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Akkàdici


Tutto ebbe inizio in una giornata assolata di settembre, una domenica annoiata sin dalle prime luci dell’alba. L’unica svolta che poteva dare un senso a quelle 24 ore di fine estate era rappresentata dal giro in moto per le verdi colline umbre organizzato per il primo pomeriggio.  …Correva l’anno 2004. 
Un gruppo di perfetti sconosciuti si ritrovarono nella piazza del paese, tutti con le loro motociclette super cromate, dagli scarichi feroci e dai comandi avanzati. Nessuno conosceva nessuno, almeno direttamente, poi scoprimmo di abitare a pochi chilometri di asfalto l’uno dall’altro. La passione che ognuno di noi coltivava nel profondo dello stomaco fu il comune denominatore che diede l’input per quella che poi sarebbe diventata una droga di vita, una seconda famiglia stampata nel cuore. La vita da cani solitari stava per finire, l’esigenza di creare qualcosa che avesse dato un senso di gruppo rapì completamente i nostri cervelli.Con giusti presupposti e ottime intenzioni, iniziammo il nostro cammino come branchia biker di un moto club federale, ma capimmo fin da subito che quella non sarebbe stata la nostra strada, troppe diversità nell’intendere l’andare in moto e del concetto di fare gruppo, le regole federali non si sposavano assolutamente con i nostri ideali. Fu così che dopo poco prendemmo la decisione di creare qualcosa di nostro, qualcosa che ci avrebbe rappresentato in tutto e per tutto, una realtà le cui fondamenta rappresentavano i nostri istinti, il nostro credo ed i nostri ideali. Spinti dal sacro fuoco della convinzione e dopo aver ricevuto il consenso dai Lupi di Monteluco nostro gruppo di riferimento di zona, decidemmo di costituire quella che poi sarebbe diventata l’Associazione Culturale Akkàdici. Capimmo fin da subito che la strada da percorrere sarebbe stata lunga ed impegnativa, ma quando si hanno le motivazioni giuste tutto può accadere.Così iniziò la nostra seconda vita, una vita fatta di dedizione al gruppo, fatta di rinunce e di regole da rispettare, ma sono le nostre regole e rispettarle è divenuta una questione d’onore.  Ed arriviamo ad oggi. Dopo 4 anni di chilometri, dopo 4 anni di asfalto e lunghe nottate, il gruppo ha ricevuto parere favorevole per avviare il percorso da FREE GROUP. Un altro scalino salito e molti altri più impervi e scomodi da salire, ma si sa……volere è potere.Per noi Akkàdici, il senso del rispetto e della fratellanza è insito e radicato nel sangue che ci scorre nelle vene, portare i nostri colori in giro per la nazione è motivo di orgoglio e soddisfazione.   With Respect. Gli Akkàdici