Creato da mikacine il 15/01/2008
un blog dedicato ai cinefili

Tag

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Maggio 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

Area personale

 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

FACEBOOK

 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

Ultime visite al Blog

 
mikacineilbisognodiparlareacer.250disperadosalcubokaren_71m12ps12Desert.69cassetta2lisa.dagli_occhi_blurobi70dsgcuorevagabondo_1962anna545limitedelbosco0monellaccio19marabertow
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

 
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

Messaggi di Maggio 2021

 

Wonder Woman 1984

Post n°835 pubblicato il 21 Maggio 2021 da mikacine
 
Foto di mikacine

Quarant'anni dopo gli eventi del primo film (ma prima di quelli della Justice League) Diana Prince lavora al museo Smithsonian come esperta forense. Quando serve,ovviamente,veste i panni della supereroina per salvare vite ed impedire crimini di ogni genere ma il suo grande rimpianto rimane quello di aver perso l'amore della sua vita Steve Trevor. Una mattina nel loro museo arriva uno strano manufatto che dapprima sembra non solo essere di scarsa fattura ma addirittura essere un falso. Diana studia da subito lo strano oggetto e si avvale della collaborazione della geologa Minerva,una dottoressa schiva,un pò strana ed esclusa da tutti. Una strana incisione latina invita il possessore ad esprimere un singolo desiderio e le due,senza dare troppo peso,chiedono cose improbabili che,però,il giorno dopo si manifestano inspiegabilmente. Nel frattempo un miliardario sull'orlo del fallimento riesce ad ottenere il manufatto che si rivela essere la Pietra dei Sogni creata dal Dio delle bugie Dolos,un pericolosissimo oggetto che può esaudire ogni tipo di desiderio chiedendo però in cambio uno spaventoso pegno...

La DC ci riprova con un nuovo film nel tentativo di emulare i grandi successi Marvel e,per l'ennesima volta,ottiene invece un mezzo flop. Trama spezzettata,personaggi appena accennati (solo Pedro Pascal giostra bene il suo ruolo..) e nemici piuttosto inutili. Insomma,un sequel abbastanza bocciato ed addirittura peggiore del primo film.

 
 
 

Fino all'ultimo indizio

Post n°834 pubblicato il 20 Maggio 2021 da mikacine
 
Foto di mikacine

Poliziesco thrilling che segue le vicende del nuovo detective del Dipartimento di Polizia di Los Angeles che indaga su alcuni omicidi particolarmente cruenti ai danni di giovani donne. Durante i primi passi si avvale della collaborazione di un vice sceriffo di una contea limitrofa,famoso per la sua bravura ma che qualche anno fa,improvvisamente,decise di abbandonare la grande metropoli per rifugiarsi in una piccola cittadina con piccoli problemi di ciminalità. I due sono molto simili nella loro ambizione e nella sete di giustizia e,quando sembrano aver trovato il possibile colpevole,iniziano una corsa contro il tempo nonostante le prove a loro disposizione non siano particolarmente corpose. A far peggiorare il tutto ritorna a galla il passato del vice sceriffo Deacon e le reali motivazioni del suo personale esilio...

La cosa migliore della pellicola è la performance sopra le righe (ma mai eccessiva) di Jared Leto nei panni del presunto serial killer. Il resto invece è piuttosto piatto,sia nella trama che nelle interpretazioni di Rami Malek (il giovane e rampante detective),fuori ruolo,e di Denzel Washington che da il suo meglio quando può mostrare il suo essere cool,qui invece un pò stonato nel personaggio di un uomo più attaccato al suo tormento passato che alla sua possibile rivalsa futura. L'ultimo atto,in particolar modo,risulta insulso e privo dello sprint necessario (in qualsiasi direzione di voglia andare..) per un thriller.

 
 
 

Mank

Post n°833 pubblicato il 18 Maggio 2021 da mikacine
 
Foto di mikacine

Protagonista della pellicola è il cinema,o meglio,la sua genesi. E' attraverso le idee,l'ispirazione e la bravura che si può ottenere un grande film e spesso per arrivare a trovare queste muse ispiratrici è necessario scavare nel profondo e metaforizzare su carta la vita che ci circonda.

Mank è il diminutivo di Herman Mankiewicz,sceneggiatore della Hollywood anni '30 dalla grande parlantina e dalla lingua fin troppo tagliente. Inviso allo star-system della Mecca del cinema troverà un alleato nel cineasta prodigio Orson Welles a cui è stata data carta bianca per lo sviluppo di un film a sua completa discrezione. Una libertà creativa difficile da poter ottenere in quegli anni e che portò il rivoluzionario regista a scegliere proprio Mank per la scrittura di quello che sarebbe stato poi il suo capolavoro assoluto (nonchè uno dei film più iconici della settima arte..) Quarto Potere. Mank,fra problemi di alcolismo e di gioco d'azzardo,disponeva (secondo Welles) della penna giusta per poter portare sul grande schermo l'opera massima del cinema contemporaneo,una sorta di affresco attuale dell'ossessione per l'amore,del potere e di questa ipocrisia di fondo. Mank centrò perfettamente il tema regalando ad Orson proprio ciò che gli era stato commissionato,ispirandosi a vicende personali sullo sfondo di una prima rivoluzione cinematrografica. Un lavoro così ben fatto da portare Mank a tirarsi indietro di fronte ad un accordo stipulato fra i due...

Nell'edizione degli Oscar del 1942 Quarto Potere ebbe nove nominations e vinse proprio quella per la miglior sceneggiatura e lo scontro fra i due,circa la paternità reale dell'idea,non fu mai risolto e questo film,oltre che essere un'analisi della vita di un soggetto poco incline alle regole (con un Gary Oldman semplicemente sublime..) è anche un omaggio ad una pellicola e ad un'epoca passata ma che rimane sempre attuale,attraverso le sue controversie e quelle ipocrisie di una bolla dove girano interessi e soldi più grandi di qualsiasi personaggio.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963