Creato da mikacine il 15/01/2008
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Joker

Post n°802 pubblicato il 25 Ottobre 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Film stand-alone per uno dei villain più famosi ed iconici dell'intero universo cinematografico e pop,capace di stravincere il Leone d'Oro come Miglior Film alla Mostra del cinema di Venezia. Un premio anomalo per un film tratto da un fumetto ma che fa capire quanto e cosa questo progetto rappresenti.


Arthur Fleck è un reietto figlio di una Gotham City ricolma di degrado e differenze sociali. E' un uomo disturbato,alienato e che soffre di svariati disturbi psico-fisici che lo portano a non avere rapporti con nessuno,se non con la madre con cui vive e la bella vicina di casa che si è sempre mostrata gentile con lui. Il suo sogno è quello di diventare un cabarettista e di far ridere ma la sua presenza scenica e l'assenza di un vero e proprio talento ironico fanno di lui un uomo disperato e sempre più depresso. Quando la sua vita subisce improvvisi cambiamenti,fra colpi di scena sulla sua infanzia e verità nascoste che improvvisamente tornano a galla,i suoi intenti ed il suo posto nel mondo diventano chiari nella sua mente,generando un personaggio tanto violento quanto psicopatico,in grado di arrivare ad ispirare un intero movimento cittadino che si rispecchia nel dramma del nostro protagonista.

Chi si aspetta un film ambientato in un mondo di supereroi rimarrà completamente depistato ma rimarrà estasiato da una pellicola stupenda che presenta non un personaggio malvagio ma uno stato d'animo vero e proprio,un dramma personale che sfocia nella follia più totale. Una follia,però,ben delineata ed addirittura cercata,come unica via d'uscita e con la risata dolorosa di un Joaquin Phoenix letteralmente abbagliante. Un personaggio così complesso e misterioso da avere un fascino ineguagliabile.

 
 
 

Ad Astra

Post n°801 pubblicato il 14 Ottobre 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Negli ultimi anni la fantascienza ha avuto nuova giovinezza,dividendosi fra sci-fi di puro intrattenimento e storie più mature e filosofiche. Probabilmente con Interstellar si è raggiunto il top da questo punto di  vista ma non sempre intelligenza fa rima con ben riuscito..


In un futuro non troppo lontano il nostro sistema solare sembra arrivare al collasso,con dei picchi di energia che minacciano l'esistenza stessa delle nostre vite. Il maggiore Roy McBride viene reclutato dal Comando Spaziale Statunitense per un viaggio fino allo spazio estremo,precisamente vicino al pianeta Nettuno,con il preciso scopo di fermare tutte queste anomalie cosmiche che viene a scoprire essere causate da una stazione aerospaziale creduta scomparsa decenni prima. A capo di quella missione,chiamata Progetto LIMA,c'era suo padre,una sorta di eroe americano che lui stesso credeva morto e che,invece,sembrerebbe proprio il fautore di tali anomalie: il Progetto LIMA,difatti,prevedeva la sperimentazione dell'antimateria ma qualcosa deve essere andato storto. I dubbi sull'effettiva validità del progetto e sul comportamento del padre porteranno Roy a non riuscire più a capire allo stesso modo ciò che è bene e ciò che è malvagio,in una missione che nasconde più di un'insidia.

Brad Pitt è l'apatico protagonista della pellicola,mostrato quasi come un Armstrong del futuro,un uomo calcolatore e apparentemente freddo. La pellicola però non decolla mai ed è l'esempio calzante del fatto che non sempre la volontà di fare progetti intelligenti porta ad ottimi risultati.

 
 
 

Rambo: Last Blood

Post n°800 pubblicato il 11 Ottobre 2019 da mikacine
 
Foto di mikacine

Quinto capitolo della saga dedicata al veterano di guerra più famoso del mondo del cinema,il personaggio che ha consacrato Sylvester Stallone a mito cinematografico assieme a Rocky Balboa.


Sono passati poco più di dieci anni dai fatti della Birmania,con John Rambo "risvegliato" dal suo personale esilio per portare in salvo un gruppo di missionari americani che protestavano contro la decennale guerra che dilania quelle zone. Ora John vive nel ranch di suo padre,con una vecchia amica d'infanzia e la sua giovane nipote,passando le giornate a strigliare cavalli,a fare lavori di casa e a vivere una vita quasi da eremita in pensione. La scomparsa della ragazza,però,lo porterà a varcare il confine col Messico e a scontrarsi con un cartello locale che gestisce traffico di droga e giovani prostitute. Il sospetto è che siano loro ad averla rapita ma quello che non sanno è che Rambo è pronto a riprendersela,con le buone ma soprattutto con le cattive.

Piuttosto chiara la chiusura della saga,fin dal titolo (il primo film si chiamava in originale First Blood..) e,soprattutto,per l'età avanzata del protagonista,anche se la macchina hollywoodiana è sempre pronta a sorprenderci. Il film di per sè non è malvagio,ma Rambo è un uomo da giungla e le sue carneficine meritano boscaglia e ne sono anche alimentate,mentre questa storia così urbana fa perdere efficacia.

 
 
 

C'era una volta a...Hollywood

Post n°799 pubblicato il 09 Ottobre 2019 da mikacine
 
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Quando Quentin Tarantino "si muove" attrae su di se tutta la curiosità possibile,monopolizzando l'attenzione cinematografica mondiale. E non poteva essere diversamente anche con questo suo nono film.


Siamo a fine anni '60,precisamente nel 1969,e la narrazione segue le vicende incrociate del duo Rick Dalton/Cliff Booth e gli avvenimenti della Famiglia Manson. I primi due sono rispettivamente un attore oramai in declino e la sua controfigura alle prese con decisioni cruciali per la loro carriera in un mondo del cinema che sta mutando vertiginosamente,mentre la comunità hippie creata da Charles Manson si sta sempre più espandendo creando seguaci sempre più fanatici. A fare da sfondo a queste storie c'è la macchina da soldi creata da Hollywood dove si stanno affacciando anche figure come il regista Roman Polanski e la modella-attrice Sharon Tate,fra festini notturni,film creativi e nuove produzioni con budget enormi. In questo nuovo mondo Dalton riceve un'ultima grande possibilità per far svoltare la sua carriera,mentre la Famiglia Manson sta preparando una serie di efferati omicidi contro il sistema.

Tarantino non smette mai di stupire nonostante le caratteristiche dei suoi film siano evidenti fin dal primo trailer. Qui l'amore per il cinema è vivo in ogni sequenza del film,più che nei suoi precedenti film,con in più la sua nuova "musa",il viscerale mix fra fantasia ed eventi realmente accaduti,narrati con la solita pulp dovizia di particolari.

 
 
 

It - Capitolo due

Post n°798 pubblicato il 01 Ottobre 2019 da mikacine
 
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Uno degli horror più iconici di sempre ritorna al cinema nella seconda parte di un binomio pauroso che ha ridato spolvero alla figura oramai mitologica del clown Pennywise.


Circa 27 anni dopo l'incontro fra il club dei Perdenti e la creatura It i vari ragazzini hanno preso strade diverse cercando di dimenticare i tragici eventi di quell'estate. Nessuno è rimasto in contatto e solamente Mike,il bambino di colore,è rimasto a Derry passando tutta la sua intera vita cercando di studiare le origini del malefico clown. Quando un ragazzo viene ucciso da una creatura descritta con le fattezze di Pennywise,Mike decide di chiamare tutti e di riunire il club perchè la creatura It è ancora viva. I ragazzi,oramai adulti,faticano a comprendere i nuovi eventi,quasi volessero esorcizzare la questione nascondendosi dietro la dimenticanza degli anni ma,appena ritornati in città gli incubi e i ricordi nefasti tornano a galla trascinando il gruppo nel terrore che credevano scomparso. Dovranno affrontare nuovamente Pennywise e sconfiggerlo definitivamente.

Meno incisivo e pauroso del primo episodio,probabilmente perchè impaurirsi da bambini è molto più facile,mentre affrontar la creatura da adulti rende la trama del film un pò troppo in linea con gli horror moderni,nonostante il prodotto sia migliore. Bravi McAvoy e la Chastain,oramai iconico Bill Skarsgard nel ruolo del malefico clown.

 
 
 
 
 

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