Metanfore

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Ti penso spesso. Tu sai che ti penso spesso. La mia misera mente ricompone brandelli di te con la speranza di ologrammarti un'altra volta. Ti ho lasciata andare ma non è esattamente ciò che desideravo, il vuoto è a tua immagine e solo tu lo puoi colmare e purtroppo il tempo lo svilisce e martoria. Mi mancano i tuoi "gnè", la salacia, le invenzioni, le provocazioni, i dissidi, le turbe e le manioche, i tigli e le stadere, gli inseguimenti e gli "hihi", le sventole, le grida, le parole ostili, la sfiducia, gli orpelli, i coriandoli sinceri, due bottoni ad una camicia e la crema per le cicatrici, un curapipe (devo averlo proprio perso..), il caffè, due note, un parallasse e sua sorella, la spingarda del cognato di suo zio, un fruttivendolo e la tua dolcezza, quella semplice tua dolcezza nel cassetto blu del mio cuore.Di una cosa sono assolutamente certo.. nulla e nessuno possono sostituirti.