arrivato alla soglia del mezzo secolo la storia continua, certo non sono più i "grandi" a decidere per te, a volte sono le circostanze della vita... ultimo esempio: a me piacciono le belle auto come a tutti, credo. Ma mi accontento naturalmente di quelle che mi posso permettere. Solo una non mi è mai piaciuta come modello, nel senso che se avessi potuto sciegliere non sarei certo andato a comprarla con i miei piedi... indovinate un pò che macchina ho....

 
 
 

boh?

Post n°57 pubblicato il 20 Maggio 2011 da masaniello99
Foto di masaniello99

ieri giornata di cacca, forse per il tempo, ma uno di quei giorni che ringrazi il fato di avere un datore di lavoro molto tollerante e poco incline ai cazziatoni. Oggi un pò meglio, forse per il sole o forse per essere andato al lavoro con la vespa.

Quest'anno la stagione calda si fa attendere e con lei il buonumore... e tutte le cose belle che porta di solito l'estate...

 
 
 

vecchiaia...

Post n°56 pubblicato il 17 Maggio 2011 da masaniello99

Quattro anni di post buttati al vento  in un solo clic, porca pupazza, per quanto virtuale ed effimera possa essere la cosa, mi ha fatto in.....zare come un blogger in.....zato. Per cercare di pubblicare il messaggio di un blog amico, ho combinato un casino che neanche a farlo apposta ci sarei riuscito... ma tant'è... ormai la situazione è questa e nun ce posso fare nulla... ho pure scritto alla community, ma mi hanno gentilmente risposto che ai guai combinati da blogger in età avanzata, non possono in alcun modo porre rimedio. Ma posterò ancora, non mi arrendo, nemmeno di fronte ai vostri "chissenefrega"...  la demenza senile non vincerà...


             HASTA LA MEMORIA, SIEMPRE.....

 
 
 
 
 

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