Creato da ChiaraLed il 22/01/2008

Chiaroza

Una cacata di blog

 

I negri hanno il pisello grande.

Post n°372 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da ChiaraLed

Oh, ma voi lo sapevate che gli americani sono tutti dei grassoni biondi patiti del Mc Donald, che girano con gli stivaletti a punta e gridano a ritmo cadenzato “Iu es ei! Iu es ei!”, che le tedesche dopo i venticinque anni si sformano e da sellerone diventano pachidermi e la loro massima espressione di moda sono le Birkenstock con i calzini di spugna?
Che francesi sono teste di cazzo snob e girano con una baguette sotto il braccio, una in culo ed il basco in testa, che le brasiliane sono dei grossi culi sodi ambulanti e ballano benissimo la samba, che gli italiani sono mafiosi, si abbuffano di pizza e sono abili suonatori di mandolino? Lo sapevate che gli omosessuali sono tutti simpaticissimi, si siedono incrociando le gambe, camminano con le chiappe strette, posseggono uno spiccato gusto per gli abbinamenti fashion? Al nord poi girano tutti cantando “Va pensiero” con un fazzoletto verde al taschino, abitano in grigie città fumose e sono tutti dei piccoli Stakhanov che boccheggiano immersi nella nebbia, al sud invece nessuno ha voglia di fare un cazzo, da Roma in giù parlano tutti con cadenza napoletana, sono persone semplici e hanno sempre il sole.
Ah sì, dimenticavo di dire che Venezia è bella ma non ci vivrei mai.


Bene, se non sono stata colpita da un attacco idiosincratico con tanto di spasmi muscolari, defecatio isterica e secchezza delle fauci dopo aver scritto io stessa questa accozzaglia di stereotipi già noti ai più, direi che posso cavarmela anche in mezzo a tante altre cacate che mi/ci vengono propinate dalla mattina alla sera, ovunque.
Ora, con permesso, vado a farmi un tè caldo.

A quanto pare lo si può bere anche dopo le cinque.

 
 
 

Disagio, dal latino "dis-adiacens".

Post n°371 pubblicato il 22 Ottobre 2012 da ChiaraLed

Quando ero piccola, e per piccola intendo dai sei ai dieci anni, ricordo che il mio incubo ricorrente era quello di ritrovarmi nel cortile di scuola durante la ricreazione, vestita di tutto punto ma con ai piedi le pantofole. Probabilmente quella era la massima sensazione di disagio che la mia giovane mente fosse in grado di partorire.
Progredendo anagraficamente, il disagio che risiedeva in quelle pantofole si è trasferito in un water in mezzo alla strada con una me a brache calate sedutaci sopra, poi in un'interrogazione dove non sapevo rispondere a nessuna domanda, in un esame fallito di fronte ad una platea di gente allibita, in un calzino bucato mentre una commessa mi aiutava a provare una scarpa, in un silenzio perplesso durante una battuta che reputavo geniale.
E via dicendo, insomma.
Solo l'altro giorno, trovandomi di fronte ad alcune cartelline ricolme di miei disegni risalenti ai tempi del liceo, aprendole e sfogliandole, impolverandomi le dita con certi vecchi ricordi, ho pensato che oggi, a venticinque anni, proverei meno disagio a farmi vedere seduta su un cesso in mezzo alla piazza, con i calzini bucati e ai piedi delle ciabatte, il tutto di fronte ad una platea allibita mentre fallisco un esame sciorinando battute pessime creando il gelo piuttosto che davanti ad una persona, intimamente, parlando in maniera brillante e con le scarpe ai piedi ma con quei disegni di merda in mano.

 
 
 

Come potrei intitolare questo post? Mh, poi vediamo.

Post n°370 pubblicato il 09 Ottobre 2012 da ChiaraLed

Una delle parole che mi sta più sul cazzo in assoluto, seconda solo a “dietapoveradicarboidrati”, è “vediamo”.
È per eccellenza il leitmotiv dell'arte di procrastinare, la scusa finto-garbata per lasciare in sospeso il brutto ma gentile a cui non si ha il coraggio di dare un rifiuto secco per paura di vederlo penzolare da una trave, il biglietto numerato per far mettere in coda che non merita priorità, il motto di Stevie Wond... ah, no.
A me non piace “vedere”, mi fa sentire come una vacca con lo sguardo ebete che attende il tanto desiderato passaggio del treno.

 
 
 

Sciatta

Post n°369 pubblicato il 27 Luglio 2012 da ChiaraLed

Prefazione
Tralasciando il fatto che mi sto facendo una discreta e opinabilissima cultura di Forum e tanti altri bei programmi di merda, non uscire e vedere gente per svariati giorni di seguito ha del positivo: sto vivendo il dimenticato piacere dell'abbrutimento. 

Elogio alla sciatteria

Il potermi permettere di girare per casa sfatta come un calzino vecchio ha un qualcosa di idilliaco e maGGico.
Quotidianamente tendo ad avere abbastanza maniacalità nel curare il mio aspetto (nonostante i risultati comunque deludenti), perdo un sacco di tempo ad abbinare colori ed accessori, mi impegno a sfumare ombretti e a tirare righe il più perfette possibile con l'eyeliner, sto attenta a mettermi il rossetto dentro il contorno labbra onde evitare di assomigliare ad una battona da sbarco, abbino addirittura le mutande ai calzini se il ciclo settimanale delle lavatrici me lo permette.
Chi me lo fa fare quando posso godermi giorni e giorni di eremitaggio?
Quindi propongo un encomio allo smalto scrostato in stile Piazza Verdi (BO), alla leggera ricrescita dei peli sulle gambe, alla faccia senza cipria, alla bocca fresca e senza gloss collosi sopra, ai capelli arruffati con qualche mollettina sistemata in maniera barbara, alle maglie di merda indossate rovesce, alle mutande di serie B ed ai piedi scalzi.

Postfazione
Ok. Rileggendo il tutto mi sono appena resa conto di farmi discretamente schifo. Domani mi depilo tutta la superficie depliabile disponibile, vado dalla parrucchiera e mi vesto così bene che nemmeno Enzo Miccio potrebbe farmi degli appunti.
E poi niente, mi butto sul divano e guardo Forum.

 
 
 

Alla fine l'ho fatto

Post n°368 pubblicato il 25 Luglio 2012 da ChiaraLed

"Cosa fai stasera?"
"Scrivo un po' sul blog"

Detto ciò ho preso in braccio come un bambino il mio portatile, me lo sono portata sul lettone, ho dato il comando "play" ad un video soporifero circa la cosmesi e le oscene mode Teutoniche in fatto di abbigliamento ed ho preso sonno come una povera cretina dopo n° di minuti: 2.
Alle nove di sera. Anzi, forse anche prima. 
Mi sono svegliata di soprassalto circa un quarto d'ora fa non capendo assolutamente che ora fosse, dove mi stessi trovando, perché stessi dormendo con un computer al mio fianco e perché avessi la coscia sinistra ricoperta totalmente dallo stampo della texture grossolana della coperta all'uncinetto.

L'unica risposta che mi sono riuscita a dare nell'immediato è che molto probabilmente sono fatta della stessa sostanza di cui sono fatte le Vigorsol.

 
 
 
 

SHINYSTAT

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 27
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ChiaraLedmaresogno67cassetta2liberamenteSciantosavaleriodifranconriellozvitaangSensoloIomirko83kcolucilubopoascaso1974easy_79L_IMBIANCHINO1865kya_68
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963