Creato da: messartisti.padova il 19/02/2010
Rivalutare l'arte e la musica nell'ambito liturgico

Invito agli artisti

Si invitano  musicisti, esperti d’arte e lettori, a segnalare la propria disponibilità per partecipare attivamente alla Messa degli Artisti, via e-mail a: messartisti.pd@gmail.com

L’iniziativa, ad opera del comitatato promotore delle associazioni SIEM e UCAI di Padova, iniziata nel gennaio 2010, si propone  di mettere in risalto il ruolo dell’arte all’interno della liturgia e di contribuire alla diffusione della conoscenza del valore storico ed artistico di preziose Chiese della città e della provincia che vantano pregevoli organi ed importanti opere artistiche.

 
 

 La “Messa degli Artisti” è da lungo tempo attiva in molte Chiese di varie città d’Italia ed è stata impreziosita da interventi di musicisti e attori di fama internazionale.
Anche a Padova, il comitato promotore nelle persone di Veronella Daniele, Oliviero De Zordo,  Rino Rizzato, Mirta Rossetto e amici, sostenuto dalle associazioni U.C.A.I e SIEM sezioni di Padova, ha ripreso nel gennaio 2010 questa celebrazione, già presente negli anni ‘70/’80. L’iniziativa si propone di mettere in risalto il ruolo dell’”arte” all’interno della liturgia e di contribuire alla diffusione della conoscenza del valore storico ed artistico di preziose Chiese della città e della provincia che vantano pregevoli organi ed importanti opere d'arte. 
 I musicisti, che animeranno il rito, organisti e formazioni varie con organo, oltre che ad un brano introduttivo  della durata di circa 5 minuti, seguiranno  musiche d’autore ed improvvisazioni ispirate alla liturgia durante e alla fine della Messa.
Saranno presenti professionisti che leggeranno i testi sacri; ad ogni appuntamento verranno illustrate le caratteristiche storico-architettoniche della Chiesa. 
Infine sarà reso omaggio alla memoria di un artista che abbia contribuito ad accrescere la religiosità cristiana componendo musiche sacre, erigendo monumenti, creando icone, attraverso i propri dipinti o in ogni altra forma espressiva.  
La Messa degli Artisti a Padova ha seguito un calendario con cadenza mensile per il 2010.

 

Area personale

 

PATRONO DEGLI ARTISTI

Beato Angelico Fra' Giovanni da Fiesole (al secolo Guido Trosini)

Nato nel 1395 a Vicchio di Mugello, entrò nel convento di Fiesole e operò a Firenze, in tutta la Toscana, a San Pietro e nei palazzi vaticani, su invito di Papa Eugenio IV. Morì a Roma nel 1455 nel convento di Santa Maria sopra Minerva, dove tuttora sono conservate le sue spoglie. In vita esercitò l'arte con il pennello, dipingendo moltissimi capolavori tra i quali la celeberrima Annunciazione. Caratteristica delle opere dell'Angelico è il cromatismo delicato e l'uso di una illuminazione piena.
Giovanni Paolo II l'ha proclamato nel 1984 patrono universale degli artisti

 

Parusia di Oliviero De Zordo

Commento all'ascolto dell'autore

La venuta di Gesù che verrà a salvarci.

Prima che ciò avvenga, il genio del male si adopererà in tutti i modi per costringere gli uomini a seguirlo compiendo falsi prodigi e proclamandosi il vero profeta.

Ma quando, finalmente, tornerà il Salvatore annienterà il maligno e chi avrà creduto in Lui sarà salvato e dimorerà nel Suo Regno in eterno.

 

 

Grazie!

Il comitato promotore ringrazia gli amici che contribuiscono alla riuscita artistica di questi appuntamenti, in particolare Mario, Rosanna, Luigina, Michele.

 

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Giovanni Paolo II agli artisti

Post n°13 pubblicato il 28 Maggio 2010 da messartisti.padova
 

Dalla "LETTERA DEL PAPA GIOVANNI PAOLO II AGLI ARTISTI" - 1999

A quanti con appassionata dedizione cercano nuove «epifanie» della bellezza
per farne dono al mondo nella creazione artistica.

 …..  Nessuno meglio di voi artisti, geniali costruttori di bellezza, può intuire qualcosa del pathos con cui Dio, all'alba della creazione, guardò all'opera delle sue mani.

....  Non tutti sono chiamati ad essere artisti nel senso specifico del termine.
Ad ogni uomo è affidato il compito di essere artefice della propria vita: in un certo senso, egli deve farne un'opera d'arte, un capolavoro.

…. La disposizione per cui egli è artista, è saper  agire  secondo le esigenze dell'arte, accogliendone con fedeltà gli specifici dettami,  …è saper  mettere a frutto capacità operative, dando forma estetica alle idee concepite con la mente.   Nel modellare un'opera, l'artista esprime di fatto se stesso a tal punto che la sua produzione costituisce un riflesso singolare del suo essere, di ciò che egli è e di come lo è.

…. L'artista, quando plasma un capolavoro, non soltanto chiama in vita la sua opera, ma per mezzo di essa, in un certo modo, svela anche la propria personalità. Nell'arte egli trova una dimensione nuova e uno straordinario canale d'espressione per la sua crescita spirituale. Attraverso le opere realizzate, l'artista parla e comunica con gli altri. La storia dell'”arte”, … è  storia  anche di uomini.


Le opere d'arte parlano dei loro autori, introducono alla conoscenza del loro intimo e rivelano l'originale contributo da essi offerto alla storia della cultura.

....  L'artista vive una peculiare relazione con la bellezza. In un senso molto vero si può dire che la bellezza è la vocazione a lui rivolta dal Creatore col dono del «talento artistico». E, certo, anche questo è un talento da far fruttare, nella logica della parabola evangelica dei talenti.  … Chi avverte in sé questa sorta di scintilla divina che è la vocazione artistica  di poeta, di musicista, di scrittore, di pittore, di scultore, di architetto, di attore...  avverte al tempo stesso l'obbligo di non sprecare questo talento, ma di svilupparlo, per metterlo a servizio del prossimo e di tutta l'umanità. 

 La società, … ha bisogno di artisti, come ha bisogno di scienziati, di tecnici, di lavoratori, di professionisti, di testimoni della fede, di maestri, di padri e di madri, che garantiscano la crescita della persona e lo sviluppo della comunità attraverso quell'altissima forma di arte che è «l'arte educativa».

… Gli artisti hanno il loro specifico posto. Mentre obbediscono al loro estro, nella realizzazione di opere veramente valide e belle, essi non solo arricchiscono il patrimonio culturale di ciascuna nazione e dell'intera umanità, ma rendono anche un servizio sociale qualificato a vantaggio del bene comune.

Un artista consapevole di tutto ciò sa anche di dover operare senza lasciarsi dominare dalla ricerca di gloria fatua o dalla smania di una facile popolarità, ed ancor meno dal calcolo di un possibile profitto personale.
C'è dunque un'etica, anzi una «spiritualità» del servizio artistico, che a suo modo contribuisce alla vita e alla rinascita di un popolo…….

Libera sintesi a cura di Veronella Daniele -  Originale su:  

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/documents/hf_jp-ii_let_23041999_artists_it.html

 
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