matantotango

Caro Franz, il bandoneon che orgogliosamente ci mostri è lo stesso di quello che più o meno inconsapevolmente porti sempre con te alle serate od alle feste di compleanno a casa degli amici, ed è anche lo stesso di quello che porto io in quegli stessi momenti, ed è anche lo stesso di quello delle nostre ballerine ... sai forse il modello può un pò variare, forse il colore, a volte il suono leggermente diverso ... ma lo stampo è indiscutibilmente lo stesso ... PASSIONE!! A tutti noi navigatori delle emozioni tanguere, a tutti noi che il naufragar c'è dolce in questo mar ... un piccolo blog, un riparo dove confrontarci e ritrovarci, un porto sicuro al tempo fresco della tua compagnia e caldo della tua solare simpatia! Con amicizia e stima, Luca Romanella! 1° P.S.: ... e mo' quando ci inviti a vederlo e sentirlo suonare ?? 2° P.S.: ... (mi permetto di scherzare eh) caro Franz poi fammi sapere come vanno le visite ehm notturne "guidate" al bandoneon!!! (no perché io sono rimasto alla collezione di farfalle ... anzi in verità di papere"!).

credo che il modo migliore per presentarsi in questo blog sia raccontare semplicemente cosa è il tango per me.. è chiudere gli occhi e non pensare.. è ascoltare il proprio corpo e parlare con esso.. è sentirsi belle.. è amare uno sconosciuto e dopo un altro.. è confondere realtà e illusione.. è cambiare dimensione.. è uscire dal proprio ruolo per vestirsi solo delle proprie emozioni.. ballo solo da 10 mesi e ho scoperto un universo meraviglioso.. grazie per aver pensato a questo spazio..

Cara Sonia, hai scritto "è uscire dal proprio ruolo per vestirsi solo delle proprie emozioni" ... ed è bellissimo, non avrei saputo trovare altre parole ... quando balli sei tu, solo tu, niente vestiti, niente ruoli, niente forma o formalità, solo la tua essenza ... il tango è innanzitutto dare!! Il tango è un movimento, perché i due ballerini si muovono insieme, ma al tempo dentro il movimento ci sono degli elementi fermi, solidamente radicati nella nostra passione tanguera! "Tutto gira intorno a noi, tutto è movimento ... ma tutto tranne la mia passione per te, tutto tranne il tango che alimenta le nostre anime, tutto tranne le mie mani che possono stringerti a me, tutto tranne quello spazio che proteggerò per te, tutto tranne un ricordo come immagine incantata... difficile distogliersi ... oh tentazione ... rimettiamo tutto in movimento!" Luca.

Mi piacerebbe leggere i vostri racconti di tango. Come vivete la scuola, la pratica e, sopratutto, la milonga. Sarebbe un prezioso strumento per conforntarsi e per approfondire. Franz

Storie di tango? mi sa che quest'anno ne vedremo delle belle visto il proliferare di scuole, milonghe, asociazioni, sarà divertente commentarle insiema, anche per sdrammatizzare delle situazioni che hanno del paradossale..... a presto ciao Franz

Ciao Milonguerostanco. Scusa il ritardo con il quale commento il tuo invito ma per sopravvivere bisogna necessariamente lavorare e spesso il mio lavoro mi porta lontano dal piacere di essere qui. Ma non dispero. La notte mi permette comunque di ritagliare il tempo necessario per farlo. Si, sdrammatizzare ed umanizzare ma sopratutto evitare la mercificazione a tappeto del tango. Ieri ho accompagnato un'amica a una lezione "primi passi". Sai per me è ancora un'emozione forte... mi ricorda il mio primo approccio al tango. Con mia grande delusione ho scoperto che nelle ultime settimane sono proliferate le scuole. Improbabili insegnanti che, se vogliamo, da una parte rappresentano un viatico divulgativo da non sottovalutare ma dall'altra appiattiscono qualitativamente la percezione del tango nei neofiti trascinando spesso "dentro" anche quanto di buono e professionale c'è e potrebbe nascere. Un tema a mio parere scottante, la "globalizzazione selvaggia" del tango? Parliamone. Un saluto

in fatto di ritardo io non sono da meno.... in merito al proliferare di scuole e pseudomaestri conosci il mio pensiero,perfettamente in linea con te, anche se più severo, conosci la mia diatriba con il moderatore di un noto gruppo di tango, ma è acqua passata. Notavo con piacere invece la conferma che la libera concorrenza migliora il servizio, nella nostra città non si erano mai viste tante milonghe aperte contemporaneamente, questo porta gli organizzatori a darsi da fare per attirare i tangueri, quindi esibizioni, buffet, etc.. etc.., il tutto condito da scontri più o meno diplomatici tra organizzatori o presunti tali, si cominciano a vedere i primi cadaveri a bordo pista, qualcuno ancora agonizzante, qualcuno che una volta aveva il monopolio, dopo un periodo di rilassamento sta cercando di rispondere al mercato, vedremo.... e se è vero che la qualità paga resteranno solo quelli con un minimo di serietà e professioalità. Certo che finchè avremo nella classe dei maestri troppi pseudo maestri che identificano l'allievo nella banconota da 50 euro la qualità avrà grosse difficoltà a venir fuori. grazie dello spazio concessomi alla prossima Franz. P.S. mi piacerebbe leggere su questo blog i commenti alle serate tanguere napoletane, sia dei tangueri che degli organizzatori ciao!!!

Per la serie il nemico del mio nemico è mio amico... nuove sante alleanze si stanno creando, altre si stanno disgregando, in questo periodo sto avendo la possibilità di andare molto in milonga, sempre con la speranza di trovare ballerine che amino ballare, e non mettere in pratica autonomamente quello che il maestro di turno ha "insegnato" la sera prima, o quantomeno non essere sbatacchiato in lungo ed in largo dal primo esibizionista che dopo aver visto un esibizione di tango acrobatico prova a metterla in pratica, in attesa di ciò provo a guardarmi in giro nella speranza che qualcuno sia più fortunato di me, ma sempre più spesso assisto a sceneggiate tra organizzatori, minacce di veto per i propri allievi, rivoltanti e melense attestazioni di stima reciproca tra persone che il giorno prima manco si salutavano più, e mi chiedo: Il tango che viene divulgato non era il tango sociale? il tango non è passione? mi sembra tutto molto fasullo e politico, alla stregua del mercimonio più sfrontato, più che stanco sono disgustato da questa guerra tra poveri che in nome del denaro sacrificano quella passione che dovrebbe spingerli.