PATTYMI CHIAMO PATRIZIA E QUI PARLO UN PO' DI ME.IL MIO BLOG DESCRIVE ME E I MIEI SENTIMENTI A VOLTE REPRESSI........ |
AL MIO PAPA'
Dignitoso, silenzioso, attorniato dalle persone che amavi.
E io mi sono ritrovato ad accarezzarti come da molti anni, forse troppi, non facevo.
Ed ho pianto.
Avrei dovuto essere contento e invece piangevo.
Contento perchè sei riuscito a terminare i tuoi giorni come hai sempre voluto.
Perchè non sei stato relegato in un letto di ospedale a soffrire e vegetare.
Perchè fino all’ultimo hai potuto ragionare.
Non avresti sopportato l’immobilità, i pannoloni, i cateteri e, soprattutto, non avresti accettato la decadenza della ragione.
Ma cosa vuoi, si pensa sempre di essere pronti, ma in fondo non lo si è mai abbastanza.
Sono però fiera ed orgogliosa di averti avuto come padre e spero che i miei figli possano dire altrettanto di me.
Sei stato un buon padre. Mi hai trasmesso i valori fondamentali in cui credere e mi sei stato di esempio.
So che non leggerai mai queste poche righe, ma volevo comunque ringraziarti.
Grazie papà per tutto quello che hai rappresentato e per tutto quello che hai fatto.
Questa mattina il cielo era coperto di nuvole, come se fosse anch’esso triste e premonitore di ciò che stava accadendo.
Ma poi, nel pomeriggio, si è riempito di mille colori e al tramonto si è colorato di rosso. Forse voleva mandarci un messaggio. Un messaggio di serenità
Non siate tristi per il momento, ma gioite ricordando quello che è stato.
Ed è così che voglio ricordarti.
Ciao papà. Grazie.
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DEPRESSIONE:IL MALE OSCURO
Post n°10 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da melita9
Che parola,e dire che l'ho sentita sempre,ma non me la sono mai sentita parte di me. E invece come un fulmine a ciel sereno ha investito anche me,questo male oscuro che ti svuota l'anima,ti toglie la voglia di vivere,ti fa sentire inutile,si prende tutta la tua gioia di vivere. La voglia di vivere,si anche lei e' volata via insieme a tutte quelle cose che prima facevi benissimo,e che ora non sei piu' capace di fare. Davvero,chi ne e' fuori,sottovaluta questa malattia,ma per chi la vive ogni giorno,e' veramente un dramma. Bisogna curarsi e' vero,ma il tragitto e' molto lungo,e tante volte in salita,quando sei li' che credi di stare per uscirne,ecco che gia' stai facendo diecimila passi indietro. Ci vuole costanza,pazienza,bisogna non mollare mai,anche in quei momenti in cui tutto ti sembra che ti sta' per crollare addosso,bisogna non mollare la presa,essere forti. patty |
Inviato da: tempestadamore_1967
il 27/12/2014 alle 14:26
Inviato da: italianomarco73
il 26/12/2014 alle 10:29
Inviato da: italianomarco73
il 26/12/2014 alle 10:27
Inviato da: tempestadamore_1967
il 25/12/2014 alle 13:37
Inviato da: black.angel71
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