In questi giorni ha detestato molto scalpore la vicenda del “Love Boy Day International”, praticamente un giorno in cui si celebra l’Orgoglio Pedofilo. Il giorno in questione è il 23 giugno del 2007 e per pubblicizzare la cosa è stato realizzato anche un sito. Proprio il sito ha provocato una serie di lamentele, tanto che si è arrivato al punto che si è creata una sorta di “catena di San Antonio” sui vari blog. Risultato, l’iniziativa, che nessuno conosceva fino a quel momento, è stata talmente pubblicizzata che ora chiunque sa che in quel giorno ci sarà quella specie di celebrazione, anche gli stessi pedofili che non ne erano a conoscenza. Ma non finisce qui, perché il sito è stato oscurato dai provider italiani, ma è ancora presente sui server. Questa notizia è riportata come un successo dalle varie testate giornalistiche, dai blogghers e sul sito del ministero delle comunicazione.Non so un hacker, vi dico solo che mi è bastato andare su un sito di anonimato e inserire il link in questione. Risultato, la pagina è visibile anche in Italia. Se questo è un successo... Nei giorni precedenti, non avevo scritto nulla al riguardo, perché avevo il timore che questa iniziativa avrebbe portato solo pubblicità alla “celebrazione dei pervertiti”. Avrei preferito sbagliarmi, ma purtroppo sta capitando proprio questo. Ma poi mi spiegate una cosa, che senso ha firmare questa petizione per i diritti dei bambini, se poi ognuno di noi compra e va in giro con abiti e scarpe firmate proveniente dalla Cina e Indonesia e realizzate sfruttando i bambini¹?In questo mondo non si seguono più regole e mi sembra sempre di più una giungla. Avevano ragione i Guns n'Roses...
L’iniziativa di successo e i controsensi
In questi giorni ha detestato molto scalpore la vicenda del “Love Boy Day International”, praticamente un giorno in cui si celebra l’Orgoglio Pedofilo. Il giorno in questione è il 23 giugno del 2007 e per pubblicizzare la cosa è stato realizzato anche un sito. Proprio il sito ha provocato una serie di lamentele, tanto che si è arrivato al punto che si è creata una sorta di “catena di San Antonio” sui vari blog. Risultato, l’iniziativa, che nessuno conosceva fino a quel momento, è stata talmente pubblicizzata che ora chiunque sa che in quel giorno ci sarà quella specie di celebrazione, anche gli stessi pedofili che non ne erano a conoscenza. Ma non finisce qui, perché il sito è stato oscurato dai provider italiani, ma è ancora presente sui server. Questa notizia è riportata come un successo dalle varie testate giornalistiche, dai blogghers e sul sito del ministero delle comunicazione.Non so un hacker, vi dico solo che mi è bastato andare su un sito di anonimato e inserire il link in questione. Risultato, la pagina è visibile anche in Italia. Se questo è un successo... Nei giorni precedenti, non avevo scritto nulla al riguardo, perché avevo il timore che questa iniziativa avrebbe portato solo pubblicità alla “celebrazione dei pervertiti”. Avrei preferito sbagliarmi, ma purtroppo sta capitando proprio questo. Ma poi mi spiegate una cosa, che senso ha firmare questa petizione per i diritti dei bambini, se poi ognuno di noi compra e va in giro con abiti e scarpe firmate proveniente dalla Cina e Indonesia e realizzate sfruttando i bambini¹?In questo mondo non si seguono più regole e mi sembra sempre di più una giungla. Avevano ragione i Guns n'Roses...