Ridley Scott "ritorna sulla Terra" dopo le due sue ultime escursioni interstellari (The Martian e l'ultimo Alien) e lo fa approcciandosi ad un dramma reale su di un rapimento avvenuto negli anni '70.
Il 10 Luglio del 1973 il sedicenne John Paul Getty III viene rapito a Roma dalla 'Ndrangheta e portato in Calabria. La mafia locale vuole ottenere un lauto riscatto - la richiesta è di circa 17 milioni di dollari.. - approfittando del fatto che il nonno del ragazzo è J. Paul Getty,magnate petrolifero e uomo più ricco del mondo. La famiglia viene avvisata del rapimento e la ex nuora di Getty senior contatta subito il suocero per avere la somma necessaria,confidando soprattutto nel rapporto fra nonno e nipote che negli anni precedenti avevano passato parecchi momenti insieme. Inaspettatamente e con estrema e lucida decisione Getty senior annuncia alla stampa che non ha alcuna intenzione di pagare il riscatto,essendo per lui un "affare poco conveniente". La madre a questo punto inizierà una lotta contro il tempo per temporeggiare coi rapitori e nel frattempo trovare i soldi necessari.
Scott arricchisce la sua già ampia filmografia con un drama in vecchio stile su una storia realmente accaduta,un rapimento da prima pagina che scuote il mondo e che,visto periodo e luogo (anni '70 in Italia..),si snoda anche attraverso influenze sociali e culturali non indifferenti. Non si sviluppa quasi mai come un thriller,sono pochi i momenti di suspense nel film,ma tutto gira attorno alla figura cinica e deprecabile di un uomo attaccato solo alle cose e pronto a dare un valore a tutto. La sporcizia dell'animo di Getty è descritta in maniera perfetta ed è peggiore dei luoghi sudici della prigionia del giovane nipote.
Inviato da: cassetta2
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