Creato da mikacine il 15/01/2008
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Messaggi di Aprile 2016

 

Codice 999

Post n°611 pubblicato il 25 Aprile 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

"Poliziotto buono e poliziotto cattivo" solitamente è una tecnica usata dalle forze dell'ordine per interrogare testimoni e per forzare la mano di criminali di mezza tacca. Di solito,però,le due figure stanno dalla stessa parte (quella della giustizia) e non sono mischiati fra loro. Qui invece i confini sono decisamente labili e la sporcizia copre ogni centimetro di questa pellicola.


Un gruppo di poliziotti corrotti effettua una rapina per estinguere un debito con un boss della mafia russa ma ciò che sembra essere un normale colpo nasconde ben altro: il gruppo infatti,sotto ricatto da parte dello stesso boss,avrà un ultimo colpo da fare,molto più complesso e di difficile realizzazione rispetto agli altri. Per attuarlo nel migliore dei modi hanno bisogno di un "triplo 9",il codice utilizzato dalle forze dell'ordine per indicare il ferimento di un collega. Questo permetterebbe loro di avere il diversivo perfetto per poter mettere a segno una rapina perfetta.

Violento fin dalle prime immagini il film mostra lo sporco ancor prima della corruzione,la violenza del potere e delle pallottole. La figura del buono - l'unico realmente buono del film - viene oscurata dalla miriade di figure corrotte e "nere" che la circondano,in una pellicola dura e diretta,estremamente lucida nella sua personale visione della corruzione,sottolineando come su tutto aleggi del fetido marciume.

 
 
 

Hardcore!

Post n°610 pubblicato il 19 Aprile 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

La rivoluzione che questo film riesce a portare al cinema è la tecnica usata per girarlo. Hardcore! è interamente girato in soggettiva utilizzando le più moderne videocamere GoPro riuscendo a trasformare il film in un'esperienza unica e molto vicina al mondo tecnologico attuale. Guardando il film sembra di assistere ad un video di YouTube oppure ad uno di quei moderni giochi sparatutto che hanno radicalmente cambiato la realtà videoludica. 


Henry è un cyborg. E' stato rimesso a nuovo dalla moglie che,grazie alle più moderne tecnologie,lo ha reso più forte,più veloce e più resistente. Appena prima di essere "finito" totalmente la moglie viene rapita da Akan e la sua organizzazione criminale ed Henry dovrà cercare di rintracciarla per liberarla. L'unico suo alleato sembra essere Jimmy,un personaggio tanto ambiguo quanto psicopatico che,attraverso enigmi ed inseguimenti,cercherà di condurlo dalla sua adorata moglie e verso una realtà molto diversa da quella che si era immaginato.

La storia di per sé sa di già visto ma non era il punto su cui si sarebbe dovuto concentrare il film: la vera particolarità è e rimane la tecnica in soggettiva utilizzata per girare il film. Non è rivoluzionario come ce lo hanno presentato (nel 2006 la pellicola Doom aveva una lunga sequenza ideata nel medesimo modo..) ma rimane un'ottima idea ed una ancora più buona realizzazione,con alcuni caratteri vincenti,come la mancanza vera e propria di un passato del protagonista ed il fatto che non parli,esattamente come gli antieroi per antonomasia.

 
 
 

On Air - Storia di un successo

Post n°609 pubblicato il 18 Aprile 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

Uno dei personaggi radiofonici più controversi del nostro paese è il protagonista di questa storia. Il deejay Marco Mazzoli,conduttore del programma Lo Zoo di 105,ci porta nel suo mondo "artistico" attraverso questa opera autobiografica che abbraccia tutta la sua vita,dalla turbolenta infanzia fino ai successi dei giorni nostri.


Il giovane Marco è un bambino che si vede stravolta la realtà di tutti i giorni: dopo che il padre ha ottenuto un ingaggio negli States tutta la famiglia si trasferisce a Los Angeles e per Marco inizia un periodo difficile a causa di un complicato adattamento. Ritornato in Italia il periodo complicato continua a causa del divorzio dei suoi genitori ma a salvarlo arriva un incontro piuttosto casuale con il mondo radiofonico. Spinto da un amico Marco partecipa ad un programma live in una radio locale e da lì inizia la magia che lo stesso Marco ha poi trasformato in un sogno che lo ha portato - dopo varie peripezie e magagne personali al limite del surreale - a creare il programma radiofonico più ascoltato in Italia.

Chi si aspettava uno "Zoo cinematografico" rimarrà deluso perchè il film è..molto di più! Io sono un fan del programma che non piace e amo la sua comicità volgare ma in questo film c'è molto di più: c'è lo sforzo di un artista,la (rin)corsa verso il suo sogno e - soprattutto - la sua tenace difesa in nome di un ideale che,piaccia oppure no,ha creato un vero e proprio fenomeno pop.

 
 
 

Grimsby - Attenti a quell'altro

Post n°608 pubblicato il 17 Aprile 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il dissacrante Sacha Baron Cohen è tornato creando un nuovo personaggio dopo i fasti di Borat. In questo caso la sua metamorfosi lo riporta nella sua Inghilterra caratterizzando una delle icone culturali britanniche,l'hooligan. 

I due fratelli Grimsby non possono essere più diversi fra loro: Sebastian è un agente speciale,preparato,efficace e letale,mentre Nobby è un hooligan nullafacente,ubriacone ed assolutamente perditempo. Dopo anni di distacco i due si ritrovano a dover collaborare assieme per sventare un possibile attacco terroristico e per togliere dai guai lo stesso Sebastian considerato dai suoi superiori un traditore. Ovviamente i tentativi goffi di Nobby per cercare di aiutare il fratello risulteranno più deleteri che altro.

La comicità demenziale e le gag volgari ed estreme di Cohen sono a dir poco eccezionali,perlomeno a chi piace il genere. La naturalezza con cui si cimenta nell'interpretare queste situazioni è a tratti disarmante,tanto che sembra quasi non recitare. Il film di per sé è divertente e sboccato prendendo in giro proprio quel mondo patinato delle spie britanniche contrapponendolo alla realtà della periferia londinese su cui Cohen ha costruito un personaggio perfetto e surreale allo stesso tempo.

 
 
 

Victor - La storia segreta del dott. Frankenstein

Post n°607 pubblicato il 11 Aprile 2016 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il romanzo di Mary Shelley è uno dei grandi classici della letteratura mondiale e la sua storia è una delle più immortali. Immortale come anche lo scopo del dott. Victor Frankenstein,ossessionato nella ricerca della formula per poter riportare in vita una creatura morta,e che la cui storia è stata saccheggiata,omaggiata e rimodernata fin dal primo bianco e nero. In questa pellicola entriamo,però,nella testa del dottore,delle sue idee e della sua voglia di lasciare un segno,aiutato in questo dal fido assistente Igor che narra le vicende come fossero le pagine di un diario.


Nel circo cittadino avviene l'incontro fra lo studente ambizioso ed eccentrico Victor Frankenstein ed il gobbo pagliaccio del circo Igor. Quest'ultimo ha velleità da medico,innamorato dell'anatomia,ed appena Victor comprende le sue reali capacità lo libera dalle catene del circo curando anche la sua storpia. I due inizieranno a completare il progetto del dottore,sfruttando la brillantezza di Igor,arrivando ad attirare l'attenzione di un ricco rampollo che corromperà il loro progetto. I dubbi iniziano ad attanagliare l'assistente che,però,sembra non riuscire a distogliere il dottore dal suo innaturale progetto. 
Igor è il vero protagonista del film - un bravo ex-Potter Radcliffe - e non solo per il suo ruolo di narratore ma anche per lo spessore del suo personaggio,un reietto dalla voglia di rivalsa che nei momenti peggiori cerca di fare anche da supporto al dottore - McAvoy - ostinato nella sua ricerca dell'immortalità soprattutto del suo nome nella storia. Finchè mantiene le atmosfere dark il film merita anche per originalità ed è quando cerca di mescolarsi con temi più etici e spirituali che perde qualche punto.

 
 
 
 
 

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