Metanfore

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Chiudo gli occhi ed entro nel mio buio. Cristalli grigi e neri si muovono lentamente in un caleidoscopio senza colore. Li osservo con attenzione per indovinare volti sconosciuti. Tratti spigolosi e rudi si nascondono nelle volute, fugaci occhiate, smorfie dispettose. Immagino un'isola li sotto, mentre le ceneri di un vulcano fumoso si addensano morbide. Poi la luce, dapprima qualche bagliore quindi una pasta colorata si impradonisce del mio buio e lo trasforma. Immagini vivide di particolari senza raziocinio, scorci, lumi, una finestra, un drappo, una mano tesa, un sorriso e dietro appari tu con i tuoi riccioli scompigliati e mi costringi ad aprire gli occhi con un bacio.