VITA DA MILANISTA

STO INIZIANDO AD ODIARLI UNO AD UNO

Il Milan, il suo presidente (da tempo ormai), il suo A.D. ma anche la maggior parte dei giocatori iniziano a procurarmi un sentimento misto di odio e nausea.

Parto dall'ultimo esempio, non ho resistito a sentire le parole di Zambrotta ieri in conferenza stampa, ho dovuto girare dopo un paio di frasi scontatissime e soprattutto fuori dalla realtà.

Ecco il concetto, tutto il pianeta Milan è ormai fuori dalla realtà, giocatori bolliti che si dicono fiduciosi, giocatori che hanno dato tutto da tempo e si professano "pregni" di lealtà e voglia di giocare sono pronti a restare per una buonuscita mancata (Gattuso).

Il caso Inzaghi poi è a mio avviso emblematico, caro Pippo mi stai deludendo in modo clamoroso, alla lunga aveva forse ragione Groover, sei un egoista di merda e a te del Milan non te ne fotte una minchia, ci toccherà vederti come nelle apparizioni dello scorso anno con difensori che hanno 15 anni in meno di te a cui fai quasi tenerezza con gli scatti non + brucianti e con il tempismo in zona gol che viene a mancare (mentre una volta li facevi impazzire).

Il Nesta perennemente acciaccato che alla soglia dei 35 anni anche se starà benino inizierà a perdere inevitabilmente colpi dal punto di vista della reattività ed esplosività, il Pirlo che ha vinto tutto nella vita e che arranca da diverse stagioni riproverà per l'ennesima stagione a venire irriso dal punto di vista atletico da squadre che ci faranno la festa (chissà quante partite come Milan-Bari o Milan-Palermo dello scorso anno dovremo sorbirci, con gli avversari che hanno un ritmo infernale rispetto ai notri poveri e spremuti vecchietti).

Il trio Oddo, Kaladze e Jankulovski sono solo l'estremizzazione di un problema molto + vasto.

La ciliegia della torta di merda che ci viene servita spacciandola per cioccolato è la presunta offerta di rinnovo fino al 2014 (!!!) a quel giocatore già atleticamente finito oggi che si chiama Ronaldinho.

Lo scorso anno la stampa straniera chiamava il Milan: "cimitero degli elefanti", quest'anno forse non se la sentirà nemmeno di infierire provando quasi pena per questa nobile miseramente decaduta.

Il Milan del 2002/03 (ovvero quasi una decina di anni fa, anni luce nel calcio) ha diversi interpreti uguali a quello odierno (e in ruoli chiave come il centrocampo dove il rinnovamento è + urgente), penso che siamo gli unici nel panorama mondiale ad essere in questa situazione.

Ripeto, inizio ad odiarli uno ad uno e spero sempre + in un San Siro deserto ancor + dello scorso anno.