Creato da mavermax il 27/03/2009

sogno e realtà

tutto può avverarsi

 

 

proviamo ad immaginare

Post n°10 pubblicato il 03 Agosto 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Un profilo… anzi migliaia… e poi descrizioni… frasi copiate… parole ed immagini scelte.. a volte a caso.. a volte pensate.. studiate.. corrette.. musiche che accompagnano.. suoni che ricordano… che spesso ci prendono per mano… e poi… poi il sapiente scrivere nello spazio preposto… da riempire con parole che non possono fare a meno di aprire la tua mente all’immaginazione…
Siamo in un mondo che immagina… spera.. si augura.. a volte si prova.. in altre non si ha il coraggio.. spesso  diffidiamo.. in alcuni chiediamo consiglio al nostro passato… al nostro corpo.. alle nostre cicatrici… ma… ma non possiamo fare a meno di pensare che ci ricadremo.. che è sempre la solita storia… e la paura di stare bene ci porta ad avvolgerci con la coperta dell’immaginazione… che non è realtà.. che non ci fa male… che fa apparire tutto come noi desideriamo… e se invece sfidassimo il destino sempre come se fosse la prima volta?... e se quel giorno, dopo innumerevoli messaggi, avessi deciso di partire?... e se per una volta avessi messo l’immaginazione di lato ed avrei affrontato ciò che il destino mi aveva proposto…?
Il viaggio non doveva essere molto lungo.. ma alcuni imprevisti fecero cambiare i programmi… e fu così che in un ultimo messaggio lessi che mi avrebbe aspettato all’uscita dell'aereporto… ma… devo spegnere il cellulare… sto per decollare… socchiudo gli occhi… e inizio ad immaginare… anzi… continuo…
Nella mia mente cerco di posare tasselli che si possano avvicinare il più possibile alla realtà… Lei che mi aspetta… il breve tragitto in macchina… l’arrivo nella sua città… poi io nel mio albergo… lei a casa sua per rinfrescarci un po’… e poi a cena insieme… ma.. sono arrivato… ed ora tocca mettere solo foto di realtà nelle casella vuote che avevo preparato… ed in un attimo tutto è stravolto… appena il tempo di vederla… e rimanere un attimo ad ammirarla… bella.. sensuale… accogliente.. come il suo sorriso.. Ci salutiamo.. non smetto di guardarla… ci avviciniamo alla macchina.. e… ecco che la realtà supera l’immaginazione..: “scusa… non ti ho prenotato l’albergo come avevamo pattuito… ho pensato di rapirti… che ne pensi se per due giorni andiamo insieme in una località non molto lontana? io ho con me già la valigia…”… Le parole mi si gelano… le idee formano un ingorgo all’igresso del pensare… la mani mi si sciolgono… Provo ad ordinare ciò che avevo messo in conto con quello che il destino aveva preservato per me… “va bene… dove andiamo?”..e, ad una mia domanda semplice, una risposta che spiazza… distrae… annega l’ultimo baluardo di programmazione… “non ti da fastidio se dormiamo insieme stasera?”…. Insieme?... no… non credo.. non penso.. non lo so… non so più niente.. e.. a questo punto tiro i remi in barca.. e vedo dove mi porterà il mare…
Durante il viaggio non riesco a tirar fuori una sola parola… fortunatamente lei parla anche per me.. ed io rimango ad ammirarla… e, dopo solo meno di un’ora, siamo arrivati… Troviamo un albergo… prendiamo una camera… è già sera… Disfaccio la valigia… cerco di gustare il sapore di un’aria che mi avvolge… un’aria strana… piccante.. che voglio ricordare… il viaggio è stato più lungo del previsto… vado a fare una doccia… E qui… arriva il secondo imprevisto…
Sotto un getto d’acqua bollente… chiuso in un metro quadrato.. sento aprire la porta del bagno… ma soprattutto sento la sua voce: “hai bisogno di una mano?”… la risposta è facile.. è elementare… la risposta è matematica… ma questa sera nulla è perfetto.. o forse tutto… Non rispondo… sento richiudere la porta.. ma lei è rimasta fuori… Ora sto meglio… e mi siedo al balcone… lei si adagia accanto a me… sono le 22.30… una luna illumina tutto d’argento… una candela i nostri volti… un leggero vento sposta le nostre emozioni.. emozioni che portano il suo viso a pochi centimetri dal mio… le sue labbra accarezzano il mio collo e sfiorano le mie.. il suo profumo si miscela con il mio.. le nostre guance ad una distanza minima... le nostre mani si cercano… e finalmte le notre labbra si abbracciano.. si toccano… si impadroniscono l’una dell’altro… ed andiamo alla scopera dei nostri sapori… Piano e con occhi socchiusi, ci alziamo… e dopo poco siamo sdraiati su un letto… le mani tremolanti, sfilano lentamente i pochi indumenti che abbiamo.. la mia pelle ora senta la sua… i suoi battiti rimbombano insieme ad i miei… il suo sapore è dentro me… ed ora è  danza… una danza senza musica.. anzi.. la musica sono i nostri respiri che accellerano.. si infittiscono… risuonano nella mente… e nei nostri gesti.. gesti che non controlliamo… gesti mossi dall’istinto… un istinto primordiale… un istinto che ti fa scorrere il sangue fuori dalle vene… ti fa allargare i polmoni mentre senti le mani che ti scorrono per il corpo… mentre senti stringerti fino a farti male… mentre senti una forza che non conosci… ma che ti gestisce come un burattino… ti stacca la mente… e ti muove in movimenti  che portano a contorcerci…  rotolarci… a viverci ancora di più.. in mani che prendono… accarezzano.. scoprono… scivolano… si riempiono..  gambe che si incrociano… che bloccano.. e delicatamente lasciano la presa.. fino a quando… in un attimo.. in un istante preciso… in una frazione di secondo… mi fermo… il mio corpo si ferma… l’aria che ci circonda si arresta… il sudore continua a scendere inesorabile… il mio battito aumenta.. i suoi occhi mi gurdano… mi supplicano.. mi chiedono… ed io l’ha fisso… per un istante che sembra non finire mai… le mie pupille piene di lei… le sue sono incollate alle mie… e… nel momento successivo… senza distogliere lo sguardo… piano… entro nella sua anima… siamo in un corpo solo… il mio respiro ed il suo ora sono un’unica sola cosa… Il caldo non ci lascia.. i nostri movometi lo rendono ancora più pesante.. ma non ci facciamo più caso.. anche quando il sudore fa brillare i nostri corpi... ora d’orati.. con perle che rendono scivolosi anche i pensieri.. le emozioni… i nostri movimenti.. e negli sguardi… che non distogliamo mai per... percorre con brividi lunghi istanti infiniti… istanti che l’immaginazione non poteva prevedere… un’immaginazione della quale la realtà si è presa gioco… ed una realtà che alza la testa fiera di non appartenere che a se stessa e non ad altro…

 
 
 

ci sono giorni...

Post n°9 pubblicato il 20 Luglio 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Ci sono giornate nelle quali il sole fa quasi fatica a sorgere… ci sono giornate che non ti accorgi nemmeno che sono profondamente diverse dalle altre… ci sono giornate destinate a farti compagnia, nel bene come nel male, come un passeggero nello stesso scopartimento su un treno… un passeggero che scruti… analizzi.. scandagli e cerchi disperatamente di trovarne qualcosa di buono… ma capisci subito che non sarà un’impresa facile… Ci sono giornate che avverti subito che qualcosa non và… che l’aria è diversa… ed allora, con tutta la volontà che pensi di avere, ti prodoghi ed inizi a ridipingerle.. a colorarle… ma.. ti accorgi subito che tutti i colori, inesorabilmente, scivolano giù… che non ne vogliono sapere di rimanere attaccati… ma.. ma non ti fermi… anzi ti ostini ancora di più a rimpinguare il pennello e ripetere il gesto.. pensando che stavolta il colore prenda… e che non scivoli… ma.. inutilmente.. A volte ti capitano giornate che hanno dei repentini cambiamenti di luce facendoti vedere tutto con ombre più scure… anche se sono sempre state le stesse…
È inutile… è perfettamente inutile… in alcuni momenti, nei quali focalizzi che non è proprio la tua giornata, provare a cambiarla… provare a dirigere tutto da un’altra parte… fare finta che sia normale… prendersi in giro e pensare che cambierà… tutto inutile… come setii tempo fa: se ti trovi in un tunnel.. non porvare ad uscire… arredalo!.. infatti.. è quello che ho fatto io…
Ora non sto tanto a dire quale vento ha cambiato rotta… quale manovra a diretto il tutto dalla parte opposta… quale battito d’ali è stato capace di rendere tutto diverso… non è proprio il caso… Il fattore importante è che credo di aver scelto bene la tapezzeria… la fantasia della carta da parati… la geometria della sua collocazione…
Infatti… nei momenti bui… mai perdere tempo ad imprecare… ma è meglio accendere una luce… così ho fatto io… in una giornata iniziata male.. e che stava per finire peggio… ho acceso la luce… mi sono alzato le maniche ed ho iniziato a dare la colla alle pareti… ad attaccare la carta… a rendere tutto più accettabile.. più bello… così magari un giorno non ricorderò più il perché… il motivo… ma resterà in me impressa la gioia di aver dato sfogo alla mia fantasia… alla mia creatività… gioiendo di ciò che stavo facendo… riempendomi del mio lavoro… che volevo fare e sono riuscito a farlo… e magari un giorno non ricorderò più che...
…che a  volte ci sono giornate che vorresti cancellare più delle altre… giornate che non vedi l’ora che passino… si dissolvano… svaniscano.. ma… ma se non provi a guardare avanti… se non cerchi dentro di te il tuo reale valore.. se non provi ad alzarti le maniche… non apprezzerai mai ciò che sei capace di fare….

 
 
 

a prescindere...

Post n°8 pubblicato il 12 Luglio 2009 da mavermax
Foto di mavermax

“Cancellato…” quante volte abbiamo pronunciato questa parola… e quante l’abbiamo ascoltata.. forse molte volte l’abbiamo anche pensato.. e non abbiamo avuto il coraggio di pronunciarla.. o avremo voluto non ascoltarla.. e, sicuramente, per i più svariati motivi… a volte in maniera prevista.. altre in maniera assolutamente inaspettata… come è capitato a me un paio di giorni fa..

Mi sono alzato presto… la sveglia non ha avuto il tempo di fare il secondo squillo che io ero già per terra.. e quindi mi avvio al rito che mi accompagna tutte le mattine.. ma.. ma non avevo idea che quella non era assolutamente una mattina come tutte le altre…

Prendo la macchina… ho poco carburante ed i distributori sono in sciopero.. ma non fa niente.. sono certo che ciò che ho nel serbatoio mi permetterà di raggiungere la mia meta.. ed infatti, dopo appena 40 minuti sono al parcheggio.. lascio la macchina… prendo le valigie… salgo in navetta e… e mi avvio verso il mio destino… un destino amaro.. un destino beffardo.. che spesso ti deride prendendosi gioco di te… ed in quel giorno il destino si vestì di una sola parola… “cancellato”… che a prima vista potrebbe anche non voler dire nulla.. potrebbe… ma se accanto leggete il numero del vostro volo… vi garantisco che non è assolutamente una piacevole sensazione…

Sono rimasto un po’.. potrei dire, incredulo.. ed in quel po’ ho iniziato a farmi le domande che chiunque si volge in certi momenti: “ma sto leggendo bene?... ma è proprio il mio volo?... e ora che cosa succede?... e tutti i miei programmi?...”

Passai i primi minuti come se mi avessero dato un pugno nello stomaco.. passai i primi momenti con la mente bloccata… le mani che stringono le valigie.. gli occhi fissi al tabellone.. e le orecchie che non riescono a decifrare un vocio che ho accanto e mi circonda… Ma non ho impiegato molto per capire che fissando il tabellone la situazione non sarebbe mai cambiata…

Dopo qualche minuto mi ritrovo in una grande sala d’aspetto… luminosa… asettica… quasi silenziosa.. le valigie sempre accanto.. il biglietto saldo nel taschino della camicia.. e la voglia di vivere che si era assottigliata di parecchio..

Mi siedo… appoggio le gambe sul trolley grigio.. distedo le testa in dietro.. abbasso gli occhiali e socchiudo gli occhi… allento la presa… e mi sembra di sentire il suono che avverte i viaggiatori di allacciarsi le cinture.. e poi una voce “Si pregano i signori viaggiatori di volere allacciare le cinture di sicurezza di spegnere tutti i dispositivi elettronici e di portare lo schienale in posizione eretta.. e si raccomanda ancora di non accendere i cellulare fino alle aperture delle porte..” ho il cuore a mille… lo sguardo fisso oltre quel minimo finestrino.. ed il viso attaccato a quel vetro come un bambino davanti una cioccolateria… ma… atterrati…

Scendo e mi dirigo verso il nastro trasportatore dei bagagli… aspetto un attimo.. ed eccola… la mia valigia.. la prendo e cerco di fare tutto con naturalezza.. tutto come se fosse normale… ma.. ma sento il cuore che mi pulsa in gola.. la schiena che manda segnali che sembrano scosse elettriche.. sento le gambe come due fruscelli… afferro la maniglia del trolley e mi dirigo… ecco sto per uscire.. mi guardo in torno.. e.. eccola.. accanto alcune persone… la riconosco subito.. la riconosco da un codice che non riesco a decifrare.. ma la riconosco.. e mi avvio verso di lei.. imprimendo quei pochi istanti… scarpe con il tacco aperte..  marroni..  jeans che le donano una qualcosa di diverso da tutte.. camicia bianca con sopra un gilet blu.. e.. un viso che parla da solo.. un viso attorniato da capelli scuri e corti.. occhi scuri ed un leggero trucco che si posa in lei come una farfalla.. occhiali scuri e grandi… mani curate ed un modo di parlare che rimarrei ore ad ascoltarla.. ma… forse anche un po’ di più..

Saliamo in macchiana e ci dirigiamo in mete che non conosco.. in profumi mai sentiti.. in attimi da vivere.. come la musica che mi segue dal primo istante.. musica che allontana qualsiasi rumore.. qualsiasi cosa che si possa avvicinare anche lontanamente ad un suono.. infatti… quella sera, sul balcone, c’era solo lei.. una candela accesa alla liquirizia e la mia musica… una musica che  pianoavvicinava le nostre mani… musica.. che le mani ora le intreccia… musica che d’un tratto.. avvicinava anche i nostri volti… i nostri visi… le nostre anime.. anime che potevamo pure respiarci.. e mentre le emozioni si accarezzavano.. sentivo il profumo della sua pelle… del suo vibrare… del suo volermi.. e.. ed è stato un attimo.. un attimo che sembra non avere mai fine.. un attimo che sai solo quando inizia… un attimo che ci permette, delicatamente, di unire le nostre labbra.. e respiri che si abbracciano... i nostri desideri.. le nostre voglie.. e..  e le forze non esistono più… la luna adorna tutto attorno a noi di una luce argentata… una luce che rende tutto lunare… paradisiaco.. e soffice… come il suo respiro.. i suoi occhi… il suo sapore… e i colori di due corpi che si adagiano.. si muovono insieme.. si sudano.. si impadroniscono l’uno dell’altra… mi solevo.. la guardo.. “addosso le faccio caldo…” i violini rallentano... il piano batte le sue note più delicate... i piatti vengono accarezzati... un arpa vibra lente note... vorrei baciarla ancora.. ancora di più.. ma.. ma d’imporvviso… non ricordo più se l’aereo l’ho preso.. l’ho perso.. l’ho ritrovato… ma non ha più importanza.. perché sto vivendo un sogno… e, giuro, questa volta non voglio essere svegliato…

 
 
 

il vento ha fatto voltare pagina..

Post n°6 pubblicato il 14 Aprile 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Stamattina avevo aperto la finestra per far entrare un po’ di sole.. solitamente la apro quando sono di buon umore.. quando voglio iniziare la giornata in maniera diversa..

…è bello… aprire e godersi il tepore che entra.. il suono delle piante che invade la casa.. la luce che sorride ad ogni piccolo angolo.. avevo aperto la finestra con un sms.. uno di buona giornata… uno per ricordare che ci sono ancora.. che, anche adagio, cammino su un castello che piano si sta costruendo.. ma.. ma non mi sono accorto di una cosa.. non ho dato la giusta attenzione ad un piccolo particolare.. aprendo la finestra ho creato un leggero vortice d’aria che ha fatto si che una porta iniziasse a chiudere.. Ed ho sentito il movimento con un cigolio conosciuto.. il cigolio delle paure.. delle incertezze… dei dubbi…

Io sono abituato a vivere la vita giorno per giorno.. Come dico sempre, domani è solo un regalo.. E più pensavo a questo più sentivo la porta chiudere… più la porta si chiudeva più tutto ciò che avevo dietro si dipingeva di un colore conosciuto.. il colore delle persone che sembrano tutte uguali.. persone che parlano solo perché non sanno agire.. persone che sognano perché non sanno che la realtà può essere migliore…

Non voglio ne dilungarmi, ne tanto meno discriminare o accusare… La vita, soprattutto qua, è fatta anche di questo.. ma questo non vuol dire che sarà sempre così.. e questo non mi abbatterà assolutamente… se non mi fossi rialzato da piccolo dopo la prima caduta, non avrei mai imparato a camminare… e da allora ne ho fatta di strada…

Credo che questa piccola storia finisca qua… non ho avuto più contatti di nessun genere con la protagonista.. Voi che mi leggete potrete sicuramente capire… ma questo non vorrà dire che io smetta di scrivere..

A presto..

 
 
 

ancora un passo..

Post n°5 pubblicato il 13 Aprile 2009 da mavermax
Foto di mavermax

Spesso preferisco non immaginarmi il futuro.. spesso preferisco non aspettarmi niente dalla vita.. e spesso tutto quello che arriva è sempre una sorpresa… a volte una piacevole sorpresa... Come qualche giorno fa.. Nel bel mezzo dei preparativi per la pasqua.. nel travaglio delle valigie e nel cercare di non dimenticare niente.. in tutto questo.. sento che in msn è arrivata.. mi chiama.. iniziamo a stuzzicarci un po’.. iniziamo la nostra discussione tra il detto ed il non detto.. poi… poi arriva il momento di lasciarci.. un momento delicato.. non potremo “sentirci” per un paio di giorni.. ed allora lancio l’esca.. un appiglio… un desiderio.. le mando il mio numero di telefono..

All’inizio un piccolo silenzio.. poi appare la scritta “lo sto memorizzando”… sul mio volto appare un leggere sorriso.. un carezza attraversa il mio volto.. Come se nulla fosse accaduto, riprendiamo i soliti discorsi.. e mentre scriviamo sento arrivare un sms… un numero che non sconosco… leggo.. “Un bacio… p.s. puoi chiamare quando vuoi.. Desirè”

Lo leggo un’altra volta.. mentre continua a scorrere tutto quello che mi scrive.. e poi mi domanda: Ti piacciono le sorprese?.. e mentre le rispondo compongo il suo numero di telefono.. Msn rimane fermo.. le nostre voci coprono ciò che stavamo scrivendo… e stavolta le parole hanno una cadenza.. dei sorrisi.. degli ammiccamenti.. inizio a sentire il suo respiro.. le sue pause.. la sua risata piena.. Lo spettacolo inizia ad arricchirsi di nuovi personaggi.. inizia ad essere più intrigante.. più vero.. più solido..

Abbiamo parlato per più di un’ora.. ho dovuto chiudere.. avevo un aereo che mi aspettava.. delle valigie da chiudere.. ed una strada che iniziava ad illuminarsi.. Ci siamo scritti in questi giorni.. più tardi ci ritroveremo in msn… magari ci risentiremo e domani vi racconterò… se vorrete..

 
 
 

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