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Raschiavo a fondo
Nel pentolone della vita
Vomitevole ratto in trappola
Già in fase di decomposizione
Sullo sfondo
La riesumazione del mio cadavere verde
Non riuscivo più a continuare così
Davvero
Non riuscivo più a figurarmi stecchito
Come un insetto volteggiante nello spray veleno
Morsicavo, dunque, le mie mele marce
Per poi gettarle ai porci della guerra
Consumavo ogni minima bolla vecchia d’aria
Ancora nei miei polmoni roventi
Le vitamine diaboliche
D’infernali viadotti sotterranei
Mi riportavano alla luce
Sarei morto
Sì, o mio rosso vetro nel petto
Valvola un tempo ghiacciata
E mummificata dal mercato
Tu saresti groviglio d’incrinature
E crepe salmastri
I vasti cieli sopra di noi
Ora invece hanno un posto da verniciare |