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Post n°20 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da alessandrini_mario
"Gay d'Italia tornate alla lettura. Le librerie omosessuali stanno chiudendo” è l'appello lanciato dai titolari della Babele di Roma, la storica libreria gay della capitale che ha annunciato la chiusura dopo 15 anni di attività. Un addio sofferto, che segue di pochi mesi quello, dopo vent'anni, di un'altra libreria omosessuale, l'omonima Babele di Milano. I motivi? Internet, lo sbarco dei libri gay nella grande distribuzione. La Babele di Milano era stata la prima libreria gay ad aprire in Italia. "Era il 1987, all'estero le librerie gay esistevano da anni - racconta Giovanni Dall'Orto, uno dei fondatori - ma crearne una in Italia era un vero azzardo. Invece andò bene, e fu una rivelazione". Un luogo dove nessuno li additava e dove potevano parlare di loro stessi. Ugualmente la Babele romana divenne un punto di riferimento per migliaia di giovani. "Ci venivano ventenni sbattuti fuori di casa perché gay”, racconta Lorenzo. Una libreria gay non trova più il suo ruolo nella società. I libri gay sono approdati oltre il ghetto e si vendono anche nella grande distribuzione. È un fatto positivo, ma sono molto pochi rispetto alla scelta e all'attenzione che può dare un luogo dedicato. Inoltre, internet ha sostituito il ruolo sociale che noi abbiamo sempre avuto: se cerchi amici, se cerchi serate a tema, se vuoi trovare un libro o scaricarti un dvd lo puoi fare da lì. Un punto di vista condiviso da Cecchi Paone: "In Italia siamo ancora molto indietro e i gay italiani rimangono troppo spesso confinati nelle discoteche quando invece servirebbe dibattito, cinema, teatri, luoghi di discussione. Forse oggi essere gay è più facile, ma avere coscienza di sé e dei diritti per cui lottare richiede studio, consapevolezza del passato, impegno e militanza nel presente". |
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IL PRIMO MINUTO DEL FILM
INTERPRETAZIONE DA OSCAR
IL GIURAMENTO DI MILK
CLIP IN ESCLUSIVA
IL TRAILER
SPOT RADIO
LE INTERVISTE
LE FOTO
I COMMENTI DELLA STAMPA
“Uno dei Migliori 10 film dell’anno” National Board of Review
“Magistralmente interpretato da Sean Penn" La Repubblica
"Saggio di bravura del grande Sean" L'Espresso
LA BIOGRAFIA
Harvey Bernard Milk (Woodmere, 22 maggio 1930 – San Francisco, 27 novembre 1978) è stato un politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale. Fu il primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco.
Emerse ben presto come un leader della comunità gay, fondando la "Castro Valley Association". Fu eletto supervisor (cioè consigliere comunale) nel 1977, risultando così il primo rappresentante eletto di una delle maggiori città degli Stati Uniti ad essere apertamente gay. In undici mesi da supervisor, si batté in difesa dei diritti dei gay. Harvey Milk venne assassinato il 27 novembre 1978 all'interno del Municipio, assieme al sindaco George Moscone, dall'ex consigliere comunale Dan White.
Un corteo spontaneo a lume di candela per la memoria di Milk e Moscone attirò migliaia di persone, decorato con bandiere arcobaleno. Milk, consapevole del rischio che correva, aveva registrato numerose audiocassette da ascoltare in tale evenienza. In una di queste registrazioni sono immortalate le sue famose parole:
"Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese"