Mente e Ambiente

Ambiente - 1


Per l’architettura, l’ambiente è il territorio, con tutte le sue caratteristiche paesaggistiche e morfologiche e con il suo genius loci. È l’identità del luogo nel quale si inserisce l’elemento architettonico e con cui quest’ultimo entra in rapporto e dialoga (o dovrebbe dialogare).Per la psicologia, l’ambiente fisico è “il di fuori”, direi “l’altro” da sé, ed è caratterizzato dalla sua proprietà di produrre stimoli che vengono percepiti, filtrati e interpretati dalla mente dell’individuo.All’apparenza sembrano due punti di osservazione contrapposti. Nell’accezione architettonica, o urbanistica, sembra di trovarci di fronte ad una realtà oggettiva, sussistente indipendentemente dall’osservatore. D’altra parte, il punto di vista psicologico appare per definizione individuale, soggettivo e per questo meno “reale”.Sappiamo bene che non vi è mai alcuna vera distinzione, tanto meno una contrapposizione, tra i diversi punti di vista che indagano uno stesso tema. Tutti i punti di vista sono veri. E lo sono particolarmente veri laddove si scova un principio comune che, in questo caso è dato dal concetto di “relazione”.Concordo pienamente con Raimon Panikkar, il filosofo catalano, quando dice che “le diverse visioni del mondo sono i modi in cui gli uomini si rapportano alle cose” e che un oggetto è reale solo nel momento in cui entra in rapporto con un altro “non ci sono oggetti isolati che sussistono indipendentemente dagli altri, tutto co-è”.Nel concetto di relazione entrano in gioco due elementi imprescindibili: lo spazio e l’energia. Dice ancora Panikkar “qualsiasi cosa esistente ha una relazione costitutiva con la materia/energia e lo spazio/tempo”. L’energia è la materia, in tutte le sue forme, da quelle più grossolane a quelle più raffinate, e quando entra in un rapporto di relazione si cala nella dimensione spazio-temporale dove siamo noi e tutto ciò che percepiamo, proviamo, pensiamo.La fisica quantistica ci dice che la struttura della materia dipende dal tipo di vibrazione energetica che avviene a livello subatomico. Per cui, per certe vibrazioni “l’apparenza” materiale sarà quella di una pietra, mentre per vibrazioni ad altre frequenze avremo manifestazioni materiali di altro tipo, come i pensieri ad esempio. La stessa fisica, ci spiega come ogni cosa sia inserita in un continuum nel quale non vi è cesura di alcun tipo, l’universo è un unico campo energetico che localmente si condensa, per così dire, dando origine alle diverse forme di materia. Pertanto parlare di spazio come una porzione di vuoto (di assenza di cose) tra due gli oggetti, non ha più molto senso. Quello spazio è proprio il canale in cui di esplica la relazione tra quei due oggetti, che è sempre una relazione energetica.Per questo, mi sembra interessante indagare proprio la nostra capacità di relazione, visto che “siamo” solo in quanto inseriti in un contesto relazionale di reciprocità, fosse anche solo con noi stessi.Per parte mia, mi interessa capire la relazione che sussiste tra l’individuo e i suoi luoghi di vita e come questo interscambio incide sul reciproco benessere.Ciò con cui entriamo in relazione è la nostra realtà, è il nostro ambiente esteriore e interiore, fatto di luoghi, di persone, di oggetti, ma anche di pensieri, di emozioni, di sensazioni e di interpretazioni. In questo senso siamo noi i creatori della realtà di cui facciamo esperienza e della qualità di tale realtà. Per questo è importante essere consapevoli del benessere nostro e di ogni cosa. Alla prossima.