DONNE SENZA GONNEUn blog in rosa o lilla o fucsia o viola o nero |
SOTTOTITOLO
te vojo bene e t'odio
nun te pozzo scurdà... (Totò)
Tu forse non essenzialmente tu... (Rino Gaetano)
fammi abbracciare una donna che stira cantando (U. Tozzi)
e non avrò (aver) paura se non sarò bella come dici tu... (Francesco De Gregori)
Tu, solo tu, sempre tu, solo tu... (Statuto)
non penso ti interessi, ma la mia fantasia
sparirà nell'attimo in cui te ne andrai via (Grandi Animali Marini)
per le immagini si ringrazia finephotography.tk
nun te pozzo scurdà... (Totò)
Tu forse non essenzialmente tu... (Rino Gaetano)
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e non avrò (aver) paura se non sarò bella come dici tu... (Francesco De Gregori)
Tu, solo tu, sempre tu, solo tu... (Statuto)
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« Un vero uomo ultima parte | E dire che di cose da dire... » |
Post n°9 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da mawu_liza
In una linea di lavorazione di un'acciaieria torinese, una notte come un'altra, quasi a cavallo di un cambio turno, l'attrito della lamiera che si sposta leggermente dal percorso di lavorazione urta il macchinario. Questo provoca una scintilla. Probabilmente questa scintilla finisce su dell'olio stantio. L'olio prende fuoco e vi è un principio di incendio. Un piccolo incendio come tanti altri: gli operai li controllano, li gestiscono spesso. Impugnano gli estintori. Questi fanno cilecca. Allora attaccano un tubo di gomma ad un rubinetto per spegnere il fuoco con l'acqua. Anche da qui non hanno l'aiuto sperato, non esce acqua. C'è un'esplosione. Le fiamme divampano alte, investono gli operai. Uno muore sul colpo, altri 5 urlano, si dimenano, sono avvolti dalle fiamme. Uno degli operai, quello che era ad aprire il rubinetto, spegne le fiamme addosso ad uno dei compagni, poi corre al telefono a chiamare rinforzi. Le fiamme sono alte metri. Il telefono non funziona. Prende una bici lì per spostarsi tra le linee e chiama gli operai delle linee vicine. Vengono chiamati i pompieri. Nei giorni sccessivi muoiono altri 3 operai. 3 sono gravemente ustionati. Estintori vuoti o difettosi. Acqua che non esce dai rubinetti. Telefoni che non funzionano. Operai che non bastano a coprire i turni infatti un superstite e il primo morto erano al loro secondo turno consecutivo per permettere alla linea di lavorare. Manutentori che non fanno più parte dell'organico. Non una squadra preposta al controllo degli estintori la ricarica dei quali è affidata agli operai a turno in maniera autogestita. La fabbrica sta smantellando, presto chiuderà, era già stato comunicato da tempo. Gli operai lo sapevano, erano tutti alla ricerca di un futuro altrove. Il caso ha fatto parecchio scalpore. Tutti sperano che sia fatta giustizia, che i colpevoli saltino fuori e che paghino. Che i morti e loro famiglie non vengano dimenticati. Chissà. Chiunque lavori in contesti quali la fabbrica o i cantieri edili ma sicuramente anche in altri contesti sa, o dovrebbe credo sapere, che lavorare in sicurezza è praticamente impossibile. Perché è costoso. Perché rallenta il lavoro. Perché lavorare in sicurezza è spesso scomodo. Perché alcuni lavori non si possono fare rispettando tutte le norme. Perché se vuoi lavorare è così. Ora come ora sono tutti dalla parte dei morti, contro la fabbrica, contro chi dovrebbe far rispettare le norme, permettere di lavorare in sicurezza e invece non lo fa o lo fa male. Domani? Ritengo che le norme vadano fatte rispettare, vadano educati gli operai, che la sicurezza vada considerata il primo obiettivo da raggiungere, prima del fatturato, prima della qualità, prima della conquista del mercato, prima della brandizzazione. Ritengo che la massima attenzione vada prestata alle realtà in crisi: impianti vecchi se non fatiscenti, fabbriche semidismesse, realtà marginali. Ritengo che l'Italia vada governata da persone competenti e non da persone che facciano un baffo a Dorian Gray o che sembrino uscite da un cartone animato della Disney, che i privilegiati debbano rinunciare a qualche privilegio, che la povera gente che lavora tutta una vita vada rispettata e non abbindolata o conquistata con offerte irripetibili, strepitose, uniche, imperdibili. Ritengo che non sia possibile che sia più conveniente viaggiare in aereo che in treno. Ritengo che sia paradossale che un paese in cui si muore sul posto di lavoro o sulle strade perché bisogna andare di fretta spenda miliardi di euro per l'alta velocità. Ritengo che sia assurdo che la necessità di concorrenza nel sistema bancario riconosciuta da ogni parte e invocata a gran voce abbia portato alla nascita di 2 grossi gruppi bancari. Ritengo che non ce la contino giusta nemmeno nelle fiction. |
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Commenti al Post:
Alle famiglie degli operai morti
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:/
Inviato da: protassio
il 09/12/2007 alle 20:30
Ho capito cos'è la L.N. e allora vi ho postato subito...
Inviato da: mawu_liza
il 04/12/2007 alle 17:46
Solo una cosa non ho capito: che cos'è la L.N.?
Inviato da: mawu_liza
il 04/12/2007 alle 11:43
Grazie mille per i complimenti! Ne farò tesoro per fare di...
Inviato da: mawu_liza
il 24/11/2007 alle 14:39
bella frase ciao ...........continua e complimenti x il tuo...
Inviato da: robiricciolo
il 23/11/2007 alle 22:43
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