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I pazienti "difficili"

Post n°63 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da thecityhunter

Ci sono alcune cose che mi preme dire. Questo spero a favore delle persone che soffrono per qualche malattia incurabile o cronica, e che credo abbiano il diritto di essere massimamente informati. 

Mi occupo da anni ormai di malati cronici, soprattutto dei pazienti difficili, pazienti spesso che nessuno vuole, diciamo così. Parliamo ad esempio dei malati di cancro o di dolore cronico. Purtroppo sappiamo tutti come persone che soffrono di questa malattia debbano affrontare problemi legati ai medici e alla medicina "ufficiale". Quello che racconto preendetelo con le pinze, voglio solo dare spunti di riflessione. Sono solo uno psicologo, non un medico.

Ho visto pazienti con il cancro. Tutti conosciamo il travaglio di queste persone, persone che a volte riescono a guarire, a volte purtroppo sembrano destinate a non farcela; ma arrivare alla propria fine in maniera degna credo sia un diritto dei malati; ed un dovere da parte dei medici consentirlo. Sono stupito dal fatto che non si parli abbastanza del corretto ruolo dello psicologo nella gestione di questa malattia e di queste persone.

Lo psicologo non è il medico dei matti. Lo psicologo è un professionista che si occupa del modo di pensare e del comportamento delle persone. Lo psicologo di oggi ha a disposizione modelli e dati presi da altre scienze come la medicina o le neuroscienze. Oggi, guardandoci dentro con metodiche come la risonanza magnetica o la tomografia ad emissione di positroni sappiamo qualcosa in più di quello che succede nella testa e nella mente di una persona. Questo ci porta a capire qualcosina di più e a farci domande si spera sempre più mirate sul come e perchè noi funzioniamo, fisicamente e psicologicamente.

Ho avuto la possibilità di far praticare tecniche di meditazione a persone con il cancro. In alcuni casi abbiamo avuto (prendetelo con le pinze) remissioni della malattia apparentemente non spiegabili da altre metodiche, o comunque un grado di serenità maggiore nelle persone affette da disperazione che ha per quanto possibile preso il posto dell'ansia e della depressione. Queste cose sono studiate scientificamente (chissà perchè invece in Italia invece anche al sottoscritto hanno messo i bastoni tra le ruote ed il lavorarci sopra è reso difficoltoso....) ed i risultati sono recensiti e pubblicati sulla serissima banca dati di Medline, consultabile non solo da specialisti ma da tutti.

I dati sembrerebbero far pensare a possibili regressioni di alcuni tumori, di possibili guarigioni in alcuni casi, un allungamento della vita rispetto a quanto atteso, e comunque, una diminuzione degli stati ansiosi e depressivi in questi pazienti.  E scusate se e' poco. Ripeto per non dare false speranze, sono dati scientifici pubblicati ma che allo stato attuale delle conoscenze vanno presi con le pinze. Ma chi ne ha bisogno deve conoscerli e deve riflettere con la propria testa. Ritengo sia diritto dei malati essere informati su tutte le metodiche conosciute e sperimentate, ed un dovere da parte dei medici e operatori informare su tali possibilita'.

Data la posta in gioco (in genere la propria vita) si capisce benissimo perchè molte persone si rivologono ad altre medicine. Ma attenti, diffidate da coloro i quali promettono guarigioni miracolose sapendo di non poterle realizzare ed hanno il solo scopo di arricchire le proprie tasche. Informatevi sempre su tutto.

Le tecniche come quelle di meditazione sono state studiate e le stiamo approfondendo. I costi sono assolutamente irrisori se non a costo zero perchè ognuno impara ciò che riesce e lo applica quando può o quando vuole. Non fatevi imbrogliare.

Io lavoro nel mio campo cercando sempre di spiegare alle persone quello che è possibile e quello che si sa fare. Se c'è la volontà di fare qualcosa, a volte si può andare più avanti di quello che si crede. Io almeno lavoro così;  e scusate se mi permetto, ma posso avere rispetto per me stesso.

 
 
 
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Un blog di: thecityhunter
Data di creazione: 26/09/2007
 

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