Maxso's Blog

Emergenza rifiuti radioattivi


Nel 1987 l’Italia rinuncia al nucleare con un referendum istituito dopo il disastro di Chernobyl del 1986. A tutti può sembrare che la fine del nucleare in Italia sia dovuto alla psicosi della popolazione di avere un disastro simile a quello avvenuto nella centrale in Ucraina, ma la verità è che le nostre centrali avevano terminato il loro “ciclo naturale di vita”, ossia erano diventate degli impianti non gestibili economicamente e “stanchi” tecnicamente, quindi pericolosi.Le centrali sono chiuse, ma dalla loro entrata in funzione nel 1963 alla loro chiusura nel 1988, le 4 centrali italiane(Garigliano, Trino Vercellese, Latina e Caorso) hanno “prodotto” dei rifiuti radioattivi altamente pericolosi per oltre 3 mila anni. 
Dopo più di 20 anni non sappiamo ancora come smaltire le barre di plutonio e uranio. Nel 2003 il governo Berlusconi aveva pensato di creare un’isola radioattiva prima in Basilicata e poi in Sardegna, ma l’insorgere delle popolazioni locali ha frenato tutto. L’11 ottobre 2007 il ministro dello Sviluppo, Pierluigi Bersani, ha cercato di aprire un dialogo con le Regioni, spiegando che è necessario trovare un deposito unico nazionale. Per il momento, gran parte di questi “rifiuti” giacciono a bagno in vasche speciali a Saluggia, nei pressi di Trino Vercellese. Il problema è che i muri di contenimento sono crepati e il rischio di perdite di liquido è altissimo. Alcuni giorni prima di Natale, 17 barre d’uranio sono partite dall’ex centrale di Caorso per essere riprocessate nell’impianto di Le Hague, in Francia. Torneranno in Italia tra qualche anno. C’è ancora qualcuno favorevole alla riapertura delle centrali nucleari?PS: Qualcuno mi ha chiesto come risolvono il problema "rifiuti radioattivi" le altre nazioni(tipo gli Stati Uniti) che utilizzano il nucleare. Leggete il post "Dove vanno le scorie degli americani?" che scrissi un paio di anni fa.Aggiornamento 8 novembre 2008:Il programma "Report" ha parlato del problema nucleare nella puntata andata in onda il 2 novembre.