Tacere perchè tu stai muta?Tacere perchè non c'è più niente da dire?Tacere per poter parlare altrove?Tacere dentro e fuori?Fai altro tu. Fai ciò che credi, ciò che preferisciNON"costringerai" me al silenzio.Non ancora
Primavera piovosa, come te. Ho talmente tanta paura di saperti diversa da non riuscire più a scrivere. Narcotizzo ogni cosa, sto in stand by con tutto.Ma è solo la fine di una storia, cosa dovrei temere?
La pioggia. La detesti. Io la desidero. Credo che questa sia una delle poche differenze tra noi... benevolmente(?) lasciando perdere la nostra evidentemente inconciliabile differenza. Oppure è anche possibile che altre e più profonde siano le divergenze... Che importa, piove, non serve sapere il grado del tuo malumore, non me sfiora!
Uno dei dolori è che non comprendi quanto è stato dolore. Uno dei dolori è la delusione di non sentirti...come si diceva?,..."adesa"Uno dei dolori, ogni volta di più e più il tempo passa, è constatare che avevi ragione su di me, sebbene solo in quell'occasione, quando mi dicevi "sprovveduta"Lo sono.
Perchè, non si chiede il perchè. Probabilmente succede. Il disamoramento è imperscrutabile come il suo opposto. Poi bisogna non restare sul posto. Andare altrove, mettere cose in mezzo. Nel mentre cresce la consapevolezza e il tempo passa. Così chiacchierando con un'amica innamorata poco corrisposta, spesso sorrido di me, così prodiga di analisi e interpretazioni, così strategicamente…
L'assenza percepita è davvero diversa. E' dato soggettivo...se è dato comune (metto in dubbio persino ancora che lo sia...pur ripetendo che non lo è, da tempo!). La tua mancanza scava gallerie e ogni tanto franano.. frane. Ma che fare? Sciogliere i nodi e lasciare che vai e soprattutto: andare.