senza freni

vita

L'uomo di cui sto parlando, mi ha conosciuto in chat.

All'inizio io non volevo sentire parlare, perché lui mi diceva di avere cinquant'anni ed era un diacono.

Poi abbiamo incominciato a chattare e a parlare del più e del meno, giorno dopo giorno. Poi ci siamo scambiati i numeri telefonici e iniziato ogni giorno a sentirci e a scambiarci le nostre idee, i nostri pensieri, i nostri stati d'animo, dopo un paio di settimane ci sentivamo sempre più spesso, anche più volte al giorno. Dopo un mese lui mi ha confidato di essere innamorato pazzo di me, anche se non mi conosceva ancora fisicamente. Devo dichiarare la verità lui per me correva anche troppo, diceva che mi voleva sposare e avere un figlio. Io continuavo a dirgli di andare piano, anche perché i miei genitori non sapevano niente di questa relazione. Durante le festività natalizie ci siamo incontrati un giorno a Napoli. Abbiamo trascorso una mattinata insieme, io non è che ero talmente presa da lui, (diciamo che mi faceva piacere avere in quel periodo una persona accanto a me che mi faceva sentire una vera donna) però per me non c'era niente, insomma non provavo assolutamente niente per quell'uomo. Pensavo che se l'avrei conosciuto meglio mi sarei, non innamorata, ma avrei provato dei sentimenti anch’io miei suoi confronti. Nei primi giorni di gennaio ho trascorso quattro giorni a casa sua, eravamo io e lui, senza avere nessun timore né incertezze e senza limitazioni di nessun genere, insomma a casa sua mi sono trovata benissimo. Lui mi ha fatto tutto meglio di qualsiasi altra persona. Siamo stati a letto insieme senza nessun paura, ci siamo abbandonati l'uno con l'altro. Ho trascorso dei giorni studenti meravigliosi. Dopodiché sono tornata a casa e abbiano iniziato un'altra volta con il telefono, non nascondo che ci sono stati anche dei grossi litigi, perché io non ero sicura dei sentimenti che provano nei suoi confronti, e anche perché lui correva troppo per i miei gusti. Lui continuava a dirmi di essere innamorato pazzo di me e assiduamente mi chiedeva di sposarmi e di voler conoscere i miei genitori, i quali credevano o mi facevano pensare che eravamo solo buoni amici.

   Dopo un po’ di tempo, quest’uomo mi dava fastidio, perche diceva di essere un buon cristiano ed era anche un diacono, però parlava troppo di sesso (di quel sesso sfrenato, proibito, insomma mi turbava perché ogni volta che mi telefona uscita sempre con quelle parole di sesso, e mi raccontava le sue avventure che aveva avuto con le altre donne, diceva di essere un uomo molto virile). Era anche troppo geloso, e quando non era sicuro o sentiva che io non provavo gli stessi sentimenti andava in tilt cioè non lo so se inventasse tutto, ma mi diceva che stava male e doveva trascorrere dei giorni in ospedale per curarsi la depressione che io gli avevo provocato. E tutto questo accadeva spesso, cioè quando io dicevo basta con lui.

L'ultima volta lui era andato a Potenza per stare un po' vicino al padre, che nel far tempo si è sentito male ed entrato in ospedale e lui gli è stato accanto. In quei giorni nevicava e le linee telefoniche non prendevano quindi non ci siamo sentiti per tre giorni, e, allora lui è andato di nuovo in tilt, insultandomi, dicendomi delle cose non vere, accusandomi di tutti i colori, di sentirmi con un altro uomo, ricattandomi e insultandomi che l'avrei usato per avere una mia esperienza, ma tutto questo non era vero. E alla fine di tutto questo io gli ho voluto un grande bene. Mi ha promesso di non avere più pace, sia con me stessa sia con gli altri. Mi dispiace che lui sia rimasto male, ma io sono finalmente sono uscita da questo incubo, perché secondo me lui non era vero e se provava tutto quello che mi diceva cioè di amarmi alla fine non mi diceva tutte quelle brutte cose e non m’infastidiva più. Anzi mi sta continuando a infastidirmi con telefonate di cui dice di essere in ospedale perché io gli ho provocato un infarto e continua a farmi degli squilli anonimi.

E anche questa è stata una storia che fa parte della vita.