Per spiegare al meglio il film bisogna,prima di tutto,parlare dei Ronin. Stiamo parlando di samurai senza padrone,persi in una sorta di "limbo" spirituale. I ronin del titolo appartengono al più antico racconto popolare giapponese,portato al cinema in questa versione più fantasy.
Dopo l'assassinio del loro Signore,47 ronin cercano vendetta per riscattare il loro onore. Fra di loro c'è anche Kai - Keanu Reeves -,un ragazzo di sangue misto - padre occidentale e madre giapponese - salvato anni prima ma costretto a vivere da reietto. La sua origine "impura" lo rende un servo,ma la sua devozione per il padrone è pari solamente alla forza dei suoi poteri. Pare,infatti,che Kai sia stato cresciuto dai demoni della foresta.
Il fantasy più occidentale incontra la cultura orientale,omaggiando il film di una natura ibrida di buona fattura. Il Giappone feudale e più tradizionale è una scenografia perfetta e le storie di vendetta e onore hanno sempre "una marcia in più",anche se raccontate attraverso progetti leggeri e più incentrati sull'intrattenimento.
Inviato da: cassetta2
il 08/12/2022 alle 12:30
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