Creato da mikacine il 15/01/2008
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Messaggi di Settembre 2015

 

Sicario

Post n°569 pubblicato il 28 Settembre 2015 da mikacine
 
Foto di mikacine

Gli episodi di cronaca nera e poliziesca che quotidianamente il confine fra Stati Uniti e Messico vive sono intrise di sangue e violenza. Hollywood ha una lunga lista di film di "confine" più o meno riusciti e questo progetto può tranquillamente inserirsi nella lista di quelli belli ed anche abbastanza originali.


Il governo americano si è deciso ad usare il pugno duro contro il narcotraffico dei  nuovi cartelli messicani della droga e,per farlo,è disposto ad usare ogni mezzo possibile. Compreso quello di affidarsi a forze speciali dell'esercito e,in particolare,al carisma ed alla bravura di un'agente dell'FBI pronta a tutto pur di far trionfare la giustizia. Ciò che vedrà,però,andrà ben oltre ciò che è disposta a sopportare: soprusi,violenza gratuita e politiche particolarmente scorrette minano i suoi ideali facendola vacillare sul vero senso della giustizia,pura chimera o fine da raggiungere ad ogni costo?

Non c'è un solo momento nelle due ore del film in cui la tensione non sia palpabile e non regali momenti particolarmente tesi,a tratti insostenibili. Benicio Del Toro è "di casa" in questo tipo di pellicole e le sue espressioni,da sole,bastano a destabilizzare trama e spettatore. Le sorprese arrivano da Emily Blunt,donna capace di sostenere l'azione ed il dramma mantenendo una fragilità nel suo aspetto e nel suo personaggio. Un film piuttosto crudo e vero che evidenzia maggiormente il dramma rispetto all'azione,con un tono cupo che tiene incollato lo spettatore.

 
 
 

Self/Less

Post n°568 pubblicato il 22 Settembre 2015 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il desiderio dell'immortalità,una delle ossessioni più primitive dell'uomo ed uno dei temi più trattati al cinema,"vive" (è proprio il caso di dirlo..) in questo progetto di fantascienza intellettuale con protagonisti Ben Kingsley e Ryan Reynolds,rispettivamente nei panni di un vecchio magnate miliardario e scorbutico e di un "involucro" creato in laboratorio.


Il vecchio ha un tumore che lo consumerà a breve e,dietro suggerimento di un suo amico e socio in affari,decide di sottoporsi ad una procedura sperimentale e piuttosto azzardata denominata shedding,così peculiare da essere sconosciuta ai più. Una ristretta cerchia di uomini può,difatti,sottoporsi a tale procedura nata per preservare le menti più brillanti del Pianeta e che consiste nel trasferimento della mente del morente nel corpo di un uomo più giovane e sano. Un procedimento che può avere delle conseguenze spiacevoli se non tenuto sotto controllo...

Il dubbio etico sulla possibilità di "giocare a fare Dio" lascia fin da subito il posto ad una trama da "fuggitiv0",con Damien - il miliardario che ora vive nel corpo sportivo di Reynolds - che inizia a scoprire verità sempre più sconvolgenti sulle sperimentazioni e sulla lavorazione dietro a questo progetto. Buoni i momenti thrilling,decisamente meno quelli drammatici anche se l'atmosfera e la trama da B-Movie affascinano comunque.

 
 
 

Operazione U.N.C.L.E.

Post n°567 pubblicato il 21 Settembre 2015 da mikacine
 
Foto di mikacine

La famosa serie televisiva andata in onda negli anni '60 chiamata Organizzazione U.N.C.L.E. diventa un film sulla scia dei progetti spionistici approdati al cinema negli ultimi anni. 


In pieno periodo di Guerra Fredda fra le due superpotenze acerrime nemiche (Stati Uniti e Unione Sovietica..) un nemico comune,e ben più pericoloso,riesce a far seppellire temporaneamente l'ascia di guerra e a far collaborare i due servizi segreti. Per sgominare un'organizzazione segreta internazionale i due uomini migliori di KGB e CIA uniscono le forze - con non poche rimostranze.. - per evitare una potenziale Terza Guerra Mondiale a causa dell'arma atomica creata ad hoc dagli scienziati dell'organizzazione. Un compito alquanto difficile e colmo di ostacoli.

Per dare vigore e modernità al film - siamo pur sempre di fronte ad una storia ambientata negli anni '60..- ci si è affidati ad un regista talentuoso ed originale come Guy Ritchie che,grazie al suo modo atipico di narrare e montare le sue pellicole,dona al film una miscela piuttosto azzeccata fra la spy-story "vecchia maniera" e quel tipico ritmo serrato degli action più moderni. Bravi e,soprattutto,simpatici i due protagonisti Henry Cavill e Armie Hammer che trovano una buona alchimia barcamenandosi fra battute da cabaret e botte da orbi.

 
 
 

Southpaw - L'ultima sfida

Post n°566 pubblicato il 14 Settembre 2015 da mikacine
 
Foto di mikacine

Sport e cinema,un idillio quasi sempre perfetto grazie al giusto mix fra ardore,rivalsa,dramma e azione che circonda questi progetti. E,probabilmente,la boxe meglio rappresenta questo rapporto speciale che nel corso dei decenni ci ha regalato pellicole memorabili come Rocky,Cinderella Man,Toro scatenato


Proseguendo (e perseguendo..) la brillante scia dei suoi predecessori Antoine Fuqua ci presenta il personaggio di Billy Hope,campione dei medio-massimi di boxe che vive un momento di transizione della sua invidiabile vita: imbattuto in carriera inizia a pensare ad una pausa dal ring,convinto dalla moglie a mollare i guantoni per un pò,tirandosi addosso le ire del suo manager. Un drammatico episodio,però,cambierà radicalmente la sua storia e quella di sua figlia che,dopo la morte della moglie - uccisa in circostanze violente ma non ancora molto chiare -,gli verrà tolta ed affidata agli assistenti sociali. Sarà proprio la voglia di riavere sua figlia a dargli la motivazione per affrontare il dolore e crescere umanamente.

Jake Gyllenhall è l'ottimo protagonista del film - un attore spesso sottovalutato ma che sta inanellando una serie di film di buona fattura in cui viene esaltata la sua bravura - che alterna saggiamente il dramma personale con il "brutale" ritmo della boxe. Ci sono tutti i classicismi del genere: l'ascesa di un protagonista dal passato difficile,la boxe come via d'uscita,il dramma della caduta e il ritrovato amore per lo sport come redenzione personale. Non solo cliché per fortuna,altrimenti staremmo parlando dell'ennesimo copia-e-incolla,ma anche qualche buona intuizione registica e l'esaltazione non banale della "resurrezione" sportiva e personale del protagonista.
 
 
 

Mission:Impossible - Rouge Nation

Post n°565 pubblicato il 03 Settembre 2015 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il superdivo Tom Cruise è sempre più intrepido ed in questa quinta avventura nei panni dell'agente segreto Ethan Hunt si spinge (come al solito,verrebbe da dire) sempre più in là della soglia possibile. E non si parla solo di peripezie senza controfigure e missioni sempre più pericolose,ma anche di una storia sempre più intricata che questa volta metterà alle corde l'intero IMF.


Il sistema globale è messo a soqquadro da alcuni attentati che solo all'apparenza sono scollegati fra loro. Il legame comune c'è,in realtà,e ha il nome di Sindacato. Questa organizzazione terroristica è altamente preparata e motivata e pare avere come obiettivo,oltre che il caos globale,anche la totale distruzione del team di Hunt e dell'IMF. La CIA nel frattempo,nel tentativo di capire cosa stia accadendo,ha destituito l'agenzia segreta lasciando Hunt ed i suoi operativi da soli a combattere un nemico forse troppo forte.

Un thriller internazionale - ancor più del penultimo episodio - sia per le innumerevoli location che per l'operato del nemico che solleva più polveroni in giro per il globo. Hunt ha trovato pane per i suoi denti ma è proprio l'IMF a non aver mai dovuto affrontare un nemico così organizzato e deciso a scombinare i destini globali. Molta azione ma anche molto thrilling in puro stile spy-story che ricorda molto da vicino l'inizio della saga. 
Insomma,Tom ce l'ha fatta ancora una volta!

 
 
 
 
 

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