Spiaccicando pozzanghere
M’allontanai dal parco
Il bisogno sentivo
D’avvertire il sogno
Del tuffo dei miei scarponi su di esse
Che buffo!
Era come un gioco di un bambino
Annoiato a tal punto
Da bramar soltanto
D’irritar la propria madre
Ma il sogno del tuffo
(quello “splash” morboso)
M’immergeva in mondi di me
Lontani da me
Un “crash” sul pavimento
E mi spiattellava la colonna vertebrale
E io vedevo il perché della lontananza
Ovvero verità memoria
Serpeggiai a lungo
Per i condotti impuri dei ricordi
Fino a scrostarli scuri
Scrutavo il nero delle mie mani
Quando giocavano con la terra
Quello dei nascondigli
Dopo aver rubato i frutti degli alberi
Quello delle notti in giro ovunque
E le botole profonde
Del mio cuore di ora
Certo prima non esistevano
Egli pulsava come
Lo “splash” del tuffo
In una pozzanghera puro
Ora mi servono invece
Sì
Per delimitare la mia prigione
Per nascondere il denaro
Col quale m’hanno comprato