Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Maggio 2012

L'iCONGIURATO

Post n°1758 pubblicato il 18 Maggio 2012 da MacRaiser

"E' del resto evidente la ragione ultima per cui Jobs può essere per l’industria editoriale il salvatore della patria mentre Bezos no. Il primo è un geniale costruttore di macchinette elettroniche, il secondo è un commerciante che già ora condiziona pesantemente la distribuzione fisica dei libri." - Massimo Mantellini, 29 Gennaio 2010.

"In breve, Apple non ha tentato di guadagnarsi il pane attraverso gli eBook in una leale competizione con gli altri rivenditori in un mercato aperto; ha invece ‘ottenuto il suo obiettivo invitando alla collusione i rivenditori [...] accordi collettivi tra le parti coinvolte, al fine di ottenere una lievitazione collettiva dei prezzi degli eBook; una cospirazione cui Apple ha preso parte intenzionalmente e scientemente." - Giudice Denise Cote, 15 Maggio 2012.

Chissa' se prima o poi qualcuno dei suoi lettori chiedera' conto a questo emerito Solone del web, del tiepido plaid di omerta' steso sulla ben documentata opera di corruttela e distorsione esercitata dal geniale costruttore di macchinette Steve Jobs ai danni del mercato editoriale tutto: ignari consumatori in primis. E magari lo invitera' a produrre quella minima prova di onesta' intellettuale costituita dal ripapparsi a colazione giusto qualcuno dei monumentali granchi presi durante gli anni.


 
 
 

STAY GANGRY

Post n°1757 pubblicato il 17 Maggio 2012 da MacRaiser

 "In breve, Apple non ha tentato di guadagnarsi il pane attraverso gli eBook in una leale competizione con gli altri rivenditori in un mercato aperto; ha invece ‘ottenuto il suo obiettivo invitando alla collusione i rivenditori, piuttosto che competendo in modo indipendente.’ […] Infine, la presciente predizione di Jobs al lancio dell’iPad che i prezzi degli eBook per i consumatori sarebbero stati ‘tutti uguali’ e le altre citazioni di Jobs, Murdoch e Sargent si combinano per fornire ampia comprovazione dell’esistenza di accordi collettivi tra le parti coinvolte, al fine di ottenere una lievitazione collettiva dei prezzi degli eBook; una cospirazione cui Apple ha preso parte intenzionalmente e scientemente." - Melablog.

A quanto pare quando all'epoca dei fatti -due anni fa e passa- parlai di "tassa Apple", avevo ragione da vendere. Perche' oggi risulta ufficialmente comprovato dalle evidenze documentali che Steve Jobs convinse personalmente gli editori a complottare per violare la legge e fottere in questo modo Amazon insieme a noi consumatori. La contropartita della cospirazione -oltre a quella di riuscire ad estromettere illegalmente il fastidioso e piu' abile concorrente dal mercato, creando cosi' un monopolio di fatto sul modello di quello iTunes per la musica- era accaparrarsi una sugosa fetta del guadagno cosi' illecitamente accumulato. Certo, quando queste porcate le faceva Bill Gates negli anni '90, noi utenti Mac lo accusavamo apertamente di usare metodi da gangster. Ma immagino che sia gia' in allestimento la categoria del gangster differente.


 
 
 

AUTOREVOLAZZ

Post n°1756 pubblicato il 16 Maggio 2012 da MacRaiser

"Disponibile un aggiornamento di sicurezza per correggere alcune vulnerabilità e che porta Quicktime 7 per Windows alla versione 7.2.2. Le vulnerabilità individuate nella versione per Windows non hanno nulla a che fare con la versione per OS X." - Macity.

Mauro Notarianni, dall'alto della sua expertise di autore di sagaci tutorial -che giusto un annetto fa ci spiegavano per filo e per segno come OS X, grazie alla sua magica e rivoluzionaria password da amministratore, non avesse affatto bisogno di antivirus e come fosse perfettamente al sicuro da qualunque tipo di malware- ci informa ora che sul sito ufficiale di Apple hanno scritto un mucchio di cazzate. Adesso si che mi sento al sicuro.


 
 
 

THE FINAL INPATCH

Post n°1755 pubblicato il 16 Maggio 2012 da MacRaiser

Ieri Cupertino ha turato la bellezza di diciassette falle in Quicktime 7.7.2. Vulnerabilita' che, come ampiamente dimostrato, sono piu' che potenziali veicoli di diffusione di malware. "E che c'e' di strano? Ottimo!", diranno in coro i fanboccioni, gia' pronti a scattare in piedi per la standing ovation seguita a ruota dalle piu' vive felicitazioni per l'efficiente solerzia della mela. Peccato che la patch al momento sia stata rilasciata solo per i sistemi Windows. Difficile immaginare evidenza piu' solare del fatto che ormai per Apple il Mac e' poco piu' di un impaccio.


 
 
 

I SOLITI iGNORRI

Post n°1754 pubblicato il 15 Maggio 2012 da MacRaiser

"Apple ha rilasciato oggi un aggiornamento sicurezza per Leopard. Si tratta del primo update per questa versione del sistema operativo da poco meno di un anno. Mac Os 10.5 non era stato più aggiornato da poco prima del lancio di Lion. La presentazione dell’aggiornamento di sicurezza giunge, forse non a caso, a margine delle sottolineature giunte da diverse parti sulla scelta, fino a ieri perseguita meticolosamente da Apple, di sospendere ogni tipo di aggiornamento, sicurezza inclusa per sistemi operativi di due generazioni precedenti. Secondo alcuni osservatori questa strategia, sommata alla persistenza in esercizio di un numero significativo di sistemi operativi obsoleti, contribuisce ad accrescere i rischi in generale per tutti gli utenti. A titolo di paragone, Microsoft offre supporto di sicurezza ai sistemi operativi per almeno cinque anni dal loro rilascio; seguendo le attuali tabelle di marcia per gli upgrade di Mac Os,  Apple corre il rischio di cessare il supporto per sistemi operativi rilasciati solo due anni prima." - Macity.  



Allora ricapitoliamo: dopo aver lasciato aperta una falla per ben sette mesi, consentendo -causa soprattutto la bugia recidiva dolosamente propalata da Cupertino sulla sedicente immunita' del Mac rispetto ai malware- che venisse trasformata in breccia e in questo modo oltre 600.000 Mac ne venissero infettati, Apple corre finalmente ai ripari. Corre si fa per dire ovviamente, perche' per portare a termine l'erculea impresa, ci sono voluti ben 4 (se la memoria non mi tradisce, ma tenere il conto e' dura) aggiornamenti rilasciati nel ragguardevole arco di tempo di 40 giorni. Fine della paura, allora? Non proprio: l'ennesimo aggiornamento Apple non risolve il problema, ma solamente: "rimuove le varianti piu' comuni". E quelle un po' "meno comuni"? Ciccia. Dopodiche', tanto per rassicurarci sulle sue rivoluzionarie soluzioni, Apple non trova di meglio da fare che spegnerci Java. Geniale. Mi figuro i milioni di dollari in ricerca e sviluppo buttati senza risparmio nell'impresa di escogitare una brillante idea come questa. Tutto per proteggere noi utenti Mac; perche' Apple ha a cuore il nostro benessere e si preoccupa per noi, quasi come una mamma direi. E a questo confortevole pensiero gia' sento che s'allontana quell'antico ma mai sopito brivido di salutare ribrezzo e disprezzo per tutto cio' che somiglia anche lontanamente a un antivirus. L'esatto opposto del caldo (e ora rinnovato) senso di sicurezza che magicamente pervade all'istante chi acquista un prodotto con la mela sopra.


 
 
 

CUPERTINO NO NEVADA

Post n°1753 pubblicato il 14 Maggio 2012 da MacRaiser

"Apple manda avanti il suo business con gli standard etici più elevati" - Apple Inc.



"Cio' che accade è che aziende come Apple, che hanno la possibilita' di registrarsi qui e di aprire un piccolo ufficio o un deposito per approfittare della struttura fiscale, lo fanno; ma fanno poco altro. Poi c'e' la questione dell'equita' fiscale. Una compagnia come Apple puo' costruire una dependance qui, creare pochi posti di lavoro e pagare praticamente nulla in tasse, mentre le industrie residenti, in particolare quelle basate sul gioco, pagano molto di piu' e sostengono l'economia. E' giusto, questo?" - Las Vegas Sun.



Pare che neppure dalle parti di Reno -Nevada- la stronzata degli "standard etici" di Apple abbia convinto.




 
 
 

L'iCONOCASTA

Post n°1752 pubblicato il 13 Maggio 2012 da MacRaiser

"Nei mesi scorsi abbiamo parlato più volte di una linea di action figure dedicata a Steve Jobs, e realizzata ad Hong Kong, non entrata mai in produzione a causa del veto da parte della Apple e della famiglia dell’ex CEO. Malgrado questa vicenda, in Giappone hanno fatto orecchie da mercante, producendo una nuova action figure di Steve Jobs. Vedremo se Apple farà sentire nuovamente la sua voce per bloccarne le vendite" - iPhoneItalia.

Non ch'io voglia incoraggiare certi patetici atteggiamenti da fanboccione col giobbetto apotropaico scaccia babau dell'incombente trentaennesimo compleanno sul comodino, ma qui non si tratta semplicemente di pupazzi. Per esempio: chi sa dirmi un solo motivo al mondo per il quale ad Apple dovrebbe importare una sega del fatto che qualcuno attorno al globo terracqueo fabbrica e vende statuette-santino di Steve Jobs (ammesso che non voglia fabbricarle lei stessa in esclusiva il che spiegherebbe tutto)? Non e', all'opposto, tutta pubblicita' gratuita? Di piu': correggetemi se sbaglio, ma la buonanima fu mica costretto -canna alla tempia- a diventare personaggio pubblico, giusto? E allora, c'e' qualcuno che sa farmi il nome di un altro personaggio pubblico -vivente o no; politico, religioso o mediatico fa lo stesso; maschio o femmina; adulto oppure bambino- del quale viene proibita, pena pesanti intimidazioni e ritorsioni da parte di una delle piu' ricche e potenti famiglie del globo, la normale riproduzione in forma di figura in scala? Se state per scrivere "il Papa", vi fermo subito: attorno al Vaticano e' letteralmente pieno di negozi che espongono statuette del genere e ch'io sappia nessun pontefice s'e' mai sognato di porre divieti: tutto l'opposto, semmai. La questione e' semplice: questa odiosa censura iconoclasta da regime totalebano viene praticata solo e soltanto per l'immagine del personaggio pubblico Steve Jobs. E allora chiedo ancora: e' possibile, e lecito, e' giusto vietare di disegnare, scolpire o raffigurare in qualche modo un concetto, oggetto o una persona, in un paese libero? E' mai possibile che in sistemi che si autodefiniscono "democrazie avanzate", quali il Giappone o gli USA o (si fa per dire) l'Italia, si tollerino questo genere di prepotenze, questi veri e propri soprusi e ricatti? Oppure cio' che oggi e' riuscito a Steve Jobs e famiglia -solo e soltanto in virtu' dei suoi tantissimi denari- d'ora in poi potra' costituire precedente e dobbiamo aspettarci che domani venga emulato dal politico e/o dal ricco e potente di turno, magari puntando piu' in alto, non piu' alle imitazioni inanimate, ma a quelle in carne ed ossa, cosi' da poter togliersi finalmente dalle scatole l'incomoda insolenza della satira


 
 
 

RISOLAZIONARIO

Post n°1751 pubblicato il 13 Maggio 2012 da MacRaiser

"Apple cambia nome da 'iPad 4G WiFi + 4G' a 'iPad WiFi + Cellular' in molti paesi dopo le critiche a livello internazionale." - 9to5.



Eppure anche in Italia tutti sanno che "bugiarda" non si scrive  con 4G.
 

Clicca per ingrandire

 
 
 

L'UOMO CON L'HARMONY

Post n°1750 pubblicato il 12 Maggio 2012 da MacRaiser

"La controversia era partita (nel 2004 ndr) dalla distribuzione di Harmony, tecnologia software realizzata da RealNetworks, società con base a Seattle. Che avrebbe permesso a tutti gli utenti registrati di scaricare un qualsiasi brano per poi trasferirlo su dispositivi multimediali portatili come iPod. Per l'azienda di Cupertino sarebbe stato un vero disastro. Il blocco da parte della Mela non era andato giù a utenti di iTunes come Thomas Slattery, che aveva denunciato l'azienda per abuso di posizione dominante sul mercato. Gli avvocati ora coinvolti nella class action hanno messo in piedi il sito web ipodlawsuit.com, per raccogliere tutto il materiale informativo a disposizione dei possessori di iPod." - Punto Informatico.

"La calma e' la prima qualita' per un uomo d'affari." - Armonica.


 
 
 

QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL COOK

Post n°1749 pubblicato il 11 Maggio 2012 da MacRaiser

Riprendo il tema del post di ieri per aggiungere qualche nota a margine:
  1. Se Apple per il sesto anno di fila annuncia  e autorizza  provvedimenti e ispezioni dentro Foxconn -mentre al contempo Foxconn illustra alla stampa quali saranno i prossimi investimenti con relativo aumento di costi per Apple Inc (la quale ufficialmente e ufficiosamente tace, quindi acconsente)- e' tutto sommato comprensibile che nell'immaginario collettivo del redattore medio di para-siti della mela ormai si considerino le due aziende sostanzialmente come una.
  2. A dispetto del primo punto, restano al momento oscure le motivazioni del prolungato silenzio di Cupertino in merito ai succitati investimenti e aumenti di costi per alzare i livelli dei salari da fame agli operai cinesi di Foxconn. Cosi' come resta oscura la ragione dell'arrogante sicurezza mostrata in pubblico dal CEO di Foxconn riguardo le intenzioni di Apple. A meno -come ho scritto ieri- di non voler considerare quello di Terry Gou un astuto bluff nei confronti di Tim Cook ed Apple. Oltre che un abbraccio potenzialmente letale, naturalmente.
  3. Considerati i punti uno e due, salta all'occhio il notevole aumento della pressione esercitata per migliorare le condizioni degli operai cinesi sfruttati da Apple/Foxconn, indubbio risultato del crescere di quella dei media e dell'opinione pubblica. Il fatto sorprendente, pero', e' che questa pressione sembra fare forza nella direzione apparentemente sbagliata: piuttosto che spingere da Apple verso Foxconn, sembra sempre piu' premere da Foxconn verso Apple.

 
 
 

SHALL WE MANCE

Post n°1748 pubblicato il 10 Maggio 2012 da MacRaiser

"Il capo di Foxconn Terry Gou non ha fornito cifre, ma il suo gruppo ha subito ingenti spese per combattere la percezione che i suoi grossi impianti in Cina sono "sweatshops", luoghi di sfruttamento di milioni di lavoratori. -Abbiamo scoperto che il miglioramento delle condizioni di lavoro non e' un costo. E' una qualita' in piu' per competere. Credo che Apple sia d'accordo con noi su questo, e percio' divideremo i costi iniziali-" - Reuter.

Mica scemo questo Gou. Il suo bluff rischia di reggere e Apple, per una volta, rischia di dover davvero stirare le braccine da multimiliardaria per allungare qualche spicciolo agli operai che da anni sfrutta per farsi straricca. Oppure Tim Cook dovra' trovare in fretta un modo per trarsi d'impaccio senza fare una figura di guano mondiale.


 
 
 

L'ONERITA SOCIETA'

Post n°1747 pubblicato il 09 Maggio 2012 da MacRaiser

"Georges Schmit, direttore esecutivo del Luxembourg Trade and Investment Office di San Francisco, ha inviato una lettera al Times in cui difende apertamente Apple sulle scelte fatte e sottolinea come effettivamente non stiano commettendo nulla di illegale. La lettera focalizza la propria attenzione su alcune affermazioni secondo le quali il Lussemburgo avrebbe promesso alla società di Cupertino (ed altre realtà) basse tasse se gli scambi fossero avvenuti all’interno del paese. Queste parole avrebbero lasciato immaginare che Apple stesse letteralmente eludendo miliardi di dollari di tasse. Secondo il direttore le operazioni effettuate in Lussemburgo dalla società Americana e da altre aziende “non sono state incentivate dallo stato ed il pagamento inferiore è dovuto ad una combinazione” dei seguenti fattori: a) Normativa Europea applicabile alle transazioni transoceaniche tra imprese ed utenti. b) Un ottimo funzionamento del mercato interno all’Unione Europea che permette di effettuare transazioni con gli altri 26 paesi membri senza dover pagare troppe tasse aggiuntive. c) Il basso valore della tassa sul valore aggiunto (VAT), circa il 15/25% del valore totale, presente nei 27 paesi dell’UE. In questo modo iTunes S.à.r.l. guadagna circa 15 centesimi per ogni euro speso nei servizi di iTunes." - iPhoneItalia.

"Luxembourg for Business (LFB) è stata fondata nell'aprile 2008 per iniziativa del Ministero dell'Economia e del Commercio Estero, il Ministero delle Imprese Piccole e Medie Imprese e Turismo, la Camera di Commercio, l'Ufficio du Ducroire, il credito nazionale uno Investment Corporation (SNCI), la Camera dell'artigianato e la Federazione delle imprese del Lussemburgo (FEDIL). Basandosi sui punti di forza dei partner pubblici e privati, Lussemburgo for Business opera come agenzia di promozione del commercio e mantiene contatti con gli Uffici del Lussemburgo Trade & Investment, le sue ambasciate, Generali Consolato Onorario Consolati, e altre reti di promozione internazionali, come ad esempio la Camera bilaterale Commercio del Lussemburgo per promuovere attività outbound." - L.T.I. Luxembourg For Business.

"In Lussemburgo non solo le aliquote fiscali sono le piu' basse, ma le regole permettono flessibilita' di strutturazione e consolidamento. Oltre ad avere la piu' bassa aliquota IVA (15%) nella UE ed oneri sociali sui dipendenti molto competitivi, gli specifici sgravi fiscali di settore in materia di proprietà intellettuale hanno contribuito a fare del Lussemburgo un paese assai interessante. Tra i vantaggi unici e specifici del Lussemburgo per la creazione di Intellectual Property e la gestione sono un 80% di esenzione dalle imposte sui redditi generati dall'utilizzo commerciale o plusvalenze dalla vendita di Intellectual Property, con esenzioni complete di IP dal valore netto delle imposte." - L.T.I. Luxembourg For Business.



Sbugiardate le ridicole panzane e le carpiate sugli specchi del direttore di Luxembourg Trade and Investment -ovvero Luxembourg for Business- torno ad insistere su quella che e' la questione secondo me fondamentale: affermare -come fa Apple- che una canzone appena comperata da me, qui col mio Mac/iTunes a Roma, e' stata acquistata in Lussemburgo, e' una bugia escogitata per non pagare le tasse italiane, si o no?


 
 
 

UN POCO TARDI

Post n°1746 pubblicato il 09 Maggio 2012 da MacRaiser

"Kaspersky: Apple ha 10 anni di ritardo rispetto a Microsoft nella sicurezza  - Il polverone alzato da Flashback, il malware che ha infettato decine di migliaia di Mac, non accenna a depositarsi. Anzi ogni giorno giungono notizie, dichiarazioni e illazioni sul modo con cui Apple ha affrontato il primo vero attacco alla sicurezza dei suoi utenti. Il volume più elevato risuona, probabilmente non a caso e probabilmente non del tutto in maniera disinteressata, dall'interno delle sedi delle società che si occupano di fare business sulla necessità di tutela degli utenti di computer." - Macity, 26 Aprile 2012. 

"Apple deve rivedere le politiche di supporto dei sistemi operativi? - Il nuovo OS X 10.8 Mountain Lion arriverà alla fine di quest’estate; poiché Apple supporta tipicamente solo le ultime due versioni del sistema operativo, questo modus operandi potrebbe mettere a rischio sicurezza gli utenti di un sistema molto diffuso e recente come Mac OS X 10.6.x  Snow Leopard. Alcuni osservatori si chiedono se Apple non debba cambiare e prendere spunto da Microsoft, la quale supporta i sistemi operativi consumer e business per almeno cinque anni e s’impegna a fornire vulnerabilità concernenti la sicurezza per dieci anni." - Macity, 8 Maggio 2012. 

A quanto pare non dovranno trascorrere (altri) dieci anni perche' perfino i redattori di una testata fanboiarda come Macity -che quotidianamente si occupa di fare business sulla necessita' di tutela della immagine di Apple- si sveglino e comincino a mettere in dubbio la teoria del diabolico complotto dei malefici produttori di antivirus contro il Mac.


 
 
 

IL LAVORO RENDE STILE LIBERI

Post n°1745 pubblicato il 08 Maggio 2012 da MacRaiser

Esiste il lavoro ed esiste il lavoro della tua vita. Il tipo di lavoro pieno delle tue impronte digitali. Il tipo di lavoro che non comprometteresti mai. Per il quale sacrificheresti un weekend. In Apple puoi fare quel tipo di lavoro. Le persone non vengono qui per vincere facile. Vengono qui per nuotare nell'acqua alta. Vogliono che il loro lavoro porti a qualcosa. Qualcosa di grande. Qualcosa che non potrebbe succedere altrove. Benvenuto in Apple.” - Melamorsicata.




Attitudini natatorie a parte, in effetti e' stato un gran bel balletto.


 
 
 

Suggerimento Automatico Rilevanza Commenti

Post n°1744 pubblicato il 07 Maggio 2012 da MacRaiser

A quasi un anno da quando ho mandato Zuckerberg allegramente a cagare, c'e' ancora chi me ne chiede il motivo. La screenshot qui sotto spiega tutto, sebbene in effetti non ce ne sia veramente bisogno. Come il piu' disperato degli assuefatti fingiamo ostinatamente di no, ma tutti sappiamo perfettamente cosa e' in realta' Facebook.




 
 
 

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ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

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MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


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Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

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Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

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