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Post N° 216
Post n°216 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da mediareport
Durissimo attacco al direttore della corazzata di via Solferino
Il direttore del “Corriere della Sera” ormai si barcamena tra un governo per il quale fece la famosa scelta (l’”endorsement”) e la devastante sensazione della prossima fine di questa maggioranza. Ormai sulle pagine della corazzata di via Solferino le critiche a Prodi sono quotidiane, insistite, variegate. E Lerner lo ha attaccato oggi a Milano, ad un incontro della lista di Rosy Bindi per il Partito Democratico (dove peraltro Lerner è candidato). “In Italia - ha detto - i direttori di giornale sembrano rispondere più di responsabilità politiche che dei loro risultati di vendita. Io trovo che di fronte ai propri azionisti un direttore risponde del suo prodotto, della sua qualità e delle sue vendite. Mi risulta che, da quando è direttore Paolo Mieli, le vendite del ‘Corriere della Sera’ hanno sempre il segno meno. Poi dopo si ragiona anche di politica. Invece in Italia abbiamo proprietari di giornali ai quali interessa molto poco quanto vende il giornale, se fa utili o non fa utili, perché i soldi li fanno altrove. Il giornale gli serve a condizionare la politica”.
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