Le vignes dans le ciel (le vigne nel cielo) esistono veramente, e si trovano in Svizzera, a Fully, non lontano dalla cittadina di Martigny. Siamo a non molti chilometri (circa 50) dalla Valle d'Aosta, quindi un posto facilmente raggiungibile da chi abita nel nord Italia. Il proprietario, Jacques Granges, che insieme alla gentilissima consorte Marion, incontro a Villa Favorita, è un simpatico vigneron, fornito di grande barba che fa un pò "Signore degli Anelli", parla diverse lingue (è un contadino svizzero!) e comprende anche l'italiano anche se non lo parla. La sua azienda si chiama Domaine de Beudon, e la maggior parte, circa sei ettari, dei suoi vigneti si trovano su un terrazzo aggrappato ai pendii della piramide del Grand Chavalard e dominante la pianura del fiume Rodano. Questo terrazzo si trova fra i 740 e gli 840 metri d'altezza, gode di una esposizione privilegiata e è raggiungibile solo attraverso sentieri scoscesi (l'azienda possiede una teleferica privata). E' una zona ricca di specie vegetali e animali ( è il luogo più ricco di farfalle della Svizzera). La coltivazione dei vigneti segue dal 1993 il metodo biodinamico. Il Domaine de Beudon produce anche erbe aromatiche e medicinali, mele, pere e verdure. Assaggio un Petite Arvine (una rarità, ne produce solo duecento bottiglie, di grande bontà) e un Riesling X Sylvaner per i bianchi, un Gamay (ottimo il 2003) e un assemblaggio di Pinot Noir e Gamay per i rossi; tutti vini che rivelano il grande amore di Jacques Granges per il suo lavoro e il rispetto che ha per il fruitore finale. Vale un viaggio-pellegrinaggio!
Domaine de Beudon Jacques et Marion Granges-Faiss CH - 1926 FULLY/VS Tel./fax (++41) 27 744 12 75
Dopo lungo meditare al ritorno dalla degustazione dei Vini Veri a Villa Favorita in quel di Monticello di Fara (VI), un luogo incantevole, ho deciso di iniziare il resoconto di questa giornata con le parole di Fabrizio Penna di Enotime (www.enotime.it ) :"... dietro questa manifestazione si cela l'avanguardia di ciò che in futuro diventerà l'elite enologica mondiale: la qualità non può prescindere dalla naturalità!" Per approfondire dare un'occhiata all'ottimo resoconto della giornata, con foto, su www.aristide.biz Il Gruppo Vini Veri ha organizzato molto bene questo incontro alla sua seconda edizione, e nonostante la pioggia moltissimi erano gli appassionati...alcuni lo hanno chiamato un ControVinitaly, io preferisco chiamarlo un ControOmologazionedelvino... Mentre mi aggiro fra i tavoli dei produttori resto colpito da un bellissimo dipinto ad acquarello che è l'emblema di una piccola azienda viticoltrice slovena: Urbajs Aci. Smarsko Virsdanjski con la simpatica moglie ci (questa volta sono in compagnia di un quasi-sommelier) accolgono in inglese per una degustazione che si rivelerà staordinaria, da lacrime agli occhi...per la bontà dei vini. Urbajs Aci coltiva i suoi vigneti utilizzando dal 1999 il metodo biodinamico certificato da Demeter. I vigneti si estendono sulla parte sud del colle di Rifnik, una zona nella quale la coltivazione dell'uva risale agli antichi Romani. La produzione sul colle non è tantissima, ma lo zucchero e l'estratto nell'uva sono altissimi. Sentjur, la località in cui si trova l'azienda, è nella parte est della Slovenia, non lontano da Maribor. Smarsko sostiene il massimo rispetto della natura perchè, dice, "la viticoltura non è iniziata ai giorni nostri e non deve finire con noi." La produzione totale è di circa 6000/8000 bottiglie annue. Vino di punta è lo Chardonnay, un miracolo di freschezza e originalità, così lontano dalla banalità di certi chardonnay nostrani. Assaggiamo anche un ottimo bianco in cui confluiscono le uve di tutte le tipologie che coltivano. Ma la sorpresa è nell'assaggio di alcune vendemmie tardive di Kerner, di Pinot gris e di Chardonnay, che da sole valgono un pellegrinaggio a Sentjur...che profumi di pompelmo rosa per il kerner e di banana per lo chardonnay, profumi naturali e non aggiunti con la chimica come succede in altri anche famosi vini bianchi...Grandi bottiglie da meditazione. Mentre li saluto mi accorgo che i loro sono occhi di contadini, che amano la loro terra e sanno trasformare il "piombo in oro", dei moderni alchimisti. Grazie di cuore per i vostri vini!
Ieri sera aperitivo presso uno dei locali più simpatici di Torino, il celebre "Le Vitel Etonnè" di via San Francesco da Paola 4, vicino alla centralissima via Po. Quanto mi piace questo locale, il clima, il cibo (hanno una cuoca molto brava oltre che carina), i vini, il personale affabile (applausi a Luisa, Erica, Fulvio), coinvolgente e allo stesso tempo rispettoso. Forse un pò caro a cena , secondo alcuni, ma siamo in centro...e loro sono dei bravi professionisti. I vini degustati: Alto Adige Gewurztraminer 2004 di Hofstatter, un vino che sa farsi amare subito per la sua marcata e piacevole vena aromatica, un vino che mette tutti d'accordo. Santagostino Bianco Baglio Soria 2003 della cantina siciliana Firriato (quest'anno super premiata nelle guide), un assemblaggio,tenuto per sei mesi in barrique,di cataratto (70%) e chardonnay (30%), di ottima fattura. Salento Rosso igt Primitivo dei Conti Zecca, una delle più importanti aziende del Sud Italia (Puglia) con i suoi 800 ettari di terra di cui 300 a vite, un vino molto piacevole all'assaggio e non banale nei caratteristici profumi. Ghemme docg 1998 dell'azienda biologica Bianchi di Sizzano (NO) una perla di grande originalità...un autoctono con le stellette; presso la sede dell'azienda vinicola è presente un agriturismo fornito anche di ristorante (da provare, non fosse altro per gli ottimi vini).
Domenica 10 Aprile appuntamento da non mancare assolutamente a Villa Favorita a Monticello Fara in provincia di Vicenza...grande raduno di circa 90 produttori europei selezionati dal Gruppo Vini Veri di Angiolino Maule & Co. Il tutto aperto al pubblico per una cifra direi onesta: 15 euro. Si potranno assaggiare i vini di Radikon, di Vodopivec, di Bea, Castello di Lispida, di Cascina degli Ulivi, fra gli italiani, di Domaine Deiss, Domaine Zind Humbrecht, di Chateau Le Puy, di Clos de la Coulee de Serrant, fra i francesi, e poi ancora gli sloveni Movia e Cotar, il mitico libanese Chateau Musar, il tedesco Wittmann, lo spagnolo Telmo Rodriguez...come farò ad assaggiare tutto? o meglio quanti vini si possono degustare in una occassione simile? Si tratta di produttori che hanno scelto di rispettare al massimo la terra dei vigneti con coltivazioni biodinamiche o biologiche e di limitare ai minimi termini l'intervento dell'uomo in fase di trasformazione dell'uva in vino. Alcuni di questi produttori sono commercializzati in Italia da Velier, sul cui sito si possono trovare alcune utili informazioni. Voglio segnalare fra i tanti produttori francesi la presenza di un eroico ( in mezzo agli alsaziani e ai bordolesi) vignaiolo della Corsica: Antoine Arena; a lui si deve la valorizzazione della AOC Patrimonio. Arena produce nella sua azienda di tre ettari vini a base di vermentinu per i bianchi e nielluciu (sangiovese, introdotto dai genovesi nel XIII secolo) per i rossi, con prezzi sui 10 euro. Quanti giorni mancano a domenica...?
Incursione aperitivo serale, ieri, con due amici e colleghi nella passione del vino in un locale cult di Torino: la Taberna Libraria in via Bogino 5 - Tel. 011.836515. Il locale è carino, molto ben fornito con una ricca selezione di vini piemontesi, in più c'è un bel assortimento di libri enogastronomici, i bicchieri sono quelli giusti ma l'ambiente e l'accoglienza sono un pò freddini, c'è quel distacco un pò torinese che tende ad allontanare invece che attirare. Il locale ha enormi potenzialità, ma all'ora dell'aperitivo rimane un pò vuoto, peccato! Le bottiglie proposte in genere per la degustazione sono ottime e questo denota una indubbia capacità dei gestori; io vengo ogni tanto ad assaggiare qualcosa, nonostante il "clima"..... Gli assaggi in ordine: Langhe Bianco L'Aura 2003 - Monti, Monforte d'Alba (CN), un elegante assemblaggio di Chardonnay (70%) e Riesling Renano (30%), molto buono, i profumi e il gusto sono quelli tipici del Riesling Renano (una delle mie passioni). Questo vino ha ottenuto i 4 grappoli della guida DuemilaVini dell'AIS. Verdicchio Dei Castelli di Jesi Villa Bucci 2003 - Bucci, Ostra Vetere (AN) un bianco molto fine che fa capire le enormi potenzialità del verdicchio, una bottiglia superpremiata in tutte le guide! Ruché di Castagnole Monferrato 'Na Vota 2003 - Cantine Sant'Agata, Scurzolengo (AT), un piacevolissimo vino rosso tratto da un antico raro vitigno piemontese (é coltivato e vinificato solo in sette paesi del Monferrato Astigiano), un autoctono di pregio! Langhe Nebbiolo Ginestrino 2002 - Conterno Fantino, Monforte d'Alba (CN), un nebbiolo da barolo prodotto da uno dei grandissimi di Langa e d'Italia, molto buono.
