Sei bello alessandro, fuori e dentro, tua la vita.
Sei bello. Lo dicono gli occhi della tua chiara mentre tu parli disinvolto alla commissione, lo dicono gli occhi della prof esterna di diritto che hai stupito con effetti speciali un secondo fa.
Eroe romantico dai ricci neri come byron nel quadro che hai sul libro che guarda al di là del mare con il foulard al collo che vola e pensa. Pensi Alessandro alla vita che hai davanti, alla tua batteria e al quadro di Coubert su quel cartoncino che strapazzi fra le mani e ai tuoi secondo me e alla tua voce calma e al tuo oddio ho un vuoto e alla tua antica gentilezza e alla lettera alla tua mamma. Pensi e mi guardi senza parlare, basta una occhiata e capiamo già tutto io e te, dopo mille e passa mattine condivise.
Mi lasci una copia della tesina ale? sì prof, lo avevo pensato, ma poi credevo fosse troppo da ruffiano farlo prima. che scemo. però adesso le faccio la dedica. sì ale. fammela.
Pure io me ne faccio una: mille mille e poi mille ancora studenti come te nelle aule, che se non parton belli, belli così ci diventino.