middlemarch

In italiano invece si dice 'mattone'


Io non faccio critica letteraria, e nemmeno cinematografica. Siccome mi compiaccio di pensare alla mia permanenza in rete come l'allegoria di una cellula all'interno di una grande famiglia felice, tra i miei blog amici ne ho messi diversi che fanno egregiamente questo mestiere. Dantès, per cominciare, e Poison, che pure di film ne vede un sacco e ne discetta con proprietà. Se poi uno gradisce il tocco speziato metafisico e surreale, può leggere le recensioni di Msspoah. Qui no.Ma ogni tanto si fa eccezione. In genere questo coincide con le occasioni in cui mi capita di sciropparmi qualcosa di talmente brutto che non mi riesce di mandare giù il rospo se non lo condivido con qualcuno. Perchè in tema di brutture, c'è brutto e brutto. Per esempio la settimana scorsa ho visto la seconda metà di Matrimoni e Altri Disastri. La prima metà l'avevo vista circa sei mesi fa. Voi mi direte che non ha senso vedere i film così. Io invece vi dico: provate voi, se ci riuscite, a seguire Fabio Volo per più di 20 minuti a sessione. E se ci riuscite, niente da dire, mi inchino alle vostre superiori capacità di resistenza. Io però non ce la faccio, sicchè. Solo che con un film come quello non c'è tanto sugo a sparare nel mucchio col fucile da rinoceronti. Siamo molto oltre l'accanimento terapeutico, e troppo prossimi all'asilo nido dei polemisti. Mi sarebbe sembrato di sporcarmi le mani, per cui non l'ho fatto. Che poi non è del tutto vero, visto che lo sto facendo ora. Però con un certo stile.No, il film che ho visto ieri invece si chiama Stone, e non ne avevo mai sentito parlare, anche se è del 2010, ci sono Robert De Niro, Edward Norton e Milla Jovovich, ed è abbastanza chiaramente un'opera con vaste e articolate pretese autoriali. Io non ho nulla per principio contro le opere di vaste e articolate pretese autoriali, solo mi chiedevo: la prossima volta che vi urge un'opera di vaste e articolate pretese autoriali, specie di quelle del genere con Robert De Niro, Edward Norton e Milla Jovovich, perché non assoldate uno sceneggiatore che abbia frequentato almeno tutto il primo semestre della Scuola Radio Elettra per giovani filmakers? Si risparmia tempo. E si evita di innervosire lo spettatore fin nelle sue più intime fibre.