Metanfore

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Così ho deciso di entrare nel mio sogno preferito. La dove esco in cortile e urlo fradicio e morbosamente incazzato. Grido il tuo nome, 3 sillabe deliziose in un solo violento fiato, come un grido di guerra, tanto che il tuono che pensava di sovrastarmi si ritira umiliato. Ed io aspetto, lì, esagitato con le braccia aperte al cielo a stupirmi di me stesso.Faccio così perchè i sogni vanno vissuti affinchè si convincano di non esser più tali.E vinco.L'auto si ferma e il nostro abbraccio dilaga, adesso come allora, consumando i nostri respiri.E spiove.