Match point
mai certa la vittoria, nemmeno la sconfitta però...
Post n°155 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
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Post n°154 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
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Post n°153 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
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Post n°152 pubblicato il 08 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
Siamo prigionieri del ruolo che svolgiamo, che condiziona le nostre azioni in ogni campo : vita, lavoro, politica. E se non siamo in grado di prendere le nostre responsabilità inventiamo un "grande capo" responsabile di tutto, un capro espiatorio che ci dà la garanzia di liberarci dal peso della decisione o della verità. Penso a Malaussène e a Kristoffer. Non sempre, ma succede. Riflessione all'uscita da "Il Grande Capo" Lars von Triers. |
Post n°151 pubblicato il 07 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
La scelta dell'albero di Natale è ogni anno oggetto di controversia. A me piacciono gli alberi panciuti e cicciotti, veri, con radici, da piantar e portare poi in campagna nel giardino di casa cognata. Quest'anno non sono riuscita ad andarci io, lo ha fatto marito, di sera e ha portato a casa un coso lungo e secco, che aveva un vago aspetto di albero in salute, ma non mi son sentita di dire nulla, visto che aveva fatto il favore di andarci lui... Armata di coraggio l'ho invasato e addobbato, tutto in oro e lucette chiare, tanto che alla fine aveva acquistato un aspetto guardabile. Ultimo giorno di lavoro: mi alzo e vado a guardarlo, mi pare che penda un pò da un lato, ma tutto sommato può andare: esco soddisfatta. Tornata a casa entro in sala e... orrore... albero su tappeto persiano, terra tutta a terra e luci, palle tutte scombinate... Tutto da rifare... mi armo di pazienza, lo rimetto su e lo ri-addobbo... con il malsano pensiero che questo sarà l'ultimo anno in cui avremo un albero vero... Per tutti questi giorni ha resistito in piedi, ma sembrava che lo avesse colto una strana sindrome, la parte finale dei rami si accartocciava verso il basso ogni giorno sempre più vistosamente ... Aghi sempre a terra. Non serviva parlargli, deperiva a vista d'occhio il poverino. Stamane rito di spogliazione... ogni cosa che toglievo riducevo un mucchietto di aghi a terra che alla fine han formato una montagna... è restato su solo il suo scheletro, che ho pietosamente ricoperto di carta di giornale e portato a fianco del cassonetto. Dovessi mai occultare un cadavere ora so come si fa. :( |
Post n°149 pubblicato il 06 Gennaio 2007 da daughterofthedesert
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Si ascolta musica e si resta incantati dal ritmo di suoni e dal senso di parole nelle canzoni, mentre mi pare vada diminuendo l'interesse per la poesia. Anche questo credo sia frutto della fretta con cui si usufruisce delle cose: una canzone te la trovi in macchina mentre guidi, alla radio mentre stiri, alla tv mentre cucini, per strada mentre ti dedichi allo shopping. Impossibile non imbatterti in un testo che ti piace prima o poi. Che poi gusti, anche tanto, ma solo per la velocità della musica e finisce tutto presto lì. Per leggere una poesia devi faticare, la devi cercare, devi aprire un libro o scavare nei meandri della memoria. E quando la leggi o la reciti , ti devi soffermare con calma su ogni singola parola e poi con il tutto, assaggiarla a morsi piccoli, tornare indietro a rileggere, fermarti, pensare. Poi ci son testi di canzoni che son poesia pura. E come tale devono essere trattati. Una poesia resta lì. Perciò se ne leggo una le dedico tempo. |
Post n°147 pubblicato il 31 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
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Post n°146 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Alzata dal letto con terribile male alla schiena, parte destra, dalla spalla in giù. Fatico a inspirare l'aria fino in fondo. Che il mio corpo dia un segnale alla mente già critica della imminente serata di festeggiamenti di fine anno? Già. La vigilia del'anno nuovo arriva. Non ho alcun ricordo di serate dell'ultimo dell'anno in cui possa dire di essere stata davvero bene. Mi sono chiesta spesso il motivo, forse è da ricercare negli anni della adolescenza, in cui una situazione famigliare difficile non lasciava posto a leggerezze del genere. Una sola ricordo con affetto, quella del 1991, in cui ebbi le doglie. Inutile alcun commento! :)) Painting: Waterhouse, After the dance |
Post n°145 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Lui non ha amici e tutti i conoscenti si premurano di farglielo notare di continuo. Per dimostrare il contrario scriverà un elenco di nomi di persone da suggerire come ipotetico "migliore amico", cercando di trovare in essi motivazioni valide per giustificarne la scelta. "Il mio migliore amico". Al cinema. Mi lego alla riflessione del post precedente. Uscendo dal cinema con quella che ho sempre considerato la mia migliore amica non ho potuto esimermi dal chiedermi perchè la considero tale, se è davvero così. Due migliori amici sono sempre presenti, cosa che non è successa. Però giorni fa incontrando una conoscente comune lei si è stupita, quasi commossa, nel trovarci insieme dopo anni. Siamo state compagne di una vita piuttosto "scapigliata" dai 20 ai 30 anni, poi le nostre strade si son divise. Quando ci siamo ritrovate eravamo diverse. Ora non c'è più quella complicità che ci accomunava, però sento che il non detto conta. E non poco. Mi ero innamorata di un uomo che non era innamorato di me: non sono scappata, avendo noi scelto una amicizia che esula dalla intimità fisica a favore di una vicinanza di affinità. Forse per questo resterà sincera e profonda. Si è avvicinata a me in questi ultimi anni una collega che ha attraversato la via del cancro, per ora ne è fuori e mi insegna a veder ogni giorno della vita quello che vale, senza sputarci sopra. La abbraccio di continuo, è morbida e materna. I loro visi scorrono davanti ai miei occhi mentre infilo la chiave nella toppa di casa. |
Post n°144 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Andare al cinema è uno dei miei passatempi preferiti. Mi aspetto che un film mi faccia riflettere, mi dia immagini da richiamare davanti agli occhi come scenario ai miei pensieri, mi dia occasione di scambio di opinioni. Puro godimento. Curioso come scene di film scorrano di continuo dentro di me mentre vivo. A qualcuno succede con quadri, ad altri con foto, ad altri ancora con ricordi di momenti vissuti. A me con fotogrammi di film. Che mi stia trasformando in una sceneggiatura? :) |
Post n°143 pubblicato il 27 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Primo giono di senso di vacanza, oggi molti tornano al lavoro, li ho visti stamane alle 8 che frettolosamente e tutti infreddoliti raggiungevano gli uffici, io in camicia da notte, dalla finestra, con tazza di caffelatte in mano e capelli spettinati. Già, decisamente fortunata, lo so. I giorni del Natale passano fra "obblighi" di visite parenti e ore a tavole, eserciti di adolescenti tombolanti e urlanti che mi svuotano la dispensa, cose che a piccole dosi mi possono anche fare piacere, ma che raramente sono mia scelta. Da stamane scelgo io. Nel tempo che resta andrò a trovare chi mi va di vedere per puro piacere, leggerò, andrò al cinema ( comincio da stasera ), penserò e prenderò decisioni, scriverò e disegnerò, curerò corpo e spirito, passeggerò sulla spiaggia, oggi come nei giorni scorsi più bella che mai sotto i raggi di un sole dalla insolita inclinatura: il tutto con estrema lentezza e godendomi i secondi, orologio nel cassetto. Ringrazio il cielo di stare bene nei posti che mi accolgono. E sono sempre più consapevole del fatto di avere imparato a respirare a polmoni pieni il buono che c'è nella mia vita, poco, molto, che importa?, c'è, fatto di tante cose piccole, ma c'è, e osservare il resto con distacco, il cattivo solo una cornice per sottolineare quanto il buono sia tale. Come disse qualcuno, "c'è del buono nella vita", di tutti, stupido non vederlo. Permetterò solo a poche cose indispensabili che appartengono al dovere di prendermi, fino al 7 gennaio. Poi sarà più difficile, ma questo non significa rinunciare a me. Egoismo di tipo sano, poco, ma mio tutto mio. Nessuno provi a farmi fretta, ora. :) Printing: Josè Barbera, Home for the day |
Post n°142 pubblicato il 26 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
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Post n°140 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Coriandoli a Natale Ma sì, coriandoli e stelle filanti per questo Natale e fiumi di baci e abbracci e occhi arrossati e danze e sorrisi, veri falsi che importa?
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Post n°139 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Raggi di sole fan luccicare i tetti stamane, il freddo è finalmente pungente, tempo di riflessioni profonde questo, sul mondo, sulla morale comune, disposta a puntare il dito su chi desidera esercitare il diritto di scegliere, fosse pure quello di morire dignitosamente, sulle contraddizioni, su me e gli altri, sulle persone che amo. Perchè non parliamo una stessa lingua? Permetterebbe di riuscire a prendere strade di condivisione o quantomeno di confronto leale e non sentieri che ci allontanano. Riuscire a farlo: questo è il mio augurio di Natale. |
Post n°138 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
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Post n°137 pubblicato il 21 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Leggo? Non leggo? Che faccio? Se leggo la sua conversazione rimasta sul pc, dimenticata aperta, non solo violo il suo privato, ma faccio una cosa che odiavo mia madre facesse sempre con noi; se non leggo non darò retta a quella vocina che mi dice di farlo... Dilemma. La scelta cade sulla ipotesi peggiore, mentre inizio a leggere sento salire su nettissima la sensazione che mi caricherò di un pensiero in più fra poco. E così è stato. Conversazione sul messenger con tale Erika. Le sta facendo il filo, per la prima volta nella sua vita, appena conosciuta: è gentile, carino, dolce, spiritoso ( vengo presa contemporaneamente dal piacere che lui sia quello e dal timore per lo stesso motivo, il mondo se li mangia gli uomini così ). Lei dice delle cose vantandosi di ragazzi più grandi che la corteggiano, lui replica cortese, le chiede dove abita e scherza quando lei non vuole dirglielo, lei si innervosisce, lui le chiede scusa, lei spegne, lui scrive ti prego no... Torna, ma fa l'offesa, lui le chiede ripetutamente scusa, lo perdona, ma fa la sostenuta, lui è costernato, tenta la battuta per stemperare i toni, lei fa l'elenco dei ragazzi che le fanno il filo... Spengo. Non lo farò mai più, crescere significa affrontare soli queste cose, come soli fummo noi a 15 anni. Però sarò presente, se lui vorrà saprà che per quel che posso... Posso che? Forse raccontargli di mamma, delle cose che ha vissuto, con sincerità. Degli errori, delle pene, delle sconfitte, delle vittorie.E augurargli che passi attraverso tutto questo con la consapevolezza che è da questo che si deve passare per potersi fare una idea dell'amore. Quanto è difficile però vedere proiettato un pezzo di te verso un orizzonte che non si sa cosa celi.... Painting: Scott Burdick, Safe |
Post n°136 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da daughterofthedesert
Quattro amiche per il tè. Ho preparato con cura la tavola, tovaglia bianca di Fiandra, centrotavola con aghi di pino, vischio e candeline rosse e piccole pigne oro, porcellane Wedgwood, candela accesa rotonda e panciuta, rigorosamente accesa, tovaglioli di stoffa. Borghesi frivolezze. Tre pacchetti, sceglieranno il regalo a caso. Son certa sorrideremo della sorte. Painting: Cup of Tea, Walter Granville-Smith |
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WORDS ON MY SKIN
"Menino vanto altri delle pagine che hanno scritto.
Jorge Luis Borges