Creato da mikacine il 15/01/2008
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Borg McEnroe

Post n°702 pubblicato il 30 Novembre 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Lo sport,la filosofia dietro le sue storie e le persone dietro ai personaggi che le compongono. Ingredienti che hanno riempito le sale cinematografiche raccontando trame avventurose,epiche e spesso indelebili. Mancava lo sport nobile nel mondo della celluloide e,prima degli attuali stoici dualismi,il miglior esempio di rivalità fu quello fra il burbero e arrogante americano McEnroe ed il glaciale pluri-campione svedese Borg.


A cavallo degli anni '80 Borg sta per entrare nella leggenda rincorrendo il quinto Wimbledon consecutivo a soli 24 anni. Il principale ostacolo è rappresentato da un giovanissimo astro nascente del tennis mondiale,l'americano McEnroe,che sta precocemente scalando le classifiche mondiali ma non quelle di gradimento. L'americano è ribelle,arrogante e perennemente polemico con tutto e tutti tanto da essere odiato da gran parte del pubblico e della stampa. Le sue doti,però,sono assolutamente sotto gli occhi di tutti e Borg questo lo sa perfettamente. Il suo perfezionismo,la sua meticolosità e la sua precisione sembrano vacillare sotto il peso di questa enorme pressione e la finale con l'americano sembra essere un punto di svolta per la sua vita.

Spesso lo sport al cinema narra storie di caduta ed ascesa repentina,con una redenzione finale in pieno stile hollywoodiano. Alcune volte invece narra vicende di contrasto fra due personaggi estremi e due persone apparentemente opposte,che alla fin fine però hanno molto più in comune di quanto si potesse intuire. Esattamente come nel bellissimo Rush (il dualismo estremo fra i due piloti Hunt e Lauda) qui troviamo due facce della stessa medaglia,due personalità forti esteriormente ma che hanno costruito loro stessi da debolezze interne,alimentando a vicenda la loro sete di vittoria. Meno epico di molti altri film sportivi ma molto intimo e personale,un piccolo bel progetto.

 
 
 

Geostorm

Post n°701 pubblicato il 28 Novembre 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il genere catastrofico è da sempre molto remunerativo al cinema e spesso ben apprezzato dal pubblico,soprattutto grazie al forte impatto emotivo delle sue storie e degli eroi che ne fanno parte. Ed ovviamente grazie anche alla peculiare spettacolarità delle sue scene.


La Terra sta attraversando il più cupo dei suoi momenti con continue catastrofi ambientali causate dall'incuria degli esseri umani. Tsunami,terremoti,incendi,inondazioni ed ogni tipo di calamità continuano ad abbattersi violentemente e l'unica speranza per l'umanità è quella di cooperare per sopravvivere. Viene così creato il Dutch Boy,un sistema sperimentale in grado di controllare le condizioni meteorologiche del pianeta attraverso una fitta rete di satelliti che fa da scudo intorno a tutta la terra. Dopo anni di "pace meteorologica" qualcosa nel Dutch Boy inizia a scricchiolare causando piccole calamità in varie location del globo,così viene inviata una squadra con a capo il creatore dello stesso progetto a cercare di sistemare le cose. Ma il problema sembra non essere solamente riconducibile ad un guasto meccanico,bensì ad una manomissione da parte di qualcuno...

Il geostorm del titolo è una catastrofica sequela di devastazioni simultanee che porterebbero la Terra a distruggersi su se stessa e Gerard Butler è l'eroe normale che deve riportare ordine e salvare l'umanità. Molta azione ma anche tanta politica in un disaster-movie ambientalista in piena linea con le moderne preoccupazioni che attanagliano i vari governi.

 
 
 

Saw: Legacy

Post n°700 pubblicato il 17 Novembre 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

I giochi sembravano finiti sette anni fa,con il settimo e (temporaneamente) ultimo episodio e con la morte di Jigsaw John Kramer. L'enigmista aveva sconvolto il mondo con la sua efferatezza e le sue punizioni esemplari,messe in atto con trappole sofisticate e mortali. Ma allora perchè siamo qui a parlare del nuovo episodio della saga horror più famosa del nuovo millennio?


La morte di un delinquente scatena l'inizio di un nuovo gioco,con cinque apparenti innocenti a lottare fra la vita e la morte in uno dei giochi che sembrano ideati da Jigsaw. Ma John Kramer in teoria è morto da anni e quindi la polizia brancola nel buio,puntando però il dito verso un qualche emulatore che apprezza le manie sadiche e punitive dell'enigmista. Il detective Halloran segue le tracce dei cadaveri ritrovati che sembrano condurre verso lo stesso dipartimento di polizia,in particolare verso i due coroner Nelson e Bonneville che sembrano nascondere più di quanto vogliano dire. Ma sarà veramente così? Jigsaw in realtà è ancora vivo? E quale mistero si celerebbe dietro la sua ennesima punizione?

Il primo episodio della saga fu letteralmente un apripista per una futura generazione di horror-splatter grazie al suo sadismo estetico e alla fantasia delle sue trappole. Ma aveva molto di più,aveva una vena thriller con uno dei colpi di scena più belli della storia del cinema. Gli altri episodi erano stati semplice esercizi di stile e questo ottavo episodio cerca di  aggiungere "pepe" alla storia centrando parzialmente l'obiettivo.

 
 
 

It

Post n°699 pubblicato il 13 Novembre 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Quando parliamo di Pennywise,conosciuto anche appunto come entità It,parliamo probabilmente della paura ancestrale che ha segnato la mia generazione e la più iconica degli ultimi 30 anni. Il romanzo ad opera di Stephen King e la miniserie tv di inizio anni '90 ha dato vita ad uno degli incubi più spaventosi del cinema ed ora "rivive" attraverso questo coraggioso sequel.


Siamo nel 1988 e la città di Derry viene sconvolta da una serie di sparizioni inquietanti,protagonisti soprattutto ragazzi e bambini. La polizia non ha tracce e gli adulti sembrano arrendersi di fronte all'irrealtà della situazione. Un gruppo di adolescenti che si fa chiamare I Perdenti inizia ad avere strane allucinazioni ed incubi ad occhi aperti,tutti incentrati su di un terrificante clown che fa vivere loro le paure più profonde. I ragazzi iniziano ad imbattersi in questa creatura sempre più frequentemente e decidono così di indagare a fondo e,fra presenze demoniache e la quasi totale assenza dei genitori,si imbattono in qualcosa che ha radici antiche e nel sovrannaturale,in cui la stessa cittadina ricopre un ruolo fondamentale nel divulgarsi di questo male senza fine.

Molto simile rispetto all'originale - fra due anni arriverà nei cinema la seconda parte,quella incentrata sui Perdenti oramai adulti.. - con ovviamente un uso maggiore (ma non eccessivo) di computer grafica per la creatura - un sublime ed assolutamente spaventoso Bill Skarsgard - e con i suoi stessi ingredienti: gruppetto di teenager alla ricerca di loro stessi alla Stand by me,violenza quasi più psicologica grazie alle paure rese reali dal clown e quell'atmosfera "anni '80" presente in ogni sequenza. Credo che un teenager moderno,abituato a ben altro,non avrà lo stesso trauma che ebbero i suoi coetanei quasi trentanni fa,ma l'horror ha (ri)trovato un'icona su cui poter rinascere.

 
 
 

Thor: Ragnarok

Post n°698 pubblicato il 09 Novembre 2017 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il Dio del tuono torna nella sua terza avventura "in solitaria" e che conclude la sua personale trilogia,poco prima del suo ritorno nella Infinity War dei Vendicatori. E per questa conclusione si rifà il look,sia nel taglio di capelli che nel tono del film.


Nell'epilogo di The dark world venivamo a conoscenza dell'inganno di Loki che sottraeva il trono al Padre degli Dei Odino e assisteva alla dichiarazione di intenti di suo fratello Thor,cioè quella di posticipare la sua ascesa al trono e di difendere i mondi conosciuti,cercando di trovare e riunire le Gemme dell'Infinito. Ora è prigioniero del demone Surtur che gli preannuncia il Ragnarok,cioè la fine del regno di Asgard,e dopo averlo sconfitto torna ad Asgard per svelare l'inganno di Loki. I due trovano Odino grazie all'aiuto dello Stregone Supremo Stephen Strange e scoprono di avere una sorella,Hela,la primogenita imprigionata secoli prima dallo stesso Odino e che ora sta per tornare ancora più potente. I tre fratelli si scontrano ed Hela fa precipitare Thor sul pianeta discarica di Sakaar,dove il nostro eroe,privato di martello e poteri,trova un inaspettato alleato e forse una via per riportare la pace nel cosmo.

Tono completamente diverso dagli altri episodi del principe di Asgard,più in linea con pellicole come Guardiani della Galassia,probabilmente visto il successo di quest'ultimi. I Marvel Studios hanno creato un vero e proprio marchio di fabbrica attraverso le loro pellicole,un mix di azione e tanto humour,ma in questo terzo film troviamo un eccesso di ironia che,talvolta,sfocia in facili distrazioni e rallenta la narrazione. Tuttavia il film è piacevole e molto più "spaziale" degli altri,pronto per essere il perfetto trampolino di lancio per la guerra contro Thanos.

 
 
 
 
 

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