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Messaggi di Marzo 2022

 

Assassinio sul Nilo

Post n°869 pubblicato il 05 Marzo 2022 da mikacine
 
Foto di mikacine

Branagh nel 2017 si era prodigato anima e corpo (in versione sia protagonista che regista..) nel riportare sul grande schermo le avventure dell'eccentrico investigatore Poirot,dai racconti di Agatha Christie. Cinque anni fa l'Orient Expresse era il teatro dell'enigma,ora invece siamo sulle sponde del misterioso ed affascinante Nilo...

Dopo un iniziale prologo sull'origine dei suoi iconici baffi,Poirot viene contattato da una coppia di neo sposini (ora siamo a fine anni '30) che si trovano nel bel mezzo di uno spiacevole triangolo amoroso: la ricca e bellissima Linnet ha da poche settimane spezzato il cuore di Jackie,sua grande amica,portandole via il fidanzato Simon. Ora i due innamorati stanno per affrontare il viaggio di nozze sul lussuosissimo vascello Karnak e prevedono che la furente Jackie possa far loro del male,visto che in quei giorni sembrava seguirli dappertutto. Poirot dopo un iniziale rifiuto accetta il ruolo di investigatore privato per i due e la notte stessa,sul Karnak,inizia una efferata serie di morti che portano il celebre investigatore ad iniziare le indagini direttamente sul posto non escludendo che uno o più persone del piccolo gruppo di invitati possa essere coinvolto. Tutti avrebbero un movente ma il motivo di questa sequela di morti porterà Poirot a dubitare di tutto e tutti.

Canonico come i thriller investigtivi anni '50/'60 questo secondo episodio risulta meno accurato e realistico del primo che,nonostante un esito finale piuttosto bizzarro,si reggeva su solide basi di trama. Qui invece qualcosa stona e,soprattutto,stecca nel colpo di scena vero e proprio,pur rimanendo una pellicola godibilissima.


 
 
 

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley

Post n°868 pubblicato il 02 Marzo 2022 da mikacine
 
Foto di mikacine

Il visionario Guillermo Del Toro ci ha sempre regalato un punto di vista molto personale e sopra le righe di ciò che il mondo (e le sue emozioni) possa offrire. Attraversando molti generi cinematografici si è sempre avvalso di una visione dark delle persone e delle loro relazioni.

Siamo negli anni '40 e lo spiantato Stan si aggrega al circo itinerante di Clem prima offrendosi come manovale e tuttofare per poi trovare il suo posto accanto ad una coppia di mentalisti da cui apprenderà la sottile (e decisamente furfantesca) arte del mentalismo. Sfruttando il suo naturale charm mette in atto il suo personalissimo piano e grazie anche agli insegnamenti di magia riesce nel suo intento: diventare qualcuno e ottenere successo,potere e denaro. Porta via una sua collega di cui pensa di essere follemente innamorato e crea un duo in cui lui diventa Il Grande Stanton,riuscendo a diventare un mentalista ricco ed acclamato,tanto da suscitare l'interesse di alcuni ricchi personaggi che arrivano a chiedere il suo aiuto. Mano a mano che il suo successo aumenta aumentano anche le ombre sul passato di Stan e,soprattutto,sul futuro amoroso e di lavoro che attenderà i due,fra truffe,inganni e raggiri.

Facile per Del Toro mostrare i "suoi" personaggi freak attraverso le roulotte e le gabbie di un circo,posto perfetto per personaggi estremi e persone misteriose. Il film con meno "magia" e "poesia" della sua mirabolante filmografia sembra toccare anche tasti noir (soprattutto nella seconda parte..) e risulta non essere il più godibile (ma solo perchè gli altri sono quasi il top) ma ha al suo interno un bravissimo Bradley Cooper che quasi da solo ipnotizza (è proprio il caso di dirlo!) lo spettatore.

 
 
 
 
 

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