Maxso's Blog

Il magna magna della social card


Nella puntata del 5 aprile la trasmissione "Report" ha parlato della "social card". Avevo subito intenzione di scriverci un post per farvi constatare come delle volte indovino le previsioni(come con la faccenda Alitalia), ma il terremoto in Abruzzo ha fatto passare in secondo piano il "magna magna" della social card.Se guardate l'intera puntata(i due video di questo post), la prima cosa che si nota è il gran casino che si deve fare per ricevere questa "social card". Addirittura ci sono persone che una volta recatosi alle Poste, sono state mandate da un ufficio all'altro, un po' come Bud Spencer in una scena del film "Banana Joe". Dopo tutto questo casino, 140 mila beneficiari della social card hanno scoperto che la carta non era carica.Dopo questa piccola premessa, analizziamo quanto ci è costata la social card. Il ministro Tremonti ha inviato 1 milione e 300 mila lettere per informare il "povero" della nascita della social card. Ogni lettera è costata 30 centesimi per un totale di 400 mila euro dati alle poste. Per richiedere la social card il "povero" deve compilare il modulo ISEE. L'INPS ha delegato questo compito al CAF. Il CAF ha compilato 700 mila moduli, per ogni modulo si è beccato 20 euro. In totale fanno 10.500.000 euro.Passiamo ora al costo della carta di credito. Le Poste hanno venduto allo Stato 2 milioni di carte(ci sono anche quelle di riserva). Per ogni carta le Poste si è fatta pagare 1,09 euro. In totale fanno 2.170.000 euro. In pratica si sono prodotte 2 milione di carte per averle attive solo 517 mila, cioè  un terzo.Le Poste non ha prodotto in proprio le carte vendute allo Stato, ma le ha acquistate dal produttore "Mega Network". Alle Poste ogni carta è costata solo 30 centesimi. Non contenti, quelli delle Poste hanno deciso di aprire un call center a spese nostre. Ci lavorano 170 dipendenti con un contratto a tempo indeterminato da 1200 euro al mese. Senza i contributi, costoro ci costano 2 milioni di euro.Infine, ci sarebbe la società che guadagna sulle commissioni(caricare i soldi) della carta di credito, vale a dire "Mastercard". Questa società si è rifiutata di dire il costo delle commissioni. Una cosa è certa, grazie allo Stato ora ha 517 mila clienti in più. Facendo due rapidi conti e aggiungendo le spese di pubblicità e della formazione degli addetti, si arriva alla cifra iperbolica di 21 milioni di euro. Mi chiedo, invece di fare tutto questo casino, non era meglio dare questi 21 milioni di euro direttamente sulla busta paga delle persone con reddito minimo?